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Inviato da: inambiente
il 09/07/2007 alle 11:42
 
complimenti per il blog!Michele.
Inviato da: joiyce
il 29/06/2007 alle 18:11
 
L'ombra dei "mostri" sulle nostre spalle.
Inviato da: joiyce
il 29/06/2007 alle 18:10
 
Ti ringrazio!! Sei gentilissimo. Proprio ieri avevo dato...
Inviato da: inambiente
il 21/05/2007 alle 15:22
 
Bel blog! Riusciremo a risolvere questi problemi? Voglio...
Inviato da: eganz
il 21/05/2007 alle 12:08
 
 

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Arno: Panoramica sulle opere di difesa dalle alluvioni.

Post n°18 pubblicato il 17 Novembre 2006 da inambiente
 

Firenze. Il 4 novembre di 40 anni fa il fiume Arno straripò dai propri argini seminando morte e distruzione, un evento tuttora vivo nella memoria di tanti, anche per la massiccia partecipazione nel recupero di libri e opere d’arte trasportate dalla piena. Attualmente, dopo una piccola inondazione nel ’92, si sono previste opere di sistemazione per un importo di 25 milioni di euro come la cassa di espansione di Fibbiana e la risagomatura degli argini.

Approfitto dell’occasione per fare una sintetica e rapida panoramica sulle opere di difesa dalle piene , anche se a mio parere la miglior difesa è sempre un uso consapevole e responsabile del territorio.

Argini: Sono opere longitudinali rispetto al corso d’acqua realizzate in materiale sciolto (terra prelevata in zone limitrofe). E’ una delle opere più diffuse, ma se non ben costruiti possono essere molto pericolosi cedendo per fenomeni di: sifonamento, sormonto, erosione. Inoltre a causa delle loro dimensioni e lunghezze hanno un costo elevato.

Canali deviatori (o diversivi): Sono canali artificiali, a pelo libero e/o in galleria, che consentono di deviare parte della portata di un corso d’acqua e sversarlo in un corso recettore.

Recentemente è stato redatto lo studio di fattibilità di un canale deviatore in parte in galleria e in parte a pelo libero nel comune di Noli (SV). L’opera in alcune sue parti ha come argini delle unità immobiliari che potrebbero perdere la loro abitabilità, inoltre è stata lasciata ai proprietari la verifica statica in relazione alle spinte idrauliche che si creeranno in caso di alluvione. L’opera avrà sicuramente dei costi inferiori rispetto all’ipotesi di costruire nuove pareti in corrispondenza degli abitati, ma come la pensano i proprietari delle unità immobiliari?

Vasche di laminazione: Si tratta di invasi artificiali realizzati con sbarramenti dei corsi d’acqua montani, sono dotati di una luce a battente sul fondo da cui fuoriesce tutta la portata entrante dopo un tempo relativo alle dimensioni dell’invaso. Si ottiene così una laminazione della portata di piena.

Casse di Espansione: Sono zone pianeggianti destinate ad essere allagate in caso di piene.

Insomma il principio di fondo è sempre lo stesso: allagare una zona (invaso, zona pianeggiante, corso recettore) a favore di un’altra. I problemi maggiori per la realizzazione di queste opere sono economici e politici. Economici per l’alto costo delle opere e politici perché proteggendo una zona spesso si va a discapito di zone limitrofe.

Edoardo Farina (con la collaborazione di Gianluca Plata)
edoardo.farina@gmail.com

 
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rossi.giuseppe
rossi.giuseppe il 24/12/06 alle 21:46 via WEB
Auguri Zen. Un uomo incontrò una tigre. Per evitare di essere sbranato cominciò a correre inseguito dalla bestia affamata, finché si gettò in un profondo dirupo, aggrappandosi alla radice sottile di una vite selvatica. Mentre penzolava sul dirupo, arrivò una seconda tigre affamata sotto di lui, a fauci spalancate e subito dopo due topolini, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare la sottile radice cui era aggrappato. Proprio in quel momento vide una fragola che sporgeva sulla parete del dirupo, a poca distanza da lui. Trattenendosi con una mano, allungò l'altra fino ad afferrare la fragola, estrarla dalla terra e mangiarla. "Che dolce questa fragola" disse. Buon Natale.
(Rispondi)
 
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