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ZAI SAMAN ovvero"la preveggenza di Franco Battiato novello Nostradamus"

Post n°11 pubblicato il 02 Marzo 2006 da legge_di_Murphy

Sono un estimatore del maestro Franco Battiato.

Le sue non sono canzoni semplici ed i testi, pur risultando suggestivi nel contesto della musica, spesso sono del tutto incomprensibili.

E' il caso per esempio di "Zai Saman" pubblicata con il CD "Fisiognomica" del 1988.

All'epoca Battiato era nel pieno del suo periodo "Orientalista" che sarebbe culminato con la prima esibizione di un musicista occidentale in Iraq (1992).

Gli album "Cafè de la Paix" e lo stesso "Fisiognomica" hanno alcuni brani basati su musica e testi orientaleggianti come perlappunto il già citato "Zai Saman".

La canzone inizia sulle ritmiche di una canzone popolare irachena:

Zai zai zai saman

ialla nuzur al ahel

schufi addii

keber d weld

schufi el nas mahneia 'a zara'.

........tutto chiaro no ???

Poi il "Francuzzo", con due pennellate alla sua maniera, ci rappresenta una scena di vita vissuta:

E di domenica tutto si fa quieto

usciamo insieme come una volta

a fare visita ai parenti

"guarda com'è diventato grande!".

Ho visto gente curva sopra i campi

mietere il grano

famiglie intere unirsi

i giorni di vendemmia

per la raccolta delle olive.

Zai zai zai ecc.

E una domenica ti incontrai per caso

e mi scoppiò un indescrivibile

piacere di conoscerti

guarda cos'è il Destino!

.......Francooo oohhh Franco !!, hai conosciuto una bella morettona una domenica durante una visita ai parenti e te ne sei innamorato vero ????

Voi cosa ci avreste letto tra le "pieghe" del testo ?? Mi sembra chiaro no ???

E invece no !!!

Il Franco, come suo solito, cambia repentinamente argomento e se ne esce con un'affermazione che oggi, dopo l'11 settembre, Madrid e Londra, appare incredibilmente profetica.

Vuoto di senso crolla l'Occidente

soffocherà per ingordigia

e assurda sete di potere

e dall'Oriente orde di fanatici.

Nostradamus al confronto era un dilettante alle prime armi.

Questo sì che vuole dire parlare chiaro.

A mio avviso due sono le ipotesi:

- Battiato ha scritto i versi a caso ("straparlare" si dice nel gergo) e ci ha clamorosamente azzeccato con l'aiuto di quel diabolico folletto di Murphy.

- Battiato è una di quelle rare persone che riesce a vedere più in là del proprio naso ed aveva già capito come sarebbe andata a finire.

Lo stimo molto e propendo quindi per quest'ultima ipotesi.

G.P.

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