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Il diabete è come un cavallo,più lo conosci e più sai dominarlo

Creato da hilary8126 il 13/02/2008

 

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FESTA DI PRIMAVERA - MARCALLO - 6,7 e 8 Giugno 
 

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DALLA M ALLA P

Post n°19 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da hilary8126

Macroalbuminuria

Presenza nelle urine di una significativa quantità di albumina: la sua presenza indica un danno renale conclamato. Caratteristica del diabete mellito di Tipo 2.

Macroangiopatia

Complicanza vascolare a carico dei grandi vasi sanguigni. Caratteristica del diabete mellito di Tipo 2 può manifestarsi a carico del cuore (cardiopatia ischemica) o delle grandi arterie degli arti inferiori e può portare fino all’amputazione.

Macrosomia

Significa semplicemente “grande corpo”: non è un’anomalia genetica, ma la constatazione del fatto che il feto, o il neonato, sono più grandi o più pesanti del normale. La macrosomia alla nascita è dovuta ad un eccesso di glucosio nel sangue della madre, causati a loro volta da un diabete già noto o gestazionale ed è correlata con un maggior rischio, sia per la mamma che per il bambino (in età adulta), di contrarre il diabete di Tipo 2. Alcuni medici parlano di macrosomia dopo i 4 chili, altri dopo i 4,5 chili di peso alla nascita.

Microalbuminuria

Presenza nelle urine di una minima quantità di albumina: la sua presenza indica un iniziale danno renale.

Microaneurisma

Alterazione dei vasi retinici tipica della microan-giopatia diabetica e costituita da dilatazione, appunto, dei vasi retinici. Si tratta con la laser terapia.

Microangiopatia

La microangiopatia diabetica è un’importante complicanza, che interessa i piccoli vasi di diversi organi come occhio, rene e nervi; si può verificare, a lungo ter-mine, nei soggetti affetti da diabete mellito con controllo non ottimale. La retinopatia diabetica è l’aspetto più co-nosciuto della microangiopatia diabetica.

Microinfusore

Apparecchio che immette insulina nel corpo in continuazione e a dosi regolabili. È un piccolo apparec-chio ad alta tecnologia, che immette insulina nel corpo in continuazione (a dosi regolabili attraverso un catetere in-serito nell’addome) e mantiene costante l’insulinemia. Ha dei comandi che consentono di aumentare, se neces-sario, le dosi di insulina.

Microvascolare

Che riguarda i piccoli vasi sanguigni (i capillari). Le complicanze microvascolari del diabete sono causate dalla degenerazione delle pareti dei capillari, che divengono spessi, rigidi e deboli, possono rompersi perdendo proteine e interrompendo il rifornimento di sangue alle cellule.

Mononeuropatia

Una forma di neuropatia diabetica che colpisce un singolo nervo.

Necrobiosis Lipoidica Diabeticorum

Lesioni superficiali che appaiono sulla pelle generalmente nella parte inferiore delle gambe. Possono essere piccole o grandi e sono in rilievo, gialle e cerose in apparenza, con un bordo viola. Non hanno rile-vanza clinica e, pur non essendo tipiche del diabete, sono più frequenti nelle persone affette da diabete.

Nefropatia

Malattia dei reni. La nefropatia diabetica è causata dal deterioramento dei “filtri” che, nei reni, garantiscono la pulizia del sangue. La nefropatia è una delle complicanze microvascolari del diabete; colpisce i piccoli vasi dei reni riducendone la funzione depuratoria fino ad arrivare, per fortuna oggi raramente, attraverso diversi stati di gravità, all’insufficienza renale vera e propria. Alla base della nefropatia diabetica vi sono il cattivo controllo delle glicemia e della pressione arteriosa. Anche i fattori genetici determinano un aumento del rischio, seppure i geni responsabili non siano stati ancora ben de-terminati. La nefropatia si può prevenire se si mantiene un buon controllo metabolico. La diagnosi precoce è fondamentale, perché vi è una terapia efficacie contro questa complicanza. Se, infatti, la nefropatia si cura nelle fasi iniziali è possibile rallentarne o bloccarne la progressione. Occorre, quindi, eseguire l’esame periodico della microalbuminuria per individuare il segno più precoce di danno renale.

