Il Tempio di Murphy

MURPHY NON VA IN VACANZA !!!

Storia di ordinaria follia lavorativa:

Arriva la commessa da Telecom per installare una centrale telefonica ad un cliente di Bolzano e noi, per evitare di effettuare la trasferta, contattiamo e incarichiamo un installatore del luogo.

Nella fornitura sono previsti, oltre alla centrale telefonica, anche 6 moduli per il collegamento di altrettanti apparecchi telefax.

Ma Il materiale però non è disponibile ed il cliente, tedesco ed inflessibile, si scalda alla sola idea di trasferirsi nella nuova sede senza poter ricevere i fax.

Per "tamponare" gli spediamo in prestito una scheda da 4 porte ma per un errore dell'impiegata nell'inserire il CAP la stessa viene recapitata erroneamente a Venezia.

Chiarito l'equivoco il pezzo arriva a Bolzano il venerdì ma risulta inutilizzabile perchè piegato. I segni di pneumatico sulla confezione non lasciano dubbi sulle cause ma il cliente non vuole sentire ragioni. Il ritardo è nostro e lui vuole aprire il lunedì seguente con i fax in perfetta efficienza.

Troviamo un accordo per un rendez-vous a mezza strada per il giorno seguente ed è così che mi ritrovo di sabato all'Autogrill di Affi in pieno esodo dei vacanzieri, allo scopo di consegnare (senza bolla perchè l'impiegata di sabato ovviamente non c'è !!!) una nuova scheda da 4 porte più l'anticipo di 2 dei 6 moduli che avremmo dovuto fornire.

Il totale fa sempre 6.

6 porte per altrettanti fax e così il cliente dovrebbe ritenersi soddisfatto.

Ma neanche per sogno.... le configurazioni eseguite dal nostro partner per lui non sono adeguate ed inoltre la nuova scheda da 4 porte fornita presenta già in partenza una porta non funzionante.

Gli chiedo la cortesia di sfilarla a caldo dallo chassis allo scopo di eseguire un reset (metodo spesso efficace per risolvere i problemi in ambito elettronico) ma lui non si fida e pretende che qualcuno di noi si faccia vedere in settimana per completare le attività.

Nel frattempo la scheda piegata è rientrata da noi in Sede ma lo spedizioniere ci informa che il loro perito, per accertare l'entità del danno e stabilire il rimborso, ha l'esigenza di vedere il pezzo nel luogo dove è stato recapitato.

Tocca così rispedirla a Bolzano.

A questo punto prendo il coraggio a due mani e decido di fissare l'appuntamento con il cliente.

Ci vado di persona e con me porto la scheda piegata, da riconsegnare al partner d'installazione affinchè la tenga presso di sè in attesa del perito, ed una scheda nuova allo scopo di sostituire quella apparentemente già guasta.

Presso il cliente scopro che l'impiegata ha fatto una bolla intestata al partner d'installazione anche se stavolta poteva risparmiarselo ma d'altronde nessuno glielo aveva spiegato e così aveva copiato dalla bolla precedente.

Toccherà farsi fare una bolla di reso dall'installatore anche se di questo materiale non vedrà neppure l'ombra ma questo è nulla in confronto al fatto che la scheda già installata, com'era prevedibile, non era affato guasta ma bastava "resettarla" sfilandola dall'armadio.

In ogni caso la scheda che ora avanza potrebbe tornare utile perchè il cliente ha sbagliato a contare e gli apparati analogici, tra fax ed altro, sono ben più di 6.

Mi chiede pertanto di lasciargliela a disposizione in attesa di chiarimenti commerciali ed io, di fronte a tanto "imperio teutonico" non oso contrappormi.

Al momento di firmare il collaudo, fondamentale per poter fatturare e battere cassa presso "mamma Telecom", lo vedo esitare e chiosa:

"....però il laforo non zarebbe finito. Foi mi afete fornito la sketa da 4 porte più 2 motuli ma io afere ordinato 6 motuli...come potere firmare kollaudo ??.."

Un guizzo mi attraversa la mente e gli propongo di non fare più nessuna modifica e lasciare il tutto com'è. Ci penseremo noi a chiarire con Telecom.

Il cliente si mostra soddisfatto, in fondo preferisce avere una scheda centralizzata nel CED piuttosto che dei moduli sparsi per l'azienda.

Mi avete seguito fino a qui ???? Impavidi !!! ma vediamo di riassumere:

- 1 scheda giace presso l'installatore in attesa che passi il perito dello spedizioniere (ma c'è una coda: la destinazione non era la sede dell'installatore bensì l'ufficio di una grossa ed importante azienda di Bolzano presso la quale questo partner svolge consulenze quotidiane, e così tocca chiedere a questi, assolutamente estranei alla vicenda, di tenere in deposito la scheda !!!!). Al termine si dovrà fare bolla di reso,

- 1 scheda giace installata e operativa con bolla di prestito d'uso presso il cliente. Si dovrà regolarizzare in fattura non prima di essersi fatti fare una bolla di reso dal partner erroneamente indicato come destinatario

- 2 moduli sono installati e operativi senza bolla presso il cliente. Si dovrà regolarizzare in fattura

- 1 scheda giace inutilizzata e senza bolla presso il cliente in attesa di chiarire se debba essere venduta per l'ampliamento dell'impianto o resa tramite corriere.

Quando spiego tutto il "giro" ai nostri Contabili li vedo strabuzzare gli occhi e temo una reazione violenta nei miei riguardi e quindi decido di calare l'asso nella manica.........

".........in compenso il collaudo è firmato e possiamo battere cassa presso Telecom.......!!!"

Grandi sorrisi e la tensione si stempera.

E' proprio vero che anche il peggior Murphy alla fine può regalare dei finali positivi ma avrei preferito di gran lunga che in questo periodo di vacanze si concedesse anche lui un periodo di ferie.

G.P.