E' vero che noi italiani, tra indulti, condoni, uscite premio e ex-Cirielli, quanto a certezza della pena non siamo molto nella posizione di fare lezioncine, però la scarcerazione di Paris Hilton un pochettino di fastidio lo dà. In realtà dovrebbe darne soprattutto al sistema giudiziario americano, che ne esce abbastanza male. Si è sempre saputo che, in qualche misura, la ricchezza individuale potesse condizionare l'applicazione della giustizia e probabilmente questo avviene tanto negli USA che in ogni parte del mondo, ma la concessione degli arresti domiciliari (e pensiamo in che tipo di domicilio) all'ereditiera praticamente perché in carcere dorme male è veramente disarmante. Oddio, in qualche modo un suo senso lo ha: un poveraccio qualunque è probabile che sia molto meno traumatizzato dalla vita carceraria rispetto a lei, quindi si può benissimo scontare tutta la condanna... Eppure io non me la prendo con lei in particolare: Paris Hilton non è altro che il risultato del mondo così come lo abbiamo fatto diventare tutti noi. Rispondiamo sinceramente a una domanda: non è che magari la nostra riprovazione cela un po' di invidia? E' una domanda che mi faccio sempre anche quando leggo di politici che sfruttano i privilegi del loro potere o delle sterminate ricchezze di imprenditori che in fondo non fanno altro lavoro che sfruttare quello degli altri. Non è che in realtà vorrei stare al posto loro? Al posto loro, mi comporterei differentemente?Come diceva quella canzone? "... Spendono spandono e sono quel che hanno... Vivon col timore di poter sembrare poveri, Quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono, parton dal pratino e vanno fino in cielo han più parabole sul tetto che San Marco nel Vangelo ...". Parla di altri? Io penso che tutti in fondo possiamo riconoscerci almeno in parte in questi versi. Allora, chi è Paris Hilton, in fondo? Solo una persona (molto) più brava e/o fortunata di noi ad approfittare delle possibilità offerte dalla vita. Io mi tengo questa di società, almeno finché non ne inventano una migliore (i tentativi fatti finora non sono riusciti un granché), ma so che ci possono essere "effetti collaterali" come Paris.Aggiornamento: Paris torna dentro e deve scontare tutta la pena. Mai sottovalutare gli americani.Ciao a tutti!
Meglio fuori... no?
E' vero che noi italiani, tra indulti, condoni, uscite premio e ex-Cirielli, quanto a certezza della pena non siamo molto nella posizione di fare lezioncine, però la scarcerazione di Paris Hilton un pochettino di fastidio lo dà. In realtà dovrebbe darne soprattutto al sistema giudiziario americano, che ne esce abbastanza male. Si è sempre saputo che, in qualche misura, la ricchezza individuale potesse condizionare l'applicazione della giustizia e probabilmente questo avviene tanto negli USA che in ogni parte del mondo, ma la concessione degli arresti domiciliari (e pensiamo in che tipo di domicilio) all'ereditiera praticamente perché in carcere dorme male è veramente disarmante. Oddio, in qualche modo un suo senso lo ha: un poveraccio qualunque è probabile che sia molto meno traumatizzato dalla vita carceraria rispetto a lei, quindi si può benissimo scontare tutta la condanna... Eppure io non me la prendo con lei in particolare: Paris Hilton non è altro che il risultato del mondo così come lo abbiamo fatto diventare tutti noi. Rispondiamo sinceramente a una domanda: non è che magari la nostra riprovazione cela un po' di invidia? E' una domanda che mi faccio sempre anche quando leggo di politici che sfruttano i privilegi del loro potere o delle sterminate ricchezze di imprenditori che in fondo non fanno altro lavoro che sfruttare quello degli altri. Non è che in realtà vorrei stare al posto loro? Al posto loro, mi comporterei differentemente?Come diceva quella canzone? "... Spendono spandono e sono quel che hanno... Vivon col timore di poter sembrare poveri, Quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono, parton dal pratino e vanno fino in cielo han più parabole sul tetto che San Marco nel Vangelo ...". Parla di altri? Io penso che tutti in fondo possiamo riconoscerci almeno in parte in questi versi. Allora, chi è Paris Hilton, in fondo? Solo una persona (molto) più brava e/o fortunata di noi ad approfittare delle possibilità offerte dalla vita. Io mi tengo questa di società, almeno finché non ne inventano una migliore (i tentativi fatti finora non sono riusciti un granché), ma so che ci possono essere "effetti collaterali" come Paris.Aggiornamento: Paris torna dentro e deve scontare tutta la pena. Mai sottovalutare gli americani.Ciao a tutti!