Neovascolarizzazione

Si chiama così il processo attraverso il quale in un tessuto si formano nuovi capillari.Nella retinopatia diabetica (vedi) la neovascolarizzazione coincide con la forma “proliferante”.NeuroPrefisso usato per molti termini che riguardano sia l'attività del cervello (neuropsichiatria, neurosi), sia l'attivi-tà del sistema nervoso periferico (i nervi che dal cervello e dal midollo spinale si dipartono verso il corpo).

Neuropatia

Malattia del sistema nervoso periferico. Le neuropatie diabetiche più comuni sono la neuropatia periferica, la neuropatia autonomia (o somatica, o visce-rale) e la mononeuropatia. La neuropatia sensitiva colpi-sce i nervi che controllano il tatto, la vista o la percezione del dolore; la neuropatia periferica, le braccia, le gambe e i piedi; la neuropatia autonomica; infine, colpisce il siste-ma nervoso involontario (e, quindi, organi come il cuore, la vescica o l'apparato digerente).
La Neuropatia è un malfunzionamento delle fibre nervose, il cui compito è quello di trasmettere informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, tra il cervello e tutti gli organi e tessuti del corpo. Il buon controllo metabolico e la pre-venzione costituiscono gli strumenti più efficaci contro di essa.

Obesità

Condizione nella quale una persona ha un indice di massa corporea  superiore a 30. L'obesità è chiaramente legata sia all'insorgere del diabete di Tipo 2, sia alla frequenza e gravità delle complicanze. Spesso, l’obesità è accompagnata dalla sindrome meta-bolica, o dalla ridotta tolleranza al glucosio e può precedere la comparsa del diabete mellito. Una correzione dello stile di vita (attività fisica e corretta alimentazione) riduce (studio DPP) del 58% l’insorgenzadel diabete mellito.

Ormone

Sostanza chimica prodotta dal sistema endocrino. Gli ormoni hanno un effetto regolatorio sull'attività di de-terminati tessuti e organismi.

Pancreas

È la ghiandola più grande del corpo umano. Parte del pancreas produce il succo pancreatico, che viene riversato nello stomaco e serve a digerire i cibi. Alcune aree specializzate del pancreas, le isole di Langerhans, situate soprattutto nella coda, producono invece ormoni come l'insulina, il glucagone e la somatostatina.

Pancreasectomia

Intervento chirurgico che prevede l’asportazione del pancreas.

Pancreatite

Infiammazione del pancreas. Non è causata dal diabete ma da virus, malattie della cistifellea o da un consumo smodato di alcol.

Piede diabetico

Costituito da una serie di lesioni a carico del piede, che si verificano generalmente nei diabetici non ben controllati dopo molti anni dall’insorgenza del diabete mellito. Tali alterazioni, se non si interviene tempestivamente, possono portare ad un aggravamento della funzionalità dell'arto, fino all’amputazione. Nella dichiarazione di Saint Vincent, uno degli obiettivi principali è la riduzione delle amputazioni a carico degli arti inferiori nei pazienti diabe-tici. Esistono, in base alla ezioptatogenesi, due tipi di piede diabetico: 1. Piede diabetico neurologico; 2. Piede diabetico vascolare

Spesso le due alterazioni possono coesistere.

Polidipsia

Sensazione persistente di sete: è un sintomo del diabete.

Polifagia

Sensazione persistente di fame: è un sintomo del diabete, soprattutto se si accompagna ad una perdita an-ziché ad un aumento di peso.
Poliuria

Stimolo a urinare spesso: è un sintomo tipico del diabete.

Pressione sanguigna (o pressione arteriosa).

