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IL REGALO DI ADOLFO

Post n°55 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da legge_di_Murphy

27 gennaio, Giorno della Memoria.

Un anno fa raccontai di alcuni episodi a cui avevo assistito all'interno di un documentario televisivo.

Situazioni tragiche, ma in ogni caso "murphyane", nel quale esseri umani si erano venuti a trovare lottando tra la vita e la morte.

Voglio tornare sull'argomento esponendovi una mia personale valutazione sulla fine della dittatura nazifascista in Europa e delle sue ripercussioni nel nostro mondo globalizzato.

Il ritorno imperioso del fanatismo islamico trova radici profonde nel comportamento autoritario e colonialista che le nazioni occidentali hanno tenuto nei confronti delle popolazioni del sud del mondo nel corso dei secoli passati.

Il fanatismo però necessita di un nemico da odiare e questa figura si è cristallizzata attorno alla nazione ebraica.

D'altronde non vi poteva essere un soggetto migliore:

Una moltitudine di uomini, donne e bambini che, in fuga dall' Europa a seguito dell'Olocausto, decide di insediarsi nei territori occupati da altri uomini, donne e bambini ma di razza e religione diametralmente opposti.

In Italia noi ci siamo canzonati per molto meno definendoci, a seconda della provenienza, "terroni" o "polentoni".

In sessant'anni "l'insediamento" è cresciuto ed ora la ferita è assolutamente insanabile.

Ma chi dobbiamo ringraziare per questo gentile e grazioso "regalo" che potrebbe rappresentare il casus-belli per un futuro conflitto mondiale ?

Naturalmente il signor Adolf Hitler...!!!

Gli ebrei, pur con alterni alti e bassi della Storia, erano riusciti ad integrarsi profondamente nel tessuto civile e produttivo della vecchia Europa.

Con i se e i ma non si fa la Storia ma è probabile che lo stato di Israele non si sarebbe costituito senza il potente catalizzatore della ferocia nazista.

In un film visto di recente ho avuto chiara la percezione delle motivazioni che spinsero i sopravvissuti ai forni crematori ad abbracciare l'unica scelta possibile.

Nei giorni seguenti alla fine del conflitto, in un paesino della Polonia, un gruppo di ebrei sbandati riceve dalla Croce Rossa il "foglio di via" per il ritorno al paese di origine.

Nessuno dei componenti, però, ha intenzione di tornare a vivere a stretto contatto di gomito con le stesse persone che, pochi mesi o anni prima, li avevano insultati mentre subivano, dalle truppe germaniche, la deportazione verso i campi di concentramento e sterminio.

Legittima decisione......!!!!

Non ho motivo di credere che ci sia una vita ultraterrena ma, qualora ci fosse, certamente oggi "Adolfo" se la starà spassando nel vedere a quali perverse conseguenze ci ha portato il suo operato in soli dodici sciagurati e maledetti anni.......!!!

G.P.

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