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Post n°18 pubblicato il 19 Luglio 2011 da indignati_2011
IO SONO IO , APPARTENGO ALLA CASTA E ALLO STADIO CI VADO GRATIS E IN POSTI RISERVATI , LONTANO DALLA PLEBLAGLIA Un posto in prima fila: primo anello settore rosso al «Meazza». Sono 320 i biglietti che vengono gratuitamente riservati all’Amministrazione comunale, allo stadio, per ogni manifestazione di San Siro. Lo prevede la convenzione sottoscritta fra le società calcistiche e il Comune di Milano, per la concessione d’uso e la gestione degli impianti. L’accordo prevede che il carnet di biglietti sia destinato a «esigenze di rappresentanza» del Comune, e stabilisce anche dettagliatamente la ripartizione dei posti: 50 in Tribuna autorità, 140 nella tribuna centrale settore rosso, primo anello, 40 nella tribuna centrale settore arancio (primo anello), 35 nella tribuna laterale settore blu, primo anello, 35 nella tribuna laterale settore verde, primo anello. E, per finire, 20 posti nel terzo anello. È il consigliere comunale del gruppo «Radicale Federalista europeo», Marco Cappato, a rendere noto il contenuto della convenzione, del 2000. «Personalmente - dice Cappato - sono a conoscenza dei 96 biglietti (primo anello settore rosso) attribuiti ai Consiglieri comunali. Ho fatto richiesta di conoscere le rimanenti attribuzioni, nella convinzione che la nuova amministrazione saprà dare un segnale di discontinuità rispetto a un meccanismo finora opaco». Al di là dei 96 biglietti per i consiglieri comunali, il resto è assegnato dall’ufficio Cerimoniale, in base a un elenco comprendente anche una serie di associazioni, e un certo numero di amministratori, comunali e non, fra cui i presidenti di zona. Indiscrezioni raccolte a Palazzo Marino parlano di una gran numero di richieste ricevute, per una sorta di attività anche «diplomatica» di Palazzo Marino, che comprende per esempio l’omaggio a colleghi amministratori comunali. Insomma se l’Inter gioca con la squadra di un’altra città, lombarda o meno, è possibile che qualche amministratore di questa città si rivolga ai suoi colleghi politici per avere più comodamente un biglietto. Per il Comune non è un costo, è vero, ma l’impressione è quella di una certa opacità del sistema, che può essere funzionale alla gestione di un piccolo strumento di potere. Questo è quel che conferma per esempio Gianluca Boari, consigliere di Zona 3 per il Pdl: «I presidenti di Zona hanno a disposizione i biglietti. Io non li ho mai chiesti, non li ho mai avuti, ma ricordo ogni settimana una questua. Sì, diventa un piccolo strumento di potere per tenersi buoni consiglieri o amici». |
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IO SONO IO , APPARTENGO ALLA CASTA E ALLO STADIO CI VADO GRATISV
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