È la forza con la quale il sangue scorre tra le pareti delle arterie.Viene misurata con un apposito strumento (lo sfigmoma-nometro), che legge due valori: la pressione sistolica (più alta), che si riscontra quando il cuore spinge il sangue nelle arterie e la diastolica (più bassa), quando il cuore in fase di rilasciamento aspira il sangue dai polmoni.

Proinsulina

Sostanza prodotta dal pancreas, che viene poi tra-sformata in insulina. Alcune persone possono risultare allergiche non tanto all'insulina, che viene loro iniettata, quanto alla proinsulina in essa contenuta. Le insuline purificate hanno una percentuale minore di proinsulina e possono, quindi, risultare più indicate in questi casi.

Proteine

Insieme a grassi e carboidrati, rappresentano una delle 3 classi di nutrienti dell'organismo. Sono presenti soprattutto negli alimenti di origine animale (carni, uova, formaggi latte e yogurt), ma anche in alcuni vegetali come legumi, grano intero e semi.

Proteinuria

Presenza anormale di proteine nelle urine: è se-gno di un alterato funzionamento dei reni.

 
 
 

DALLA R ALLA Z

Post n°18 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da hilary8126

Rebound (effetto)

Brusco rialzo dei livelli di glicemia. Successivo ad episodi di ipoglicemia. Il caso più classico di effetto rebound nel paziente diabetico è l’effetto Somogy (vedi).

Recettori dell'insulina

Punti della superficie esterna della cellula, che le permettono di legarsi all'insulina presente nel sangue. Quando è legata all'insulina, la cellula può assumere glu-cosio dal sangue e utilizzarlo al suo interno.

Reni

Organi che hanno la funzione di filtrare il sangue eliminando i prodotti del catabolismo e le sostanze tossi-che. Inoltre, mantengono il corretto equilibrio acido-base e degli elettroliti. Nel diabete mellito mal controllato, la funzionalità dei reni si riduce progressivamente fino al quadro dell’insufficienza renale cronica, per cui il paziente può essere costretto alla dialisi o al trapianto renale (ove possibile). Vedi anche nefropatia.

Retina

La parte centrale dello strato posteriore dell'occhio. È la superficie sensibile dell'organo della vista, composta da nervi che trasformano la luce ricevuta in impulsi nervosi e da una fitta rete di sottilissimi capillari. Questi ultimi potrebbero essere danneggiati da un lungo periodo di diabete scompensato.
Retinopatia diabetica

Patologia dei vasi sanguigni della retina, la super-ficie sensibile dell'occhio, su cui i capillari indeboliti rilasciano un fluido. La visione all'inizio è appena fuori fuoco in certe aree. Nell'80% dei casi la situazione rimane tale. Se la retinopatia procede, nuovi vasi capillari crescono (neovascolarizzazione), si lacerano con la comparsa di emorragie che impediscono la visione. Intorno alla retina si forma, inoltre, un tessuto cicatriziale che esercita su di essa una trazione lacerandola. Questo processo si chiama “retinopatia proliferativa" e può portare a gravi danni alla vista.

Retinopatia non proliferativa

Primo stadio della retinopatia diabetica; general-mente non comporta riduzioni della capacità visiva. È caratterizzata da emorragie, accumulo di fluidi e da una anomala dilatazione dei vasi sanguigni. Retinopatia proliferativa Quadro più grave ed irreversibile della retinopatia; è costituito, oltre che dalle classiche lesioni della retino-patia non proliferativa, anche dalla comparsa di neofor-mazioni (neovascolarizzazioni) di vasi sanguigni, che sconvolgono l’architettura dei vasi retinici e porta fino alla cecità.

Ridotta tolleranza al glucosio

Definito in passato diabete latente, chimico, sub-clinico o borderline, è una situazione nella quale il pa-ziente, pur continuando a produrre insulina, non metabo-lizza correttamente il glucosio assunto. Spesso, ma non necessariamente, la ridotta tolleranza al glucosio sfocia in un vero diabete non insulino dipendente.
Risposta glicemica.

