Il Viaggiatore

Italia e Islam


Si è aperto il processo per l'omicidio di Hina, la ragazza pakistana uccisa nel bresciano dai familiari pakistani perché troppo occidentale (e poi devotamente seppellita con la testa rivolta verso la mecca, che commovente sensibilità...).Da questo processe DEVE uscire un messaggio chiaro per tutti: in Italia non c'è razzismo, però c'è la legge. Non ce ne frega niente di come si sceglie di vivere, purché si rispetti la legge. E non ce ne frega niente se nel Paese da dove provengono gli immigrati certe cose sono tollerate, in Italia non lo sono. E' il prezzo per essere i benvenuti nel nostro Paese. Questo non è razzismo, il razzismo lo si fomenta però se si tollerano certi comportamenti in nome di un buonismo che è in realtà debolezza.Quello che è successo a Hina nasconde una realtà di prevaricazioni che le donne musulmane che vivono in Italia devono sopportare anche se da noi i loro diritti sono tutelati, una realtà che comprende ad esempio la pratica dei matrimoni combinati e la mutilazione genitale di cui scrivevo qualche giorno fa. Apprezzo molto le parole dell'imam presente al processo, ma non sono importanti ora. Ora è importante che la giustizia italiana faccia il suo corso fino in fondo e nel modo più implacabile possibile.Ciao a tutti!