INSENsaffo

sapevo amare, non lo so più fare


DI NUONO VITTIMA DEL TUO MALE, di nuovo -mi tengo e mi tieni stretta a te con l’ incapacità di amare gli altri-   in questo per me è solo sangue, e non chiedo, prendo , ed è desiderio è la passione che gestisco  plasmando il tuo corpo sulle mia dita, e non valgono più i no, le parole non contano, il silenzio rotto dal sibilio dei nostri corpi, non è un incontro,  è lo scontro. Ho questo maledetto vizio di strappare via i vestiti, di tirarti a me , di prendere li dove c’è il divieto, di farlo senza riposo, lentamente e tenendo stretta la tua pelle tra le mie mani per non farti muovere. E se ti piace o no , non importa perché se questo è il tuo no cara P.è una farsa. Le tue maledette parole, le maledette domande, non dovevi farlo, non  dovevi chiedermi di più..perche ora che c’è stata questa notte, di desiderio, notte di capricci , alla scoperta di ogni singolo centimetro della pelle e di percorrere lati di te dove non vuoi sentirmi .Accedere a te,meschinamente, come meglio so fare. Forse era questo che volevo, e forse ne voglio ancora .Credo che sia stata l’ultima volta che ti guardavo, e quella tua ultima frase:- che saluto scemo- . con un tuo giudizio, è finito. In fondo non posso dire che non mi ero avvertita, la mia mente sapeva già tutto,lo sapeva, la coscienza non si è stupita … e tutto riprende .Lo sapevo che ti volevo portare da me, ecco perché ero cosi tranquilla, il silenzio che ci mangiava, anche tu lo sapevi . Se non ti sentivi motivata a venire da me, ora ti sentirai motivata ad andartene.Sei una bella persona,ma ti sei messa in una morsa gelida, non credo riuscirai a tenere molto.