La capacità che ogni alimento ha d’influenzare la glicemia in un certo arco di tempo.La risposta glicemica dipende dall'apporto calorico dell'a-limento, ma la sua dinamica (la velocità con la quale l'alimento è trasformato in glucosio) varia da alimento ad alimento.

Rimbalzo

Brusco ritorno ad alti livelli di glicemia dopo una fase di bassa glicemia. Vedi Effetto Somogy.

Rotazione dei siti

Vedi Siti.
Saccarina

Dolcificante artificiale a bassisimo potere calorico.

Saccarosio

È lo zucchero comunemente usato in cucina.

Sindrome metabolica

Termine utilizzato per descrivere una combinazione di fattori, che insieme comportano un alto rischio di malattie cardiovascolari. Componenti della sindrome metabolica sono obesità, ipertensione (pressione alta), iperlipidemia (alta concentrazione di grassi nel sangue) e iperinsulinemia (alta concentrazione di insulina nel sangue).La sindrome metabolica è tipica dei diabetici di Tipo 2.

Sindrome X

Vedi Sindrome metabolica.

Sistolica

Pressione sanguigna calcolata nella fase in cui il cuore pompa sangue nelle arterie. È il più alto dei valori pressori registrati (esempio: 120 in 120/80).

Siti In Diabetologia, sono i punti nei quali ci si inietta l'insulina. Le zone del corpo consigliate sono l'addome (tranne i due centimetri intorno all'ombelico), la parte superiore della natica e la parte centrale esterna della co-scia e sulle braccia. È consigliabile evitare di ripetere le iniezioni nello stesso sito.
Meglio attuare una rotazione, associando per esempio una parte del corpo a una fase della giornata (nell'addome la mattina ecc.).

Soglia renale

Livello di glicemia a partire dal quale il glucosio passa dal sangue nelle urine. Quando il glucosio passa nelle urine, esso viene evidenziato con l’esame, appunto, delle urine; e si parla di glicosuria

Team diabetologico

Con il DCCT (DiabetesControl and Complications Trial, 1993) il ruolo del medico diabetologo si è modificato da "fornitore di cure" a "leader e costruttore del team dia-betologico". Nasce così un nuovo modo di operare nell'ambito di una malattia cronica così delicata e complessa come il diabe-te. Il lavoro di gruppo assume un ruolo fondamentale, do-ve la professionalità di ogni componente contribuisce alla cura del paziente visto come “persona nella sua globalità” e non più solo come “diabetico”.

Terapia insulinica intensiva

Schema terapeutico che prevede almeno 4 iniezioni giornaliere di insulina. In casi particolari, il numero delle iniezioni di insulina può essere anche maggiore (per esempio, nel diabete in gravidanza). Necessaria, per il diabete di Tipo 1, la terapia intensiva è sempre più spes-so adottata nei casi di diabete di Tipo 2.

Test di tolleranza al glucosio

Test che stabilisce se un paziente è diabetico. Si effettua misurando la glicemia del paziente a digiuno, facendogli bere successivamente una soluzione che con-tiene 75 grammi di glucosio e misurando la glicemia ogni mezz'ora nelle due ore successive. I valori ottenuti consentono di porre la diagnosi di presenza o assenza di diabete mellito. Questo test è molto importante nelle donne in gravidanza per accertare eventuale presenza di diabete, che viene definito “diabete gestazionale”. In questo caso, si fa bere una soluzione che contiene 100 gr. di glucosio.

Trapianto

Nel paziente diabetico di Tipo 1. Esistono sostanzialmente tre possibilità di trapianto: 1) trapianto isolato di pancreas; 2) trapianto contemporaneo di rene e pancreas (che ha più possibilità di successo ai fini del compenso glicemico e che si effettua quando il paziente non ha più funzionalità renale residua ed è in terapia dialitica); 3) trapianto di insule pancreatiche. Al momento attuale, il problema rigetto è la limitante più importante di questa metodica.

