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Siria. La morte per fame imposta dall' Unione Europea

Post n°56 pubblicato il 05 Novembre 2013 da marcopa1957
 

da www.sibialiria.org

1115454-Save-the-Children-bambini-Siria1Ha fatto il giro del mondo il caso diNasr una bambina di Homs morta di fame "per l'assedio imposto dalle truppe di Assad". Notizia per metà falsa. Completamente vera, invece, quella di Farida, dodici schegge di granata nel cervello che non potevano essere rimosse perché il generatore dell'0spedale di Aleppo era senza carburante. Ma anche in questo caso la colpa non è "di Assad" ma delle sanzioni economiche imposte alla Siria dall'Unione Europea.

 Un crimine di cui nessuno parla. Sanzioni responsabili della spaventosa miseria che, insieme alle epidemie, sta flagellando la Siria. Sanzioni economiche che i ministri degli Esteri dell’Unione Europea – Bonino in testa – (con buona pace dei “digiuni di Pace” e le lacrime di coccodrillo) annunciano di confermare, intendendo affrontare la fame che sta dilagando in Siria con due miliardi di euro in “aiuti umanitari”, (e il conseguente foraggiamento di sempre più compiacenti ONG) e con l’apertura di "corridoi umanitari" .

 

Corridoi umanitari?

Nel Diritto internazionale, il termine “corridoio umanitario” (humanitarian corridor), è generalmente inteso come una fascia di territorio di un paese in guerra in cui le attività belliche vengono sospese per consentire il passaggio di convoglî per il trasferimento dei profughi e per l’assistenza alle popolazioni. Corridoi umanitari, in questi giorni, sono chiesti, ad esempio, dalla Croce Rossa Internazionale e dal Presidente di turno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU; ma, nell’agosto di un anno fa, erano stati chiesti (insieme alla istituzione di “zone cuscinetto” e “No Fly Zone”) anche dai ministri degli Esteri di Francia e Gran Bretagna e dalla Turchia. Nell’ottobre di quest’anno, stessa richiesta dal vice ministro degli esteri italiano LapoPistelli, all’ultimo incontro dei “Paesi Amici della Siria” (quelli, per capirci, che stanno supportando gli assedi dei “ribelli” a numerose città della Siria).

Il governo di Damasco e la Russia hanno sempre evidenziato come la richiesta di apertura di “corridoi umanitari” rischia di configurarsi come una palese violazione della sovranità dello stato siriano e, quindi pretesto per scatenare la guerra. Vi è a tal proposito la davvero sospetta richiesta di “corridoi umanitari a guida turco-saudita” avanzata un anno fa da Anthony Zinni, inviato USA per il Medio Oriente, il quale – dopo aver specificato che gli aiuti sarebbero stati scortati da militari – aggiungeva che se le truppe di Assad fossero intervenute “avrebbero la peggio, come accadde a quelle di Saddam”.

Corridoi umanitari come possibile quinta colonna per una invasione, quindi. Ma poi c’è un altro aspetto della questione corridoi umanitari; e cioè il suo lasciare intendere che in Siria esisterebbero delimitati territori dove la popolazione sta soffrendo la fame e dove bisogna concentrare gli aiuti. Non è così. Oggi tutta la popolazione siriana è allo stremo, addirittura alla fame. E questo non solo per le distruzioni, gli assedi, i blocchi stradali… dei “ribelli”, ma per il collasso dell’intera economia nazionale determinata dalle sanzioni.

 

Le sanzioni alla Siria

Le prime sanzioni (sostanzialmente di ordine militare) contro la Siria risalgono al 9 maggio 2011; il 23 settembre 2011, Catherine Ashton, Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, presenta una nuova serie di sanzioni, di taglio prevalentemente economico: oltre all’embargo del petrolio, anche il divieto alle aziende europee di qualsiasi intervento nell'industria petrolifera siriana (pur se finalizzato al ripristino della funzionalità degli impianti colpite da atti bellici o terroristici); il divieto di costituire joint-ventures con aziende siriane; il divieto di fornire alla Banca centrale siriana banconote e monete prodotte nell'UE; il congelamento dei beni di 18 entità bancarie e commerciali siriane aventi sede in paesi dell'Unione Europea; il divieto di fornire coperture assicurative per contratti stipulati con aziende siriane. Nell’aprile 2012 le sanzioni conoscono un ulteriore inasprimento con il divieto di esportare in Siria prodotti e tecnologie “dual use”, inseriti – cioè – nel famigerato Regolamento N. 1334/2000 del Consiglio dell’Unione Europea che dovrebbe elencare prodotti e tecnologie utilizzabili per costruire manufatti sia ad uso civile che militare. In realtà l’inserimento in questo Regolamento di componenti quali, ad esempio, alcuni tipi di circuiti elettronici (oggi comunemente inseriti nella stragrande maggioranza delle apparecchiature) impedisce di fatto (anche per il lunghissimo iter burocratico che dovrebbero seguire le aziende) l’esportazione in Siria di ricambi per alcune produzioni, quali quelle farmaceutiche o alimentari.

