Creato da Paracarroemigrato il 22/02/2007

L'inferno del Nord

Storie di un ciclista agonista italiano nel cuore delle Fiandre

 

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24 ore di Feltre (Italia)

Post n°17 pubblicato il 11 Giugno 2007 da Paracarroemigrato

Siete comodi? Avete con voi cibo e bevande a sufficienza?  Ne siete veramente sicuri?  Bene, allora potete leggere con calma questo lungo racconto per una gara molto speciale.  Una gara lunga ben 24 ore!

Per la seconda volta mi presento alla partenza della 24 ore di Feltre, una manifestazione grandiosa aperta a tutti, dal cicloturista sovrappeso al campione più acclamato.  Anzi dovrei scrivere Campione con la C maiuscola visto che al via quest’anno c’erano, tra gli altri: Indurain, Rebellin, Sorensen, Pozzato, Tosatto, Fondriest, Lombardi, Ignatiev, Moser, ecc.

Il percorso è fenomenale, in soli 1.850 metri c’è di tutto: una salitella da rapportone di 300m, una breve discesa con una curva insidiosa, un lungo rettilineo da super velocità e infine un tratto 150m in pavé un po’ tecnico lungo un’ampia curva.  Il tutto intorno al vecchio borgo feltrino (www.24orefeltre.it per chi vuole vedere di cosa si tratta).

Il regolamento è semplicissimo: vince la corsa chi farà più giri all’interno delle 24 ore. Ogni squadra è composta da 12 atleti che possono cambiarsi quando vogliono. Niente di più e niente di meno.

L’avventura è iniziata con una doccia fredda giusto 5 giorni prima del via.  Dopo mesi e mesi di preparazione la squadra con cui ho corso l’anno scorso è saltata per motivi organizzativi.  Fortunatamente, visto che avevo i biglietti aerei già pagati, gli amici del forum di “Bicidacorsa.com” mi sono venuti in aiuto trovandomi uno spazio con loro.  Sono stati gentilissimi e l’unico modo per ripagarli e cercare di dare il massimo.

Dopo un viaggio lungo e burrascoso alle 16 di venerdì riesco a raggiungere Feltre. Tutto è già pronto e sistemato e noto con estremo piacere che il nostro box è in una posizione invidiabile: sulla salita e proprio accanto alla transenna che delimita il percorso.  Abbiamo a disposizione un camper, un grosso tavolo e tutto il cibo necessario per andare un paio di mesi in guerra. Perfetto!

Alle 18.00 circa sono in programma le qualificazioni per stabilire l’ordine di partenza. Novità dell’anno per cercare di diluire un pochino il gruppo fin dalle primissime fasi.  I team che faranno i primi 20 tempi partiranno davanti, poi dopo una cinquantina di metri gli altri 20 e così via.  In tutto siamo un centinaio di squadre.

Alle qualificazioni partecipano 3 componenti dello stesso team che devono percorrere un giro secco con partenza piede a terra.  Farà fede il tempo del terzo corridore che taglia il traguardo.  La micro-squadra per questo sforzo pre-24 ore è composta da Alberto (Stambecco86), Stefano (Beorn) ed io (Lollo) (tra parentesi i nickname che usiamo all’interno del forum).   Con intervalli di 30 secondi tutte le squadre scendono in pista.  Ovviamente l’obiettivo massimo sarebbe centrare la prima griglia, ma a voler essere obiettivi direi che la seconda andrà benissimo.  Partiamo e arriviamo esattamente 2’34” dopo, il tempo in se non sembra malvagio ma purtroppo abbiamo avuto un po’ di problemi a stare uniti che ci hanno fatto perdere 5 secondi buoni.  Peccato.  Dopo pochissimi minuti le classifiche sono già disponibili: Beauty Star Team (il nostro nome, derivato dallo sponsor, non fatevi strane idee) 19° tempo, prima griglia! Grandissimi.

Una bella doccia, qualche minuto di relax e poi scopro che vengo omaggiato di un bellissimo regalo: sarò il primo a partire.  Così mentre gli altri mangiano una bella pastasciutta mi cambio nuovamente per iniziare il riscaldamento in vista del primo turno.  Pedalo per un’oretta buona mentre lentamente la notte prende il sopravvento.  Alle 21.45 vengo chiamato per il giro di schieramento.  Appena prendo posto sulla linea di partenza ciò che vedo è incredibile: una marea di pubblico.  Ci sono tre tribune completamente stipate.  Le transenne lungo il percorso sono completamente occupate da almeno due file di persone.  Lo speaker (un DJ piuttosto conosciuto da queste parti) aiuta ad aumentare l’attesa.  Al mio fianco pronti a scattare ci sono delle star mondiali tra i quali spicca il giovane russo Ignatiev (due mondiali, una olimpiade, una coppa del mondo il tutto a soli 23 anni) “fresco” di Giro d’Italia dove ha vinto la classifica per numero di km in fuga.  