Trial

Studio effettuato analizzando per lunghi periodi di tempo su un numero generalmente elevato di pazienti. Serve per valutare l'effetto a lungo termine di farmaci e terapie.
UKPDS

L'UK Prospective Diabetes Study (UKPDS) è il più grande studio clinico sul diabete finora realizzato ed ha indicato, per la prima volta, che le gravi complicazioni del diabete non insulino-dipendente, considerate spesso inevitabili, possono essere ridotte utilizzando le attuali terapie con una gestione più intensiva. Lo studio, durato 20 anni, è stato condotto su oltre 5.000 pazienti con diabete di Tipo 2 in 23 centri clinici in Inghilterra, Irlanda del Nord ed in Scozia.

Ulcera

Lacerazione dello strato superficiale di un organo. Sono note le ulcere gastriche; ma per i diabetici il problema maggiore sono le ulcere, che colpiscono l'epidermide dei piedi e delle gambe a seguito di tagli, o dello sfregamento di calzature poco adatte. Guariscono assai lentamente e devono essere trattate con estrema cura per evitare il rischio di infezioni.

Umor vitreo

La sostanza gelatinosa e trasparente, che riempie il centro dell'occhio fra la retina e la pupilla.

Unità di insulina

Dette anche U.I., o Unità internazionali, sono le unità attraverso le quali si misura la concentrazione di in-sulina. Una terapia prevede l’assunzione di un certo numero di unità suddivise in più dosi. Viene utilizzata l’insulina U-100 (ogni ml di preparazione insulinica contiene 100 Unità di insulina).

Urologo

Medico specializzato nello studio del tratto urina-rio. Gli Urologi si occupano anche degli organi genitali maschili.In questo caso, i medici specialisti maggiormente compe-tenti sono gli Andrologi (vedi).
Vasi sanguigni

Sistema di vasi che, trasportando il sangue a tutti i distretti corporei, permette di portare alle cellule nutrienti l’ossigeno e di portar via l’anidiride carbonica ed i prodotti del catabolismo, che verranno poi eliminati attraverso l’apparato respiratorio e renale. Vascolare Che riguarda i vasi sanguigni (vene, arterie e ca-pillari).

Vene

Vasi sanguigni a bassa pressione, che portano il sangue dalle cellule al cuore trasportando anidride carbomica e prodotti del catabolismo. Il loro calibro aumenta dalla periferia verso il centro.

Vitrectomia

Intervento chirurgico utilizzato per l'asportazione del corpo vitreo dell’occhio.

Vitreo (corpo)

Parte interna dell'occhio ripiena di liquido di consi-stenza gelatinosa.
Zuccheri

Una classe di carboidrati caratterizzati dal sapore dolce e dalla loro capacità di trasformarsi facilmente e velocemente in energia per le cellule. Gli zuccheri comprendono varie molecole, fra le quali glucosio, lattosio, fruttosio e saccarosio.Il metabolismo trasforma tutti gli zuccheri in glucosio. Questo viene utilizzato dalle cellule come “carburante”. Per farlo, alcuni tipi di cellule hanno però bisogno di un ormone chiamato insulina. In mancanza di insulina, lo zucchero non viene utilizzato e si accumula nell'organismo.

 

 
 
 

RITORNO ALL'OVILE!!!

Post n°17 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da hilary8126
Foto di hilary8126

Dopo anni di assenza mi son decisa a tornare!!

Cosa ho combinato?

ho lottato molto per me e per tutte le persone che hanno molte difficoltà a sopravvivere in una società così menefreghista!!!!!! ho lottato contro i mulini a vento (persone ottuse che purtroppo hanno potere, ma ancora nn hanno capito da che parte sono girate); ero da sola, solo con i miei genitori, mi hanno fatta a pezzi volevano farmi fuori,  sono una persona scomoda perchè lotto per i miei ideali, ma nessuno può fermarmi, finchè avrò forza continuerò a rompere i maroni e a cercare di sensibilizzare le persone, facendo loro capire che la diversità nn deve spaventare; esistono persone disabili, che sono dolci,intelligenti e perchè no anche stronze. Siamo esseri umani!!

