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Energia in Italia: il terzo fronte dell' efficienza energetica nello scontro tra fonti fossili e rinnovabili

Post n°53 pubblicato il 30 Ottobre 2013 da marcopa1957
 

 

Italia: il terzo fronte dell' efficienza energetica nello scontro tra fonti fossili e fonti rinnovabili.

 

Con la legge cosiddetta “Ecobonus” approvata in estate e con la Direttiva europea 2012/27 si sono poste le basi per una rivoluzione dell'efficienza energetica nel nostro paese. In una conferenza sulla Direttiva europea 2012/27 organizzata dal Kyoto Club è stato detto tra le altre cose che nascerà un “ Nuovo paradigma dell' edilizia “, cioè un insieme di linee fondamentali di questa materia completamente nuovo.

 

In questo blog seguirò il cammino del cambiamento in corso con almeno un articolo settimanale, convinto che una informazione adeguata (la mia ovviamente è solo una parte infinitesima di quella che auspico) questa rivoluzione avverrà prima e in modo migliore e ci guadagneremo tutti in salute, soldi e qualità della vita, creando nello stesso tempo un ambiente migliore per noi e le generazioni future.

 

Jacopo Fo:

“Una rivoluzione per SeL”, 28 ottobre 2013

 

Centomila posti di lavoro. Miliardi risparmiati per le famiglie.

“….Possiamo creare lavoro anche se stiamo all' opposizione. Oggi esistono gli Ecobonus per la casa, sgravi fino a 50/60 mila euro per chi ristruttura in modo energeticamente efficiente. Ma nella situazione attuale le famiglie dei lavoratori che più avrebbero interesse a tagliare del 50% la loro bolletta energetica non sfrutteranno questa occasione a causa della disinformazione, della caoticità del mercato delle ecotecnologie e alla difficoltà di reperire finanziamenti bancari.

E' esattamente quel che è successo con il fotovoltaico, il governo Prodi ha varato una legge ottima ma poi quasi nessuno è andato a spiegare alle famiglie italiane che era una grande opportunità per l' ambiente e per le loro…”

dal post “Una rivoluzione per SeL” pubblicato sul blog di Jacopo Fo sul fattoquotidiano.it

 “Quale energia per quale società” m.i.r Italia, febbraio 2013

 “le abitazioni italiane consumano, in media, da 15 a 20 mc di metano per metro quadrato all'anno. In Germania questo consumo è circa 5 mc. Tenuto conto che l' Italia è meno fredda della Germania e che al 2050 saranno introdotte tecniche costruttive e di riqualificazione energetica molto migliori di quelle attuali, si può ragionevolmente pensare che i 34,4 Mtep che attualmente vengono consumati per il settore civile (abitazioni, uffici, commercio) si possono ridurre a 5 Mtep. Ma già oggi è possibile costruire abitazioni che traggono dal sole tutta l' energia di cui hanno bisogno, utilizzando pompe di calore o la geotermia. Dunque il settore civile al 2050 lo possiamo pensare come autosufficiente, che abbia dunque azzerato ogni necessità di contributi energetici esterni.”

 

Questo paragrafo è tratto dal documento “Quale energia per quale società”, del febbraio 2013,pubblicato dal m.i.r. Italia, sezione di un movimento internazionale nonviolento impegnato anche nella salvaguardia dell' ambiente. Una attività sempre presente nella cultura e nella prassi nonviolenta come hanno insegnato Tolstoi, Gandhi, Capitini. Il solo confronto tra il consumo energetico delle abitazioni italiane e quelle tedesche dimostra quanto questa rivoluzione sia possibile e come sia potenzialmente di grandi dimensioni.

 

Nello scontro tra rinnovabili e fossili, un terzo fronte dell' efficienza energetica danneggerebbe entrambe. E' per questo che non viene spiegata piega bene ai cittadini la legge Ecobonus ?

 

Alcuni giorni fa ho scritto che non capivo perché Legambiente, coinvolgendo molte associazioni ambientaliste o di altro tipo, organizzava il 26 ottobre a Roma la Festa delle Rinnovabili e non si impegnasse invece a spiegare a tutti i cittadini la legge sull' efficienza energetica approvata questa estate.

Sono convinto infatti che questa legge, se ben spiegata,potrebbe dare un grande impulso e in tempi molto rapidi al risparmio energetico ed anche alla nostra economia, facendo lavorare nel nostro paese, in un momento drammatico per l' occupazione, decine di migliaia di persone.

