Il Viaggiatore

Mi stanno massacrando il Tibet


Dopo l'abominio della ferrovia Pechino-Lhasa, adesso mi tocca leggere dell'autostrada sull'Everest... il Tibet è un posto meraviglioso. Passeggiare per le vie della città vecchia di Lhasa è un'esperienza unica, affascinante. L'ho visitato nel 2005, nell'ambito di un tour della Cina. Ci sono stato una decina di giorni e naturalmente me ne sono innamorato (Tibet, Africa meridionale e Patagonia sono i posti dove tornerei in qualunque momento).Gli aspetti centrali di un viaggio in questo luogo sono tre: la conoscenza del buddismo tibetano, la visione dei panorami che il Tibet offre, la possibilità di fare trekking.I monasteri tibetani sono degli ambienti oscuri: alla mancanza di luce, alla presenza di recessi remoti che lo sguardo non può penetrare si affianca la sovrabbondanza di odori, su tutti quello nauseante del burro di Yack che brucia negli innumerevoli bracieri, candelabri, ovunque... Tra l'altitudine (non era la prima volta che salivo così in alto, ma è stato il viaggio con l'ascesa altimetricaa più brusca) e il sovraccarico di sensazioni (soprattutto olfattive) avevo una certa nausea, aggravata dal tentativo di districarmi nelle spiegazioni tra i vari Buddha del presente, passato e futuro (Io buddo, io buddai, io budderò: mia moglie a questa battuta, secondo me simpaticissima, mi ha dato lo zainetto sulla testa...). Certo, nei monasteri dove c'erano migliaia di monaci ora ce ne sono poche centinaia, e quelli che parlano inglese sono spie cinesi...I panorami sono impressionanti più che altro per la loro vastità e per il loro aspetto selvaggio, brullo. Gli animali sono tutto sommato pochi (per la verità sono pochi quelli rimasti grazie alla sensibilità ecologista cinese, non estranea anche alla desertificazione dell'altopiano). Quando tornerò (perché sicuramente tornerò) in Tibet voglio spingermi un po' più verso ovest, lontano dalle principali città.Il trekking non ho potuto provarlo, non sono un trekker neanche in luoghi più accessibili, figurarsi a 4.000 metri. certo, arrivare almeno al campo base dell'Everest mi sarebbe piaciuto, ed era anche questa una cosa che pensavo di fare quando tornerò lassù. Non immaginavo però di usare un'autostrada e magari fermarmi ad una stazione di servizio con il parcheggio pieno di pullman turistici... che orrore!I cinesi giustificano tutto questo con l'arricchimento della popolazione tibetana, peccato che a questa non si sia arricchita per niente (e tutto sommato forse non gliene importava neanche molto, di arricchirsi. Stava benissimo come stava: in pace per i fatti suoi):chi si è arricchito veramente sono i cinesi han venuti a colonizzare queste terre. E' la solita ipocrisia umana: chi opprime qualcun altro ha sempre bisogno di convincersi che lo sta facendo per il suo bene.Ciao a tutti!