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ancòra sulle emozioni...

Post n°14 pubblicato il 12 Maggio 2007 da apar05

immagineINTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "guarire le proprie emozioni" - n. 11 -
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Cari amici,

vorrei prima di tutto comunicarvi l'imminenza del corso/incontro
di Ecologia Mentale che terrò domenica 20 Maggio presso
il Centro Yoga Dalmine (BG), una giornata che mi fa sempre
piacere tenere e che è tanto utile a chi vi partecipa. Il conoscere
i meccanismi della mente (a volte perversi, proprio per il fatto
che non si conoscono) porta sempre a un miglioramento nel
proprio modo di stare al mondo. A me hanno cambiato
letteralmente la vita, ed anche alle persone che li applicano
succede pian piano qualcosa di analogo.

Per voi che mi seguite
da un pò di tempo, si tratta di un'ottima occasione per trascorrere
una giornata impararando a riconoscere le dinamiche della nostra
mente ed in particolare di quei pensieri o strutture di pensiero,
che finiscono per creare le emozioni negative, i conflitti interiori,
ecc. ecc.Vi comunico inoltre che, voi che ricevete la mia newsletter,
avete la precedenza nell'iscrizione a questo corso, proprio per
il fatto di avere già almeno un'infarinatura su questi concetti.
Approfittate! I posti sono pochi! Oltretutto, sono l'unico in Italia
a tenere corsi di questo genere e per altro li faccio solo una o due
volte l'anno. Per ora, siete tra i primi ad avere accesso a queste
informazioni. Non vale la pena di approfittarne davvero?

Ed ora, passiamo ancora una volta a parlare di "emozioni".
Le emozioni sono probabilmente il campo in cui noi ci sentiamo
più coinvolti e le riconosciamo più facilmente. Le convinzioni non
le vediamo ed i conflitti interiori riusciamo solo ad intravederli.
I modelli di comportamento ci sono totalmente sconosciuti o
li attribuiamo all'aspetto della nostra personalità (molte volte
sentiamo dire: "Io sono così, non posso farci niente; è il mio
carattere). I traumi, a volte li conosciamo e li prendiamo così,
come un dato di fatto; a volte non li conosciamo e ciò è ancora
peggio, per non dire devastante. Con le emozioni abbiamo a che
fare in ogni momento della giornata e rappresentano la nostra
croce o delizia, a seconda dei casi.

I maestri dicono che le emozioni sono il sale della vita. Anch'io
concordo con questa affermazione ma ritengo che dobbiamo fare
molta pulizia dentro di noi ed apprendere la giusta conoscenza in
materia prima di riuscire a condividere questa affermazione.
E' pur vero che per qualcuno le emozioni negative sono il dramma
della propria vita e sono addirittura una sorta di schiavitù che
li possiede completamente.

La maggior parte di noi, non ha presente che le nostre emozioni
provengono da una serie di pensieri che stanno a monte. Vi faccio
un esempio. Se chiedessimo a dieci persone di descriverci
le emozioni che provano di fronte ad un qualsiasi oggetto,
avremmo quasi certamente dieci risposte diverse. Com'è possibile
tutto ciò? Ciò è possibile perchè ognuno di noi ha dei pensieri e
concetti diversi rispetto alla stessa cosa e di fronte ad un oggetto
qualsiasi scattano giudizi, resistenze, rifiuti, apprezzamenti e
quant'altro presente nella nostra memoria, che confronta l'oggetto
odierno con tutto ciò di uguale o simile si sia depositato nei
suoi archivi.

Da ciò possiamo dedurre una cosa: non è importante ciò che succede
all'esterno di noi, ma è molto importante la nostra reazione a ciò
che succede. Questo concetto è l'esatto contrario di ciò che
riteniamo valido abitualmente. Di solito pensiamo:
"Quella persona mi fa arrabbiare","Questa casa mi rattrista",
"Questo lavoro mi annoia". Che cosa ci dice tutto ciò? Che
attribuiamo la causa delle nostre emozioni a tutto ciò che sta fuori
di noi. Ciò significa anche che deleghiamo il nostro stato emozionale
a ciò che avviene fuori di noi. Nell'esempio di prima, la casa in sè
non è nè bella ne brutta; è solo una casa. Quella casa, che per noi
è triste, per un altro potrebbe rappresentare il sogno ambìto
della propria vita.

