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27 GENNAIO - IL GIORNO DELLA MEMORIA

Post n°2 pubblicato il 25 Gennaio 2006 da legge_di_Murphy

Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz venivano abbattuti liberando gli ultimi e pochi superstiti.

Da qualche anno l'episodio è ricordato come "Il Giorno della Memoria".........per non dimenticare.

La generazione che ha vissuto quei tragici momenti ci sta purtroppo lasciando e nuove voci criminali, che vogliono negare l'evidenza, si levano più forti ad ogni anno che passa.

Per questo motivo ho sempre ritenuto lodevole tali iniziative.

Nella vita di tutti i giorni "Murphy" crea situazioni che spesso ci portano semplicemente a sorridere per la loro assurdità.

Ma in tempo di guerra, quando gli uomini si trovano loro malgrado a lottare per la propria sopravvivenza, "Murphy" gioca un ruolo purtroppo spietato e decide spessa della vita o della morte del singolo individuo.

Giusto un anno fa di questi tempi mi era capitato di vedere un lungo documentario sull'Olocausto e ne erano emersi alcuni episodi emblematici.

Ed ecco allora il sopravvissuto raccontare del neonato uscito incolume dalla camera a gas.  Il pianto continuo al limite dell'asfissia l'aveva in qualche modo salvato. E lui, cercandolo tra i corpi inanimati, l'aveva strappato dalle braccia della madre ormai morta.  Un vero miracolo, un segno tangibile della presenza di Dio in mezzo a tanto dolore. Ma l'ufficiale tedesco, freddo e insensibile, si era rapidamente risolto a freddarlo con un colpo di rivoltella.

Un prigioniero, a quei tempi  adolescente, ci racconta della vita nel campo di concentramento che lo "ospitò". Gli indumenti forniti il primo giorno dovevano essere custoditi con cura;  pena..... la morte. E tra questi vi era il berretto. Il povero disgraziato una sera si ritrova a dover subire una violenza carnale ad opera di una guardia la quale poi, per assicurarsi la scomparsa dell'unico testimone (cioè lui) si risolve a sottrargli proprio il berretto. Del furto lui se ne accorge il mattino seguente e la "fame di vita" che può esserci in un ragazzo lo spinge a rubare a sua volta il berretto di un'altro prigioniero che sarà spietatamente giustiziato. Cinquant'anni dopo era ancora leggibile negli occhi umidi dell'uomo oramai anziano, lo strazio per essersi trovato suo malgrado, ladro e assassino.

Perdonatemi l'esordio eccessivamente "duro" ma purtroppo Murphy è anche questo e quando gioca con la vita e la morte si rivela un tiranno crudele e sanguinario.

 G.P.

SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia ve lo impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Primo Levi

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