Ma vediamo da vicino gli effetti delle sanzioni che – secondo la Ashton avrebbero dovuto “aiutare il popolo siriano a realizzare le sue legittime aspirazioni". Uno degli studi più approfonditi è “The syrian catastrophe: socioeconomic monitoring report first quarterly report (january – march 2013) prodotto dal Syrian Centre for Policy Research (una struttura accademica che, tra l’altro, non può certo dirsi “Pro-Assad”).

Qualche dato da questo documento.

L’economia siriana, sostanzialmente in ascesa fino ai primi mesi del 2011, (l’ultimo decennio registrava un tasso medio di crescita del PIL del 4,45% all’anno), già nella seconda metà di quell’anno (anche, per l’instabilità dovuta agli scontri militari tra bande di “ribelli” ed esercito regolare) conosce una contrazione del 3,7% ; nel gennaio 2012 la contrazione, rispetto all’anno precedente sale al 18,8 per cento, nel dicembre la contrazione arriva all’81% con un tasso di disoccupazione al 35% (contro il 10,6 pre crisi), mentre sono 3 milioni coloro che non hanno più un reddito.

Bloccate le esportazioni di petrolio da parte dello stato siriano (ma non da parte dei “ribelli”) e con le aziende impossibilitate a rifornirsi di pezzi di ricambio, quello che era uno dei paesi più floridi del Medio Oriente precipita in un abisso di miseria.

 

Un Paese alla fame

Una tragedia testimoniata da questo davvero toccante appello – pubblicato in Italia dal quotidiano “Avvenire” – delle Suore Trappiste in Siria

 “…..In città ci si inventa qualcosa, si vende di tutto pur di guadagnare almeno il pane. Si affitta un’auto, ci si improvvisa trasportatori verso destinazioni pericolose, dove nessuno accetta di andare. Come George, padre di tre figli, che pur di lavorare è morto in questo modo ai confini della Turchia, ucciso da cecchini, "liberatori della Siria". In molte campagne i contadini non osano seminare: troppo pericoloso. E poi manca il gasolio, senza gasolio non vanno le pompe dell’acqua, con cosa si irriga ? E i trattamenti e i concimi, molti dei quali importati, soprattutto dopo che sono state bruciate fabbriche chimiche e magazzini, sono costosissimi e, anche se si dispone di denaro, spesso introvabili. I più poveri, che hanno solo qualche mucca, la stanno vendendo: tra mangimi e foraggi il costo degli alimenti è al minimo 60-70 lire siriane al chilo, quando un litro di latte si vende a 25. I rapimenti, in tragica crescita, e la delinquenza, sono un’altra conseguenza delle sanzioni. Certo, direte: che ingenuità! Le sanzioni sono fatte apposta per esasperare un Paese, e un Paese esasperato significa pressione sui suoi politici e quindi un intervento democratico efficace. È ciò che vogliono i vostri politici. Ma la nostra domanda è: lo volete anche voi? Volete davvero questo? Volete avere responsabilità sulla sofferenza e la morte di tante persone innocenti, in nome di un "intervento" che loro non vi hanno chiesto? Sì, il popolo siriano vuole la sua libertà e i suoi diritti, ma non così, non in questo modo. Così si uccide la speranza, la dignità, e anche la vita fisica di un popolo.” (…)

“Vi imploriamo di riflettere su una guerra a cui si dà il consenso in nome di una sedicente prassi democratica. Stiamo parlando delle sanzioni internazionali, e della strage quotidiana che provocano. Ci commuoviamo e ci indigniamo (giustamente) alla notizia che in un bombardamento sono morti bambini e donne. Perché non ci sconvolge il fatto che ci siano intere famiglie ridotte alla fame a causa nostra? Pensate sia più duro morire improvvisamente sotto le bombe, o morire di inedia, un giorno dopo l’altro? È più crudele raccogliere il corpo dei propri figli sotto le macerie, o vederli lamentarsi e soffrire per giorni per la mancanza di cibo e medicine? Le sanzioni stanno uccidendo molto più delle bombe. Uccidono i corpi; uccidono la speranza.

