VAGHEIDEE

Anche io ho sempre pensato, che le 'fiabe' contenessero una realtà spesso più vera, o comunque con significati ma anche con concretezze diverse, della realtà vissuta e percepita, sino a potersi fondere e sublimarsi in essa, pur senza snaturarla, anzi arricchendola e nobilitandola con quell'essenza profumata di possibilità e sorpresa la cui grazia, troppo spesso, si perde nell'aria prigioniera ed incolore delle vite non vissute di cui è zeppo il mondo. Il trucco per toccare, partecipare, vivere tali fiabe, e renderle più vere del vero, è Essere fiaba, ed esserlo non fuori dal mondo e dalla realtà, ma nel pieno del mondo e nel cuore della realtà, compiendo la missione più difficile che si possa immaginare, ossia aderire, accogliere, assorbire ed accettare ogni carezza di vento o tempesta di sabbia trasponendoli su una trama che sappiamo essere, o poter essere, tanto pregna di Valore autentico e di meraviglia quanto più si rende ogni singolo accadimento - ma, forse, ancor più, ogni singolo 'riconoscimento' - capitolo portante ed insostituibile della nostra storia, consapevoli che in esso, al di là della sua durata o della sua apparente fragilità, si cela sempre e comunque un inestimabile dono, verso il quale dobbiamo (dovremmo) riservare immenso Rispetto e Cura. Poi capita che qualcuno ti faccia venire molti dubbi sull'argomento, ma i dubbi fanno parte della vita (e, secondo me, delle persone "sagge"), e non possono, e non devono comunque inficiare o sminuire ciò in cui realmente e fermamente crediamo, pena il rischio di uccidere sul nascere, o ancor peggio quando sono già in volo, i sogni. E quanto misera sarebbe la vita se anche i desideri più folli non avessero un loro cielo da colorare.
Ma forse anche tutta 'sta pappardella di pensieri è una favola, venuta male... che rimane quindi senza finale! :))

Apprezzabile questo brano. Mi ha ricordato "Alice nel paese delle meraviglie". Forse basta crederci e tutto arriva. Bacio carissimo.

Eh sì, cara Crì, questo credo sia il senso dell'autore ... e comunque, evviva l'ottimismo!!! ^__*
Abbraccio a Te

Nessuna ricetta. Questo è il senso. Sposterei gli otto anni ai sei.

A proposito di ottimismo :)))

(Tutto passa, Easy, tutto passa. Anche il buio) ^__*

io il bianconiglio lo seguo ancora... ^__*

e Tu con l'Arcadia lo pigli sicuro!!! :))
Ciao A., bentornata

Non so, sono una voce fuori dal coro, Lu... ma piu' che magia questa poesia, scusa la franchezza, mi sembra un delirio.

Aaaaaahhhhhhh!!!!! da Te non me l'aspettavo simil bocciatura!!! :)))
Mmmh, sì, credo di intuire cosa intendi, o meglio, a quali 'profondità' di significati Tu sia giunta - e su tali ragionamenti non posso darti torto - ma penso anche che qui il messaggio sia semplicemente rivolto ad esprimere la magia della Possibilità e l'invito a non smettere mai di credere in ciò che si desidera. Messaggio in sè, credo, condivisibile. Poi, certo, la forma poetica, ed inevitabilmente romantica, del componimento, lo rendono forse anche troppo 'astratto', ma l'immagine complessiva direi che sia bella comunque dai, appunto come favola. Ovviamente, chi prendesse alla lettera, o peggio, vivesse convintamente, un'attesa simile, bè sì, al delirio sarebbe davvero vicino! ^__*

Lo so, lo so che da me non te l'aspettavi... ma so e ti riconosco in una voce che, leale, ascolta anche il confronto e ora ti spiego del perchè questa poesia non mi convince. Non ho detto che è brutta, ho detto solo che mi sembra un delirio proprio dall'uso che ne fa il poeta, delle parole. Queste stesse, son veicoli che fanno passare nei cuori di chi legge, le piu' disparate emozioni. Questi versi, li conoscevo gia'. Possono cambiar di forma, ma il sunto resta identico. Concordo nella 'morale' che ne esce, sppur resa favola. Ma appunto perchè favola e non ...fiaba, la sento distante. Non mi arriva.
Onore e merito a chi la scrisse, ma cio', non mi fa cambiar l'idea che ne traggo. Grazie, Lu. :*