Creato da lovechimica il 30/10/2006
amori e tradimenti a Ingegneria..io,lui,l'altro...e l'altra

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

 
ReCrimsoBaci_Amorepacosapimarstraordinariomaveroromeoepocagifts2009dellorcorosaspintronico79panpanpipsicologiaforensesonouncantastorieshadows_on_hudsonCarryPina
 

Ultimi commenti

 
Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:08
 
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog...
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 23:06
 
Complimenti per il post!! ...Saluti Mary
Inviato da: Anonimo
il 18/12/2007 alle 10:32
 
è bello perdersi occhi negli occhi.........
Inviato da: TRI_VELLA
il 19/11/2006 alle 15:52
 
Roooooooooooooooooooomantico!!!!!!!!!
Inviato da: mecren
il 16/11/2006 alle 10:05
 
 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« MatteoL'ultimo bacio »

Il ragazzo ideale

Post n°11 pubblicato il 09 Novembre 2006 da lovechimica

La mattina dopo, quando entrai in aula, Jacopo non era ancora arrivato. Il posto di fianco al mio venne occupato da un altro ragazzo, un certo Gianluca, con il quale feci conoscenza prima dell’arrivo del professore. Jacopo arrivò all’ultimo momento e si sedette nella fila dietro; quando mi girai per salutarlo, vidi che mi stava guardando e sorridendo.

Al termine della lezione, mentre gli altri studenti stavano uscendo dall’aula, lo vidi in piedi davanti alla fila di attaccapanni appesa ad una parete, mi stava aspettando. E…mi faceva piacere, davvero.

Dovete sapere che io, come tante altre ragazze della mia età, aspettavo il ragazzo perfetto per me. Nel tempo avevo affinato questo ideale, l’avevo disegnato nei minimi particolari, dentro e fuori. Come uno scultore che si appresta a trasformare una massa informe di pietra in un’opera, così avevo fatto io, più o meno inconsciamente, dentro di me. Ogni volta che avevo messo la parola “fine” ad una storia, ogni problema che avevo avuto con l’altro sesso, ogni momento bello passato insieme, ogni qualità che mi aveva fatto sognare e ogni difetto che mi aveva fatto soffrire, ogni cosa aveva lasciato una scalpellata, un segno. A poco a poco, il blocco di marmo aveva cominciato a delinearsi, ad assumere una forma sempre più precisa e, scalpellata dopo scalpellata, l’immagine dentro di me era diventata talmente definita da dare l’impressione che avrebbe potuto prendere vita da un momento all’altro.

Quando vidi Jacopo per la prima volta, quando gli parlai, mi sentii come se avessi finalmente trovato qualcosa che avevo cercato per tanto tempo. Lui era lì, proprio davanti a me, che mi parlava di tante cose, e io ascoltavo quella sua voce fresca, da ragazzino, anche se aveva 25 anni (quattro più di me); era bello parlare con lui, mi riusciva naturale, ed era lo stesso anche per lui; ci eravamo persi nei nostri discorsi, fermi in piedi tra le due file di porte a vetri che si trovavano all’ingresso del dipartimento, gli altri studenti ci passavano di fianco ma non li vedevamo…

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963