Siete convinti che bisogna pur pagare un prezzo per ottenere libertà e democrazia? Allora digiunate, voi, nelle piazze europee, a favore della Siria. E lasciate che qui ognuno scelga se e come dare la vita per ciò in cui crede. Costringere un popolo alla fame, alla rabbia, alla disperazione, perché si ribelli, è forse metterlo in grado di esercitare una scelta democratica? Che razza di idea di democrazia e di libertà è mai questa? Il lavoro è una grande forza per un popolo, dà dignità, crea prospettive, educa alla libertà vera. Uccidere il lavoro è un altro modo di uccidere vite. Le sanzioni internazionali sono uno strumento iniquo, perché ipocrita: lascia l’illusione di non sporcarsi le mani con il sangue altrui.”

 

La Redazione di Sibialiria

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2061

 
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Maggio 2013, Cancellieri e Ligresti sgomberarono l'occupazione di Macao ?

Post n°55 pubblicato il 03 Novembre 2013 da marcopa1957
 

Radio Onda d'Urto

Notizia scritta il 03/11/13 alle 10:55. Ultimo aggiornamento: 03/11/13 alle: 10:55

MACAO: TORRE GALFA SGOMBERATA DA LIGRESTI E CANCELLIERI?

Macao, il collettivo di attivisti e artisti milanesi, nel maggio 2012, occupò a Milano la Torre Galfa.

Dal 5 al 10 maggio: dieci giorni e l’arrivo all’alba di polizia e Digos, più solerti del solito nel portare a termine lo sgombero.

Perchè? Forse perchè la Torre Galfa era della famiglia Ligresti? E forse perchè l’attuale ministro dell’Interno era Annamaria Cancellieri, di cui proprio in questi giorni i giornali si occupano mettendo in luce i rapporti più che stretti che legherebbero le famiglie Cancellieri-Peluso a quella dei Ligresti?

Il dubbio c’è, soprattutto dopo che dallo stesso Macao spunta un video: 10 maggio 2012, un funzionario della Digos “spiega” a un attivista di chi è quella torre…

Clicca qui per vedere il video di Macao con un funzionario della Digos che “spiega” a un attivista i reali motivi dello sgombero di Macao: la torre Galfa è di Ligresti…

https://www.youtube.com/watch?v=MuldQWuOQ5U#t=13


 
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Trise ed Ecobonus-Il Sole24ore fa confusione o anticipa qualche manovra contro la detrazione del 65% ?

Post n°54 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da marcopa1957
 

Sul Sole24ore di oggi, 31 ottobre, a pag. 10 c'e' un titolo che prende sei colonne su otto:

"La Trise mette a rischio l' ecobonus".

Incuriosito sono andato a leggere l' articolo temendo che la detrazione del 65% sugli interventi per il risparmio energetico corresse qualche pericolo.

Ho trovato :

".....E una lunga serie di dubbi a partire da quelli sollevati dai tecnici del Senato. Che sulla Trise (la nuova imposta locale su rifiuti e servizi indivisibili), ad esempio evidenziano come l' introduzione del nuovo tributo comunale potrebbe anche mettere a rischio il ricorso dei contribuenti all' ecobonus."....

......"...Di prudenza ha parlato anche il premier Enrico Letta ieri a Radio Anch' io: "Nella legge di stabilità l' equilibrio va mantenuto perché dalla crisi si esce passo passo". Quanto alle detrazioni sulla casa e agli interventi sul cuneo fiscale" sono le cose di cui in Parlamento si dovrà discutere" ha aggiunto............

...Sugli effetti di rimodulazione della tassazione immobiliare i tecnici sottolineano, come detto, che l' arrivo della Trise potrebbe indurre i contribuenti a "particolare cautela, rimandando in parte gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione".......