Che cosa accadrebbe se io cambiassi i miei pensieri nei confronti
di quella casa? Semplice, cambierebbero le mie emozioni! Ma,
allora è così facile? Si, è così facile, se non che: 1) non conoscevo
questo tipo di approccio o nuovo concetto; 2) sono talmente abituato
a pensare in questi termini che mi ci vuole un minimo di
allenamento per far diventare abituale questo nuovo modo
di pensare.

L'unico tipo di zavorra a questi rapidi cambiamenti sono
rappresentati dalle tracce/memorie che ho scolpito dentro il mio
cervello. Pensando per giorni, mesi o anni in uno stesso modo
ho costruito dei legami così solidi tra i miei neuroni che mi ci vuole
un pò di tempo per ristrutturare il tutto. E qui interviene a tutto
campo l'utilità dell'Integrazione Energetica, che ristruttura
rapidamente ogni pensiero o emozione, in quanto agisce
direttamente sui campi energetici. Non finirò mai di stupirmi
quanto può essere rapida ed efficace l'Integrazione Energetica
nel produrre cambiamenti positivi nelle persone.

Con questa mail, quindi, avete imparato due cose. Una è che
cambiando i pensieri possiamo cambiarele emozioni. La seconda
è che, se non vi riesce di uscire dal vortice delle vostre memorie
emozionali e continuate ad avere gli stessi problemi, potete ricorre
ad una o più sedute di Integrazione Energetica, che vi libererà
dai vostri pesi e vi renderà più liberi e felici.

Ora vi saluto con un abbraccio e vi do appuntamento alla
prossima mail, ma non dimenticate di continuare a leggere,
qui sotto, la storia vera di questo numero.
A presto
Andrea

apar05@libero.it 

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*****Storie vere

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso
realmente accadutomi che si è risolto totalmente con l'impiego
dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Valerio mi contattò per chiedermi aiuto, in quanto negli ultimi
tempi era molto stressato. Era sempre molto nervoso ed anche
di notte dormiva malissimo e si svegliava spesso. Visivamente
si vedeva questa sofferenza sul suo viso in quanto aveva i
lineamenti molto tirati ed era abbastanza scarnito. Anche la pelle
era molto sottile ed asfittica, come se non ricevesse nutrimento.

Iniziammo il colloquio e come prassi gli chiesi un pò di informazioni
riguardo i vari apparati del suo corpo e solo dopo aver passato in
rassegna tutti gli aspetti, si ricordò di dirmi che da un pò di tempo
soffriva di colite ulcerosa. Mi suonò abbastanza strano il fatto che
mi avesse detto per ultimo un aspetto così importante della sua
salute, quasi come fosse un'informazione accessoria.

Mi disse che la stava curando con i farmaci da un bel pò di tempo
ormai, ma che finora era riuscito solo a tenerla sotto controllo
ma non a curarla definitivamente. Gli chiesi più informazioni
possibili su questa sua patologia e soprattutto se avesse un'idea
da dove poteva aver avuto origine. Mi rispose che aveva iniziato
a soffrire di una normale colite molti anni fa e che lentamente,
nel tempo era andata aggravandosi diventando poi ulcerosa,
con conseguenti perdite di sangue.

Insistetti un pò nel cercare di farlo pensare alle possibili cause,
ma non non mi dava nessun segno di aver compreso le cause
del suo problema. Iniziai a praticargli un pò di Integrazione
Energetica proprio su questo problema e lì per lì mi disse che
sentiva un certo rimescolamento nella sua pancia e come una
sorta di scariche in tutto il corpo. Aveva l'impresione che i
muscoli si stessero rilassando ma l'impressione era come di
avere un temporale dentro di sè. Ciò era molto curioso ma
certamente non strano.

Dopo avergli praticato per la seconda volta lo stimolo dei punti
energetici, Valerio mi riferì di aver avuto un'immagine; si era visto
sul suo attuale posto di lavoro (lavorava come impiegato in un
ufficio statale). Mi disse anche che il temporale dentro al suo
corpo si era accentuato e che ciò gli provocava un certo senso di
apprensione, quasi di paura. Dentro di me si era creato un
pensiero che l'immagine che aveva avuto e la paura che stava
provando potessero avere tra di loro un collegamento. Gli chiesi
se quell'immagine gli comunicasse qualche tipo di emozione.
Diventò molto pensieroso e poi mi disse: "Non so perchè, ma
adesso che ci penso, quell'immagine un pò di paura me la mette".
La mia intuizione aveva colto nel segno, ma volli a questo punto
chiedergli un pò di informazioni sul suo lavoro e su come lui
vivesse la sua condizione lavorativa.

