INSENsaffo

QUESTA NORMALE FOLLIA


Ho visto qualche blog, ed ho ammirato, le musiche, le grafice, alcune davvero molto belle, semplici ma piene di pensieri,di immagini, di citazioni, di poesie incantevoli, al che ho creduto che avrei potuto cambiare anche il mio, renderlo piu appetibile all' occhio... ma non ne sono capace! ammiro l'altro, vedocome bene gli riesca e poi vorrei riuscire anche io, ma ci vuole tempo, pazienza, una profonda ricerca, farlo calzare a pennello con la propria idea, che alla fine rimane un'ideale..detto questo credo che lo lascerò così, semplice tanto alla fine sono le parole che contano...Non è detto che sia meglio!Vorrei solo lasciare un'impronta sottile come sulla neve,  nessuno ci fa caso, ma a me segna un cammino, tanto per non perdermi...Oggi tornai alla clinica psichiatrica dove lavorai, c' era un bel clima di festa, di Natale chi cantava, chi ballava .. e pensare che avevo cosi paura di stare lì, perche non riuscivo a trovare il mio posto all interno di tutto questo ordine, poi piano piano, feci la mia impronta come quella del sedere su un divano troppo nuovo, ma quando l ebbi trovato.. poi dovetti lasciarlo e lasciare così anche le persone all interno con cui avevo legato, e queste non erano gli operatori,ma i pazzi, i miei pazzi, chi poi sia pazzo veramente...credo tutti tranne che coloro che debbano proteggersi da questo mondo, la pazzia è qui fuori, non li dentro, li erano tutti privi di difese e difatti fu con loro che legai davvero, con coloro che non mi vedevano come una minaccia, ma una semplice persona con cui parlare, anche io entrai priva di difese, con le mie ansie, le mie paure, la mia voglia di parlare, ascoltare e riuscire a vivermi al massimo quell' esperienza, stetti male, stetti bene, comunque lo dovevo fare, e forse proprio questo mi soffocava, questo non essere libera di scegliere, poi quando dovetti lasciare la struttura quasi non volevo difatti eccomi li dopo due settimane con un pacco di dolci e un sorriso per ognuno di loro, a cui tengo, perche mi hanno fatto sentire piu sana di ciò che non sono e a volte mi sono sentita minacciata dalla loro malattia mentale perche ho visto che il confine è sottile, ho visto che è solo questione di quantità, di eccessi... e questo fa paura. Ma sono protetti, sono li e sono protetti da questo mondo, da questa società. Ora devo pensare a me che sono qui fuori e faccio parte anche io di tutto questo, ho visto cosa può succedere, ho visto quanto ci si può fare male,ho visto che si può sprecare una vita non riuscendo a farcisi delle difese adeguate, forse è il caso di farsi una ragione di vita che è la vita stessa alla fine.