Insomma all' interno dell' articolo si legge che la Trise metterebbe a rischio l' Ecobonus non perché questa detrazione non verrebbe inserita nel decreto stabilità ma perché le famiglie preoccupate per la Trise potrebbero non fare i lavori di ristrutturazione (ma forse qualcuno potrebbe risparmiare sulle vacanze o sull' acquisto di una nuova macchina o no ?), quindi il titolo dell' articolo sembrerebbe sbagliato,

ma la frase di Letta "Quanto alle detrazioni per la casa..."sono le cose di cui in Parlamento si dovrà discutere" mette una pulce nell' orecchio e da l' impressione che ancora la detrazione del 65% per i lavori di ristrutturazione che aiutano il risparmio energetico non sia scontata.

Quindi.....vigilanza.....

Marco

 
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Energia in Italia: il terzo fronte dell' efficienza energetica nello scontro tra fonti fossili e rinnovabili

Post n°53 pubblicato il 30 Ottobre 2013 da marcopa1957
 

 

Italia: il terzo fronte dell' efficienza energetica nello scontro tra fonti fossili e fonti rinnovabili.

 

Con la legge cosiddetta “Ecobonus” approvata in estate e con la Direttiva europea 2012/27 si sono poste le basi per una rivoluzione dell'efficienza energetica nel nostro paese. In una conferenza sulla Direttiva europea 2012/27 organizzata dal Kyoto Club è stato detto tra le altre cose che nascerà un “ Nuovo paradigma dell' edilizia “, cioè un insieme di linee fondamentali di questa materia completamente nuovo.

 

In questo blog seguirò il cammino del cambiamento in corso con almeno un articolo settimanale, convinto che una informazione adeguata (la mia ovviamente è solo una parte infinitesima di quella che auspico) questa rivoluzione avverrà prima e in modo migliore e ci guadagneremo tutti in salute, soldi e qualità della vita, creando nello stesso tempo un ambiente migliore per noi e le generazioni future.

 

Jacopo Fo:

“Una rivoluzione per SeL”, 28 ottobre 2013

 

Centomila posti di lavoro. Miliardi risparmiati per le famiglie.

“….Possiamo creare lavoro anche se stiamo all' opposizione. Oggi esistono gli Ecobonus per la casa, sgravi fino a 50/60 mila euro per chi ristruttura in modo energeticamente efficiente. Ma nella situazione attuale le famiglie dei lavoratori che più avrebbero interesse a tagliare del 50% la loro bolletta energetica non sfrutteranno questa occasione a causa della disinformazione, della caoticità del mercato delle ecotecnologie e alla difficoltà di reperire finanziamenti bancari.

E' esattamente quel che è successo con il fotovoltaico, il governo Prodi ha varato una legge ottima ma poi quasi nessuno è andato a spiegare alle famiglie italiane che era una grande opportunità per l' ambiente e per le loro…”

dal post “Una rivoluzione per SeL” pubblicato sul blog di Jacopo Fo sul fattoquotidiano.it

 “Quale energia per quale società” m.i.r Italia, febbraio 2013

 “le abitazioni italiane consumano, in media, da 15 a 20 mc di metano per metro quadrato all'anno. In Germania questo consumo è circa 5 mc. Tenuto conto che l' Italia è meno fredda della Germania e che al 2050 saranno introdotte tecniche costruttive e di riqualificazione energetica molto migliori di quelle attuali, si può ragionevolmente pensare che i 34,4 Mtep che attualmente vengono consumati per il settore civile (abitazioni, uffici, commercio) si possono ridurre a 5 Mtep. Ma già oggi è possibile costruire abitazioni che traggono dal sole tutta l' energia di cui hanno bisogno, utilizzando pompe di calore o la geotermia. Dunque il settore civile al 2050 lo possiamo pensare come autosufficiente, che abbia dunque azzerato ogni necessità di contributi energetici esterni.”

 

Questo paragrafo è tratto dal documento “Quale energia per quale società”, del febbraio 2013,pubblicato dal m.i.r. Italia, sezione di un movimento internazionale nonviolento impegnato anche nella salvaguardia dell' ambiente. Una attività sempre presente nella cultura e nella prassi nonviolenta come hanno insegnato Tolstoi, Gandhi, Capitini. Il solo confronto tra il consumo energetico delle abitazioni italiane e quelle tedesche dimostra quanto questa rivoluzione sia possibile e come sia potenzialmente di grandi dimensioni.

