Imperfezioni

Post N° 334

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E' già la quarta nota sul diario in tre mesi.
Non sono note per il pupo, sono note tutte per me, in rosso, con firma autenticata della maestra.
Mi scrive anche Signora cara.
Signora cara assòrata!
La maestra mi rimprovera perchè non aiuto mio figlio a fare i compiti a casa.
Lui non sa ancora leggere, quindi è sottointeso che se il figlio deve imparare la poesia a memoria, il genitore gliela legga infinite volte finchè non la impara.
Ed è sottointeso che il genitore abbia un paio di ore al giorno da dedicargli e la santa pazienza di sentirsi dire "mami, tu non sai come si fa, lascia perdere".
E inoltre sottointeso che il genitore intuisca i metodi utilizzati dalla maestra ("componi le parole con le famiglie". Che cazzo sono le famiglie? Devo chiamare anche i parenti?)
E' un'eresia fare in modo che i compiti siano accessibili ai bambini e non necessiti la presenza di un genitore?  
Mi oppongo! Non ho tempo nè voglia di fare i compiti tutti i pomeriggi!
Sono anni, dai tempi delle elementari di mia figlia, che litigo con le maestre e prendo note sul diario per questa storia. E' inaccettabile che esistano genitori che per anni continuano a sottostare a questa legge dei compiti senza fiatare. Genitori che passano nottate a cercare di risolvere problemi di matematica per i figli. Mamme costrette a imparare tutte le poesie esistenti sulla faccia della terra (e quella sull'autunno e quella su Santa Lucia e quella sul Natale e quella sulla famiglia... Ma quanto cazzo di poesie esistono?)

Basta! Vota anche tu per la campagna anticompito e impara a memoria la filastrocca della maestra per domani.

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