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C'è una donna, in quest'ultimo periodo, che ogni volta che la vedo
non penso di sforzarmi a parlare con lei
su come vorrei cambiare il mondo.
Mi rendo conto che le parole
che ci vorrebbero sarebbero troppo complesse,
e se anche lei le capisse, rispondendomi
con le sue parole troppo difficili,
allora sarei io a non capirla.
Io conosco di meno il suo linguaggio di quanto lei conosce il mio.
C'è questa donna che quando la guardo,
mi vergogno della mia presunzione del correggerla,
dell'averla corretta troppe volte,
e lei mi tocca velocemente dicendomi di lasciarla sbagliare.
C'è una donna, alla quale io rinuncio di regalare parole,
e nel guardarla vorrei sentire
cosa desidera aldilà dei miei occhi sulla sua bocca.
C'è questa donna che ogni tanto prova a comandarmi,
e io stupidamente, dopo essermi difesa,
riattacco con un altro ordine,
con un'altra voce grossa delle nostre solitudini.
C'è questa donna di cui a volte mi rendo conto,
che alcuni suoni tradiscono una voglia di me,
questa donna che mi riguarda e vorrebbe capire meglio.
Non è il mio specchio, non sono io a riflettermi,
è una quasi sconosciuta, che non parla la mia lingua.
Eppure è una donna che sento, che mi accompagna, che partirà
che mi ricorderò, che ci sarà
anche senza il mio sguardo. Da Poesie femministe Vittoria Nicoli |
Come nei tuoi occhi capivo l'estate,
ora sento nei suoi, lungo l'autunno, che correrà veloce.
Distraggo il suono emesso verso di te,
sono oramai rivolta in cento altre direzioni,
di cento altre donne del continente.
Quando il sole si stanca e dorme parecchio
è arrivato il momento per l'emigrazione.
La mia natura è amarvi e beccare i vostri corpi.
La Natura vuole questo spostamento vitale.
Quante sono le ore di calore puro
opposte a quelle della temperatura autunnale,
così tante sono le giornate in cui la vedo
contro quelle in cui sono lontana.
Vedo una donna lasciata da un uomo arrogante,
vedo una donna amata da una donna ignota,
e sfuggo allo sguardo maturo di una donna autentica.
Come nella stagione calda le mie ali sbattono senza logica
portandomi vicina e allontanandomi dalle prede,
dal cibo, dal solo cibo che mi sia sempre piaciuto,
dal solo cibo che mi compone, dalla donna. Da Il vento nel suo nome di Vittoria Nicoli |
Biografia Vittoria Nicoli è nata a Tempio Pausania il 26 settembre 1983. Da
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INFO
Le parole
sono la parte di silenzio
che può essere espressa.
(Jeanette Winterson)
"L'io è molto limitato,
i misteri
dell'esistenza lo superano
e lo
contengono.
La letteratura
è eterna,
la vita scorre"
(Delia Vaccarello)
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Molti hanno il vizio
di attirare l'attenzione
sui propri difetti
credendo di trasformarli
in pregi
attraverso la lamentela;
vittime, come molti brutti,
dell'illusione che a farsi
compatire per la propria
bruttezza si diventi belli.
(Barbara Alberti)
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Conosco vite
della cui mancanza
non
soffrirei affatto,
di altre invece
ogni attimo
di assenza
mi
sembrerebbe eterno.
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