 

Visitando la Festa ai Fori Imperiali, ascoltando i dibattiti e leggendo giornali ed opuscoli diffusi dagli stand mi sono dato una risposta alla mia domanda iniziale.

 

Nel nostro paese, come in tutto il mondo, è in corso un durissimo conflitto tra i produttori di energia da fonti fossili e tutto il settore della produzione di energia da rinnovabili. La crisi economica, con la riduzione dei consumi anche energetici, insieme ad uno sviluppo delle rinnovabili superiore alle previsioni, ha messo in grandissima difficoltà i produttori di energia da fonti fossili i quali,mentre stanno lentamente riducendo il numero dei loro impianti in funzione, hanno avviato una controffensiva verso le rinnovabili che frena, e vorrebbe fare arretrare, lo sviluppo di queste produzioni.

 

L'avvio in dimensioni rilevanti di attività per l' efficienza energetica aprirebbe un terzo fronte che danneggerebbe le produzioni da fossili ma anche la produzione da rinnovabili, rendendo più aspro lo scontro tra queste diverse fonti.

Insomma, lo sviluppo dell'efficienza va anche contro gli interessi del settore produttivo impegnato nelle fonti rinnovabili nonostante che efficienza e rinnovabili vadano entrambe nella direzione auspicabile ed ineluttabile di una rivoluzione energetica.

 

Con questo articolo quindi inizierò a seguire ed approfondire la transizione italiana per una migliore efficienza energetica seguendo in partenza una tesi di fondo:

 

LA MIA TESI DI PARTENZA

 

L' efficienza energetica in Italia può avere un boom, infatti questo è possibile visto le tecniche conosciute attualmente e vista la presenza di direttive europee che spingono a questo. In una contingenza economica durissima alcune nicchie produttive e artigianali potrebbero dedicarsi con decisione a sfruttare gli spiragli aperti, riuscendo a rimuovere gli ostacoli di ogni tipo che dovranno affrontare le attività per una maggior efficienza energetica. Una informazione“giusta” sarebbe uno strumento formidabile per aiutare questa rivoluzione.

 

Qualche esempio di come si possano rimuovere ostacoli al cammino verso una maggiore efficienza:

 

 Informazioni sulla pubblicità immobiliare. Tutti la pubblicità immobiliare dovrà comunicare informazioni sull' efficienza energetica dell' immobile interessato. Tra queste dovrà essere indicato l' indice di prestazione energetica che può essere fornito solo dalla certificazione di un tecnico abilitato.Quindi per essere in regola non sarà più sufficiente indicare l' ultima classe energetica com'è successo finora. L' obbligo di scrivere l' indice di prestazione energetica è già in vigore ma se osservate gli annunci esposti vedrete che per il momento non è rispettato quasi da nessuno. Impegnarsi a far rispettare questa normativa sarebbe già una spinta ad una maggiore efficienza e questo può avvenire facendo pressioni sugli enti locali che devono controllare o informando l' opinione pubblica della legislazione in vigore.

 

Vigilare che l'attestato di prestazione energetica,obbligatorio in molti casi, sia formulato in un modo adeguato Dobbiamo vigilare affinché le certificazioni energetiche siano fatte a regola d' arte e non con dichiarazioni superficiali e non attendibili anche se legalmente valide. I sopralluoghi negli immobili dovranno essere effettuati veramente e le obbligatorie indicazioni per possibili interventi migliorativi dell' efficienza dovranno essere attendibili e fare riferimento alle caratteristiche reali dell'immobile considerato (insomma non dovrà essere stampato un elenco di interventi suggeriti buono per tutti gli usi).

 

Entro il 30 giugno 2014 Piano nazionale per gli edifici a consumo di energia quasi zero. Entro il 30 giugno 2014 dovrà essere approvato ed inviato a Bruxells il Piano nazionale per gli edifici a consumo energetico quasi zero. Dal 1 gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici dovranno avere queste caratteristiche e dal 1 gennaio 2021 anche i nuovi edifici privati si dovranno adeguare a queste regole di costruzione. Ma il percorso per questa rivoluzione negli edifici comincerà gradualmente già a partire dai prossimi mesi, con i primi passi parziali e con la redazione del Piano nazionale. Un adempimento che dovrebbe coinvolgere tutta l’opinione pubblica in un gigantesco dibattito. Una campagna di discussione che sarebbe sicuramente più legata alla vita reale delle persone dei dibattiti che attualmente animano, o uccidono, la vita politica italiana.

 

Marco Palombo

 

 
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