3..2..1 VIA!  Partenza veloce, come mi aspettavo e all’insegna della pericolosità.  Si viaggia forte ma senza mai andare veramente a tutta.  Faccio sette-otto giri e poi esco facendo entrare un mio compagno.  Eravamo d’accordo di fare cinque-sei giri ognuno per cui è meglio non esagerare.

La tattica è molto importante.  Abbiamo deciso di dividere la squadra in tre gruppi da quattro corridori.  Ogni gruppo deve coprire 4 ore di corsa.  Poi sarà la volta di un secondo gruppo e così via.  4 ore di corsa per gruppo a botte di cinque-sei giri significa che dovrò entrare in pista 4 volte durante il primo turno.  Pedalare al buio a queste velocità è una emozione incredibile.  I flash negli occhi, il colore delle lucine rosse posteriori degli altri concorrenti e le urla della gente.  Unico. Il mio turno finisce alle 02.15 di notte è ora di andare in tenda a chiudere un occhio.  Prima però un’altra bella doccia.  Appena entrato in tenda c’è Stefano (Ciclettico) che sta provando a dormire in vista del suo mattiniero turno delle 6.00.  Ma niente da fare, troppa tensione per riposare veramente, lo capisco perfettamente.  Comunque mi butto sulla brandina e dico a Gianluca (Chopper) di svegliarmi solo quando abbiamo vinto la 24 ore.

Incredibilmente riesco a dormire un po’ e alle 7.30 vengo svegliato con un poco convinto: “Lollo, abbiamo vinto, sveglia!” Non ci credo, ma mi alzo ugualmente. 

Andiamo insieme a fare colazione, guardiamo la classifica e siamo al 17° posto.  Siamo super soddisfatti.  L’anno scorso la squadra del forum aveva chiuso al 28° posto con 481 giri percorsi, se riuscissimo a entrare nei 20 sarebbe un ottimo risultato.  Abbiamo ancora un po’ di tempo e ci facciamo fare i massaggi, che sono gratuiti.  Un po’ di relax non guasta mai.

Intorno alle 11.00 ritocca nuovamente al nostro gruppo, però adesso decidiamo di rimanere solo due ore in pista.  Detto fatto, tutto normale e ho avuto la fortuna di girare nello stesso gruppo con Filippo Pozzato. I ritmi sembrano leggermente più blandi rispetto a ieri sera. 

Alle 13.00 finisco e vado a mangiare un piatto di pasta.  Fa un caldo notevole, ci saranno 30°C e siamo quasi sempre al sole.  I cambi si susseguono e il pomeriggio è da sempre il momento più difficile.  Nessuno ha voglia di scaldarsi sui rulli ma un po’ di movimento è sempre indispensabile.  Ho un po’ di tempo e ne approfitto per un’altra sessione di massaggi. Alle 17.00 tocca nuovamente a me, ormai gli schemi sono saltati e si entra e si rimane in pista in base alla birra rimasta in corpo.  Sto ancora piuttosto bene anche se la fatica inizia a sentirsi.  Faccio due turni da otto-nove giri l’uno.  Ottimo.  Mi concentro a rimanere a lungo nel circuito più che a tentare di inanellare giri veloci.

Finito il turno rimango in prossimità della zona cambi insieme agli altri in modo da rimanere sempre disponibile.  Siamo tutti stanchi ma siamo contenti di come stanno andando le cose. La classifica dice che siamo 18° e forse, in proiezione, c’è una vaga possibilità di rompere il muro dei 500 giri.

Tutti stanchi tranne il nostro Raimondo (Rumsas) che per tenerci svegli inizia uno show fatto di barzellette e incontri con miss, Rebellin, Pontoni e anche una donna dalle generalità sconosciute ma dalla forte intraprendenza, soprattutto nel dare corda a Raimondo, che dopo meno di tre minuti si è sentita porre la seguente domanda: “Io do 25 euro a te, tu dai 25 euro a me e poi facciamo i porcelli tutta la notte, ok?” (NOTA per l’eventuale lettura della moglie di Raimondo: era CHIARISSIMO che stava scherzando).  Poi tutto è finito quando è arrivato il marito di lei.

Alla fine decidiamo che gli ultimi 40 minuti saranno ad appannaggio mio e di Ivan (Perti Kak..o come si chiama!).  Storicamente è il momento più veloce della corsa e tutte le squadre fanno cambi brevissimi ma è anche l’unico modo per cercare di fare 500.  Incrociamo le dita!

Faccio 7 giri stando con il gruppo di testa ma lascio Ivan con un brutto cambio.  Speriamo che riesca ad accodarsi sennò è finita.  Il giro seguente vedo Ivan ancora dentro il gruppo e penso che sia fatta.  Dopo altri 6 giri tutto è finito tra abbracci, pacche sulle spalle e una birra.

La classifica finale dice che abbiamo chiuso al 17° posto finale e 500 giri tondi tondi percorsi (media sulle 24 ore di circa 39km/h). Meglio di così non si poteva fare.  Bellissimo.

Adesso posso andare in vacanza.  Altri aggiornamenti a inizio luglio.

“VAI GIANNIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”

 

 
 
 
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