Creato da k.way il 13/11/2009

VAGHEIDEE

quell'andatura incerta che chiamano esperienza

 

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Il peso del nulla

Post n°201 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da k.way
 

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Bruno Munari – da “I pieghevoli” 

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Già!

 

… e non si tratta solo di “adattabilità” fisica – più indicata per gli inchini, disinteressati o meno.
E’ questione di apertura ed accettazione. Assecondare il movimento senza esserne travolti.

[Ovvero, intelligentemente, prevenirlo, dove si prevede possa arrecare danno. Nel caso, spostarsi, modificarsi, interrogarsi, sradicarsi, non fossilizzarsi].

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E s s e r e   movimento.
[Che non significa annullare, rinnegare o tradire se stessi. Significa partecipare, catturare l’aria, esplorare. Preservando persona e personalità].

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Infatti la formula è (sarebbe) proprio quella, leggerezza e flessibilità.

Ad un tornado, si sa, sopravvive certo una canna di bambù

piuttosto che un grande albero.

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M A

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noi siamo miseri uomini, spesso più pesanti della nostra stessa vita,

poichè ci illudiamo che piombarci al suolo,

zavorrarci nella fatuità delle cose [posseduti da ciò che si crede di possedere]

ci preservi dalle sventure.

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In realtà, ci  neghiamo il volo.

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E sappiamo solo gridare, e piangere,

quando le valanghe, impietose,

ci sommergono.

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Quante cose non si fanno essendo rigidi.

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[etica e giustizia sono altra cosa …]
[… che già qualcuno se le stira a piacimento!]

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Rispondi al commento:
rossanadgl14
rossanadgl14 il 15/12/11 alle 12:23 via WEB
Spesso la rigidità mentale, un atteggiamento rigido nei confronti di se stessi e dell' ambiente, si riflette anche nel corporeo. La bioenergetica ci insegna questo: quello che passa nella mente passa anche nel corpo e vicersa..". e comunque lo sentiamo anche da soli, non importa rufolare fra le teorie.. quanto più leggeri sarebbro i nostri passi se fossimo meno appesantiti da timori, pregiudizi, aspettative.. quanto sarebbe più bello riuscire a lasciarsi andare e ad accogliere le cose così come sono. La flessibilità della canna di bambù è un esempio.. da lì la sua forza. Ma a me viene pure da pensare che anche nell' immobilità, vedi lo zazen, possiamo rendersi consapevoli di quanto si agita in noi. Difficile stare fermi col corpo e liberi nella mente. K. Way, da quanto è che scrivo? .. *_+
Ciao.. ah, io son rigida, talvolta si, ma tento di non esserlo, quando e se me ne accorgo.. :)
 
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