 

Nello scontro tra rinnovabili e fossili, un terzo fronte dell' efficienza energetica danneggerebbe entrambe. E' per questo che non viene spiegata piega bene ai cittadini la legge Ecobonus ?

 

Alcuni giorni fa ho scritto che non capivo perché Legambiente, coinvolgendo molte associazioni ambientaliste o di altro tipo, organizzava il 26 ottobre a Roma la Festa delle Rinnovabili e non si impegnasse invece a spiegare a tutti i cittadini la legge sull' efficienza energetica approvata questa estate.

Sono convinto infatti che questa legge, se ben spiegata,potrebbe dare un grande impulso e in tempi molto rapidi al risparmio energetico ed anche alla nostra economia, facendo lavorare nel nostro paese, in un momento drammatico per l' occupazione, decine di migliaia di persone.

 

Visitando la Festa ai Fori Imperiali, ascoltando i dibattiti e leggendo giornali ed opuscoli diffusi dagli stand mi sono dato una risposta alla mia domanda iniziale.

 

Nel nostro paese, come in tutto il mondo, è in corso un durissimo conflitto tra i produttori di energia da fonti fossili e tutto il settore della produzione di energia da rinnovabili. La crisi economica, con la riduzione dei consumi anche energetici, insieme ad uno sviluppo delle rinnovabili superiore alle previsioni, ha messo in grandissima difficoltà i produttori di energia da fonti fossili i quali,mentre stanno lentamente riducendo il numero dei loro impianti in funzione, hanno avviato una controffensiva verso le rinnovabili che frena, e vorrebbe fare arretrare, lo sviluppo di queste produzioni.

 

L'avvio in dimensioni rilevanti di attività per l' efficienza energetica aprirebbe un terzo fronte che danneggerebbe le produzioni da fossili ma anche la produzione da rinnovabili, rendendo più aspro lo scontro tra queste diverse fonti.

Insomma, lo sviluppo dell'efficienza va anche contro gli interessi del settore produttivo impegnato nelle fonti rinnovabili nonostante che efficienza e rinnovabili vadano entrambe nella direzione auspicabile ed ineluttabile di una rivoluzione energetica.

 

Con questo articolo quindi inizierò a seguire ed approfondire la transizione italiana per una migliore efficienza energetica seguendo in partenza una tesi di fondo:

 

LA MIA TESI DI PARTENZA

 

L' efficienza energetica in Italia può avere un boom, infatti questo è possibile visto le tecniche conosciute attualmente e vista la presenza di direttive europee che spingono a questo. In una contingenza economica durissima alcune nicchie produttive e artigianali potrebbero dedicarsi con decisione a sfruttare gli spiragli aperti, riuscendo a rimuovere gli ostacoli di ogni tipo che dovranno affrontare le attività per una maggior efficienza energetica. Una informazione“giusta” sarebbe uno strumento formidabile per aiutare questa rivoluzione.

 

Qualche esempio di come si possano rimuovere ostacoli al cammino verso una maggiore efficienza:

 

 Informazioni sulla pubblicità immobiliare. Tutti la pubblicità immobiliare dovrà comunicare informazioni sull' efficienza energetica dell' immobile interessato. Tra queste dovrà essere indicato l' indice di prestazione energetica che può essere fornito solo dalla certificazione di un tecnico abilitato.Quindi per essere in regola non sarà più sufficiente indicare l' ultima classe energetica com'è successo finora. L' obbligo di scrivere l' indice di prestazione energetica è già in vigore ma se osservate gli annunci esposti vedrete che per il momento non è rispettato quasi da nessuno. Impegnarsi a far rispettare questa normativa sarebbe già una spinta ad una maggiore efficienza e questo può avvenire facendo pressioni sugli enti locali che devono controllare o informando l' opinione pubblica della legislazione in vigore.

 

Vigilare che l'attestato di prestazione energetica,obbligatorio in molti casi, sia formulato in un modo adeguato Dobbiamo vigilare affinché le certificazioni energetiche siano fatte a regola d' arte e non con dichiarazioni superficiali e non attendibili anche se legalmente valide. I sopralluoghi negli immobili dovranno essere effettuati veramente e le obbligatorie indicazioni per possibili interventi migliorativi dell' efficienza dovranno essere attendibili e fare riferimento alle caratteristiche reali dell'immobile considerato (insomma non dovrà essere stampato un elenco di interventi suggeriti buono per tutti gli usi).

