Creato da Paracarroemigrato il 22/02/2007

L'inferno del Nord

Storie di un ciclista agonista italiano nel cuore delle Fiandre

 

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Malderen 29/04/2007

Post n°12 pubblicato il 30 Aprile 2007 da Paracarroemigrato

Sono finite le “montagne” e oggi si ritorna in pianura.  A dire il vero una piccola parte del circuito è leggerissimamente ondulata, ma niente di serio.   Più che altro sembra sia il vento a creare maggiori difficoltà visto che soffia con buona intensità.  C’è un punto sul circuito di un km e mezzo almeno dove la strada è molto stretta dove il vento impatta i corridori lateralmente.  Per il resto sempre tantissime curve.  Da fare 8 giri per un totale di 73 km.

Da rimarcare che: finalmente c’è l’asfalto!  Il 90% del percorso è bello liscio.  Il fastidiosissimo cemento è presente solo in alcuni sporadici punti (rettilineo d’arrivo incluso).  Fa caldo, siamo sui 30° scarsi.  Visto che questo è una sorta di dramma per la mia condizione fisica non posso stare allegro.  Per questo motivo faccio i canonici due giri di riscaldamento prima del via con i gambali e la maglia a maniche lunghe.  Perché fare ciò? Beh, così nel momento in cui ti spogli poco prima del via sei preso da una piacevole sensazione di freschezza, che non dura molto ma nemmeno tanto poco.  Basta bere molto anche prima della corsa.  Non so se sia qualcosa di scientificamente valido, ma devo ammettere che oggi ha funzionato e infatti mi schiero sulla linea di partenza senza essere colto dalla classica sensazione di spossatezza e fiacchezza generale dovuta alle alte temperature.

Mi dico che devo stare attento alla solita squadra che vince tutte le corse.  Niente di più semplice.  Infatti partiamo e dopo 200 metri metri di partenza tranquilla, accendo la miccia attaccando. Alla faccia della strategia...

Con me viene un corridore piuttosto forte e insieme meniamo piuttosto bene e il gruppo per riprenderci dopo quasi un giro deve aver faticato parecchio.  Tutto da rifare.  Passano un paio di giri con scatti e controscatti ma nessuno riesce a prendere il largo.  Mi sento abbastanza pimpante ma non super.  Ma in ogni caso meglio del solito se considero la calura.  Poco prima della fine del terzo giro usciamo in 5.  Andiamo bene, anche se il ritmo è chiaramente troppo elevato per sperare di tenerlo per tutto il tempo, almeno per me.  Deve succedere qualcosa sennò stramazzo per terra.  E infatti qualcosa succede.  Dopo nemmeno un giro da dietro rientrano una dozzina di corridori con quasi tutti i più forti dentro.  Mi volto ma non vedo il gruppo.  E’ fatta.  Andiamo via regolarissimi.  Siamo in tanti e sebbene qualcuno faccia un po’ il furbo non si fa troppa fatica.  Devo solo pensare a bere bene per non rischiare di disidratarmi.

Passano i giri ma la situazione non cambia, almeno fino ai due al termine quando si danno fuoco alle polveri.  Cerco di stare attentissimo. Adesso mi sento bene, le gambe girano molto bene per cui non devo commettere errori tattici.  So benissimo che sarà durissima ma di sicuro ci proverò.  Mi metto a ruota di uno che so essere molto forte e che scatta poco ma piazza fortissime progressioni.  Mi eviterà di fare miliardi di dannosi scattini.  Gli rimango incollato per tutto il giro e, come speravo, mi ha fatto salvare un po’ di energie.  Entriamo nell’ultimo giri ancora tutti insieme.  Adesso tocca a me.  Nell’unico strappettino parto da dietro con un lungo rapporto e vado via.  Dietro di me si accodano alla spicciolata altri 4 corridori.  Gli altri sono rimasti indietro.  A tutta controvento ma non andiamo molto d’accordo e dopo un tre chilometri ci raggiunge un altro gruppetto di 6 o 7.  Gli altri sembrano tagliati fuori ormai.  Appena ci raggiungo, riparto.  Niente da fare.  Scatto ancora dietro un altro.  Arriviamo ai due chilometri all’arrivo ma ci raggiungono.  All’ultimo chilometro , con vento a favore parte una stranissima volata... una lunghissima volata.  Tentenno un po’ troppo e perdo l’attimo giusto e faccio una schifosa volata.  Ma ormai era tardi, è bastato un attimo di indecisione e sono rimasto fregato.  Anche se so perfettamente che più mi avvicino al traguardo in “compagnia” e più le mie possibilità diminuiscono.  Comunque sono soddisfatto, ci ho provato e riprovato.  Di certo non sono stato a guardare gli altri.

Forse il primo maggio correrò, di sicuro domenica c’è la granfondo.  Per le foto cercherò di fare il possibile.  Purtroppo su internet di ci sono tante foto... ma spesso di corse dove io non ero presente.  Prima o poi mi beccheranno!

 
 
 
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