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 11 Novembre 2008 da hilary8126

Incontro Informativo Annuale
Sabato 13 Dicembre 2008
Un giorno di incontro
e approfondimento delle conoscenze sullo

sviluppo degli approcci terapeutici
per il trattamento

dell’ atassia di Friedreich
Programma
· Uno sguardo
alla ricerca dal vivo

Ore 11.15:
Benvenuto ai partecipanti
Ore11.30:
Filomena D’Agostino ( legale rappresentante Comitato RUDI onlus-
GoFAR)

Introduzione
Ore11.45: Dott. Daniele Marmolino (Laboratorio di
Neurologia Sperimentale, Hôpital Erasme-

Université Libre de Bruxelles,
Belgium)

Il pioglitazone nell’Atassia di Friedreich
Domande
Ore12.15:
Dott.ssa Myriam Ray (Laboratorio di Neurologia Sperimentale, Hôpital
Erasme-

Université Libre de Bruxelles, Belgium)
Lo sviluppo delle HDACì
come farmaco per l’ Atassia di Friedreich

Domande
Ore13.00: Lunch
leggero

Ore 14.30: Prof. Antonio Piga (Dip.Scienze Cliniche e Biologiche,
Ospedale S.Luigi, Università

degli Studi di Torino)
La sperimentazione
clinica in Italia:

· Il trattamento con il Deferiprone
· Le
sperimentazioni cliniche nel vicino futuro

· Le ricadute in campo clinico dei
risultati scientifici : programma di intervento

Domande
Coffee break
·
L’operato di GoFAR

Ore16.30:
Progetti di ricerca finanziati
Il ruolo di
GoFAR e le collaborazioni in ambito internazionale

Il registro dei
pazienti

La raccolta fondi
Libera discussione
L’incontro, aperto a
tutte le persone toccate dall’Atassia di Friedreich e ai loro familiari,
si

terrà in una località, ancora da definire, non lontana dall’ aereoporto di
Milano Linate in

direzione sud (Bologna) per favorire i ricercatori
provenienti da Bruxelles e i partecipanti che

viaggeranno in aereo.
Compatibilmente con la disponibilità di un hotel corrispondente
alle

necessità, sarà nostra cura agevolare anche i partecipanti provenienti
da sud, prendendo in

considerazione offerte di hotel ubicati nella zona di
Milano Linate sud, evitando l’

avvicinamento al centro abitato della
città.

L’ incontro è interamente sponsori se vuoi venire zzato da GoFAR; ai
partecipanti è richiesto esclusivamente di

sostenere il costo del
lunch.

Per chi lo desiderasse, è possibile, su richiesta, pernottare e
consumare pasti addizionali presso

l’ hotel che ospiterà l’
incontro.

Chiediamo a tutti gli interessati di collaborare per la miglior
riuscita dell’organizzazione dell’

incontro, facendo pervenire la propria
adesione alla partecipazione entro e non oltre il 20

Novembre c.m. essendo la
scelta fra le opzioni a nostra disposizione, vincolata al numero
dei

partecipanti medesimi.
Contatto:Dott.ssa Helga Lentini ( tel.
0574564909, cell. 3289770676, helga.ag@libero.it )

Informazioni più
dettagliate saranno fornite al più presto

VIA GIACOSA 21BIS - 10125
Torino

TEL.+39 011 657381
C.F. 97638210019
minagofar@yahoo.com

 
 
 

CIAO A TUTTI!!!

Post n°15 pubblicato il 11 Novembre 2008 da hilary8126

Dopo una lunga assenza, tornerò di nuovo a scrivere....

               aiutatemi anche voi,fornitemi una idea di cui discutere!!!!

 
 
 
 
 

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