Il Viaggiatore

Morire di infibulazione a 12 anni


Come tutte le mattine do un'occhiata ai siti internet dei giornali e verso la fine leggo uno di quegli articoli che mi manda di traverso... cosa, la giornata? solo la giornata per una cosa simile? Un po' di più allora: la settimana? No, non basta la giornata, la settimana o un mese, è una di quelle cose che ti manda di traverso la vita. E' una di quelle cose che non puoi rimuovere, puoi cercare di accantonarle in quelle stanze della mente che frequenti poco, così, giusto per non impazzire: tanto, in ogni caso, a che servirebbe impazzire? Sembrerà difficile da capire, lo è molto per me spiegare. Mi costa una fatica enorme: dire cosa è successo, dire cosa provo, sperare di farlo bene, di non sminuirlo, di non annoiare chi legge... ma voglio farlo, perché è il motivo per cui scrivo questo Blog: non per raccontare fatti, ma per (provare a) spiegare come questi fatti che vivo, che viviamo tutti, entrano nella mia mente, nella mia vita, nel mio modo di essere.Ho 40 anni, sono riuscito a trovare un certo equilibrio nella mia vita, mi sforzo di non giudicare gli altri, comunque non prima di avere approfondito bene i fatti e più per imparare da loro che per giudicare. Però sono essere umano, ho le mie debolezze. Rimanere freddo, distaccato di fronte ad una cosa simile è una cosa che supera le mie capacità. Questo mi provoca sensi di colpa: vorrei essere più maturo, capace di mantenere sempre il controllo, non mi piace scoprirmi facile vittima della rabbia.La quasi totalità delle mutilazioni femminili è praticata in Africa. La loro matrice non è religiosa, quanto meno non in senso moderno: pre-esistono all'affermazione delle grandi religioni monoteiste, sono praticate tanto da cristiani quanto da musulmani. E' però vero che gli organismi religiosi musulmani le tollerano/approvano, mentre le istituzioni religiose cristiane le hanno sempre combattute. Cosa mi dice questo? Che l'uomo è una merda anche senza l'aiuto delle Chiese (lo scrivo in maiuscolo per far capire che mi riferisco alle strutture organizzate centrali). Semplicemente queste si servono della nostra merdaggine per assoggettarci, sfruttarci. E' un fenomeno che direi planetario, sia pure nelle forme più fantasiose. Vorrei cavarmela con un "...che incivili questi musulmani ...", sarebbe la cosa più facile, quando la colpa è degli "altri" ci sentiamo in qualche modo rassicurati, ma io non sono capace di nascondere la testa sotto la sabbia. Non riesco a non vedere le sopraffazioni che mi circondano, anzi, che fanno parte anche della mia vita. Cos'è la mutilazione genitale femminile? E' uno dei mille modi in cui un gruppo di persone ne sottomettono un altro, lo rendono oggetto del loro potere, e non è questo in fondo un atteggiamento diffuso anche nella nostra società? Non siamo anche noi ansiosi di dominare gli altri? Di imporre loro il nostro modo di vivere? Di giudicare ogni persona diversa da noi? OK, la manifestazione finale è più grave, ma la mentalità è la stessa. Donne, bambini, omosessuali, ebrei, neri, gialli, rossi, zingari, extra-comunitari... quanto si potrebbe andare avanti? Se la bambina egiziana fosse l'unica vittima potrei farmene una ragione. Il 97% delle ragazze egiziane sono mutilate, poi c'è il resto dell'Africa, l'Indonesia, la Malesia... poi ci sono tutti i discriminati del mondo, vittime del micidiale mix di prepotenza, intolleranza e ignoranza che permea tutta l'umanità... basta, devo darci un taglio, devo accantonare questi pensieri. Mi ci vorrà un po' ma so che ci riuscirò (sono un pragmatico, e, come dicevo prima, a chi gioverebbe che io impazzissi su questi ragionamenti?).Una cosa mi auguro, e me la auguro per il mio stesso bene: spero di non trovarmi mai davanti qualcuno che sta facendo una cosa simile a questa: credo che sarei veramente capace di fargli qualunque cosa. Non è giusto, non è una bella cosa, non ne vado orgoglioso, non mi piace pensare queste cose, ma tutti abbiamo le nostre debolezze.Ciao a tutti!