PASSEGGIATA VIRTUALE
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Deve un giornalista farsi portavoce per gli assenti? Deve usare il suo spazio TV come specchio per gli invisibili? Quando vediamo servizi giornalistici come quelli di Iacona, sulle case e sugli ospedali, ci accorgiamo subito di protagonisti che sono intorno a noi; in questo caso la figura dell'autore mi appare eroica e scomoda; lui si prende i suoi rischi nel dar voce a noi invisibili. Quando Ferrara imposta una trasmissione sull'uscita del Caimano al cinema, quali protagonisti fa emergere? Di chi si fa portavoce? Dell'industria nazionale del cinema? Quella che conta sul successo di un prodotto per sperare di lavorare ancora? Oppure è portavoce di invisibili cittadini che amano farsi spiegare dall'alto la trama di un film o la categoria di un'opera dell'ingegno? Perchè Ferrara sottovaluta così tanto i suoi spettatori? Li reputa pigri, inadatti allo sforzo mentale, bisognosi di una spiegazione scena per scena, di quello che potrebbero trovare in una semplice pellicola cinematografica; peccato che non si possa mai commentare tra diverse fazioni sul proprio parere, visto che quelli di destra vedono solo film americani approvati dal nostro grosso fratello Giuliano. Usciamo da questo luogo comune, vediamo gli stessi film, così parleremo di questi argomenti invece che dei noncomunisti contro i nonfascisti. |
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:56
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 05:44
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 04:32
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 17:46
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il 24/03/2009 alle 16:15