 

Entro il 30 giugno 2014 Piano nazionale per gli edifici a consumo di energia quasi zero. Entro il 30 giugno 2014 dovrà essere approvato ed inviato a Bruxells il Piano nazionale per gli edifici a consumo energetico quasi zero. Dal 1 gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici dovranno avere queste caratteristiche e dal 1 gennaio 2021 anche i nuovi edifici privati si dovranno adeguare a queste regole di costruzione. Ma il percorso per questa rivoluzione negli edifici comincerà gradualmente già a partire dai prossimi mesi, con i primi passi parziali e con la redazione del Piano nazionale. Un adempimento che dovrebbe coinvolgere tutta l’opinione pubblica in un gigantesco dibattito. Una campagna di discussione che sarebbe sicuramente più legata alla vita reale delle persone dei dibattiti che attualmente animano, o uccidono, la vita politica italiana.

 

Marco Palombo

 

 
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I cecchini di Assad e le donne incinte

Post n°51 pubblicato il 26 Ottobre 2013 da marcopa1957
 

Da www.sibialiria.orgI cecchini di Assad e le donne incinte

25 ottobre 2013

pallottona nel cranioSempre più avvilente smontare le bufale che ci arrivano dalla Siria. L’ultima, quella dei “cecchini d Assad che sparano su donne gravide”, per le sue evidentissime assurdità non meriterebbe una riga di commento se, anche in Italia, non fosse stata presa come oro colato da “prestigiosi” organi di informazione quali: RepubblicaCorriere della seraSole 24 oreUnitàIl GiornaleRAI…. e dainnumerevoli siti internet (tra i quali ci piace menzionare  Globalist).

Su questo penoso accorrere di “giornalisti” alla ciotola dell’informazione di regime potremmo spendere analisi sociologichefiumi di parole, improperi… Ma sarà per un’altra volta. Rassegniamoci, quindi, ad analizzare i punti salienti di questa ennesima bufala di guerra.

Il tutto nasce il 19 ottobre quando un chirurgo inglese – tale David Nott –  dichiara prima alTimes e poi alla BBC  di aver lavorato come volontario in non meglio precisati “ospedali in Siria”. Lì sarebbe stato testimone di una sconvolgente verità. I cecchini di Bashar Assad si esercitano quotidianamente sparando su specifici punti del corpo delle vittime civili. Punti che vengono stabiliti dai loro comandanti, di giorno in giorno, per verificarne le capacità e che almeno un giorno alla settimana hanno come obiettivo le pance delle donne incinte. “In un solo giorno oltre sei donne incinte sono state colpite da cecchini ed il giorno dopo altre due. Tutte le madri si sono salvate ma i feti nelle loro pance non sono sopravvissuti. Le donne incinte sono state tutte colpire all’utero. (…) Si trattava quasi di un gioco in cui i cecchini venivano premiati con pacchetti di sigarette.” E a conferma di questa verità mostra l’immagine di una radiografia: un feto con una pallottola conficcata nel cranio.

Va da sè che un qualsiasi giornalista degno di questo nome, prima di pubblicare una simile panzana, qualche domanda se la sarebbe pur posta. Ad esempio, ma che interesse avrebbe oggi Assad a fare sparare sulle donne incinte? Oppure quale sbalorditiva arma riuscirebbe ad uccidere un feto salvando (otto volte su otto!) la donna che lo ha nella pancia? Ma sarebbe bastato dare una occhiata alla “radiografia” per buttare fuori a calci dalla redazione l’esimio chirurgo David Nott: quale pallottola riuscirebbe ad entrare in un cranio senza spappolarlo o, almeno, frantumarlo?

Ma è mai possibile che nessun giornalista si sia sentito in dovere di porsi queste ovvie domande? Si, è possibile. Basti pensare al dilagare di bufale come quella dei bombardamenti sulle panetterie, del napalm sulla scuola, del Sarin a Gouta….

E allora che dire di questi giornalisti? Come scritto prima, le analisi sociologiche, i fiumi di parole le riserviamo per un’altra occasione. Stavolta, abbandoniamoci agli improperi.

 

Francesco Santoianni

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2057

 
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