Era come aver aperto la valvola ad una pentola a pressione. Mi
riferì di come lui non era mai stato accettato dai suoi colleghi
in quell'ufficio, del fatto che avessero tentato più di una volta
di silurarlo, anche inventando di sana pianta dei fatti o
avvenimenti che lui non aveva mai compiuto, di tutte le difficoltà
che quotidianamente era costretto a sopportare e molte altre
cose ancora.

"Ma in una situazone così, non ti ha mai sfiorato l'idea di
cambiare posto di lavoro?" gli chiesi. "Assolutamente no"
mi rispose "Non è per niente pensabile di abbandonare un posto
statale""E poi, non vorrai mica che io dia soddisfazione ai miei
colleghi! ! !" "Neanche se il prezzo è la propria salute?" gli chiesi.
A me questo suo atteggiamento mi sembrava di grande egoismo,
ma certo io non ero lì per giudicarlo, ma per aiutarlo a migliorare
le sue condizioni. Mi guardò molto perplesso e mi disse: "Ah....
ma, perchè.... tu dici che il mio problema possa essere causato
dalla mia situazione lavorativa?". Gli risposi: "Beh, visto che
nella tua vita non hai altre situazioni particolarmente disturbanti,
è molto probabile che sia questa la causa. Non avevi mai collegato
le due cose?". "Sinceramente no" replicò.

"Quali sono le emozioni e gli stati d'animo che vivi giornalmente
sul tuo posto di lavoro?" domandai. Lì ne uscirono un sacco ed
una sporta e, immaginate un pò, tutte negative, ovviamente.
"Non pensi che il vivere per molte ore al giorno questi stati
particolarmente negativi ti possa nuocere alla salute?" Gli chiesi.
"Non ci avevo mai pensato" mi rispose. Poi aggiunse: "E ora,
cosa devo fare?" Gli dissi che io non lo sapevo, e che il mio compito
lì non era di fare il profeta o l'indovino, ma che di certo sarebbe
stata la sua energia interiore a dargli le direzioni,
una volta riequilibrata.

Lavorammo con l'Integrazione Energetica per due o tre sedute
ancora, finchè tutti gli aspetti disturbati che Valerio presentava
furono normalizzati. A quel punto lo congedai e gli dissi di
telefonarmi dopo venti giorni per riferirmi come stavano andando
le cose. Passati venti giorni, Valerio mi telefonò e mi riferì che
stava andando tutto molto meglio e che il medico gli aveva ridotto
ad un quarto la terapia farmacologica, visto i suoi miglioramenti.
Inoltre, al lavoro, le relazioni con i suoi colleghi erano migliorate
e comunque aveva deciso di chiedere il trasferimento in un
altro ufficio.

Ebbi modo di sentire Valerio qualche mese dopo. Mi confermò
che aveva completamente terminato di prendere i farmaci e che
il suo intestino si era del tutto normalizzato. Aveva anche chiesto
il trasferimento, gli era stato concesso, ed il cambiamento
sarebbe avvenuto di lì a qualche mese. Mi riferì anche, stupito,
che uno dei suoi colleghi si era dimostrato dispiaciuto che
Valerio se ne andasse da quell' ufficio. Valerio era davvero molto
contento e dimostrò ancora la sua gratitudine mandandomi
in seguito altri clienti.


***** Ti auguro di trovare l'unità del tuo intero essere *****

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Commenti al Post:
gioia731
gioia731 il 12/05/07 alle 07:31 via WEB
E' sempre dura stare sereni nel posto di lavoro, specialmente se ci sono tante teste a dare ordini diversi...lavorare bisogna ed è dura...tu che ne pensi del mio forum sul blog?Hai letto il mio post 349 che ti porta all'81 nell'altro mio blog?Ciao grazie d'esser passato.Giò.
(Rispondi)
 
apar05
apar05 il 02/06/07 alle 09:58 via WEB
Ciao Gioia, grazie di esserti interessata al mio blog. Purtroppo il tuo blog l'ho visto per caso un giorno e per scarsità di tempo non mi sono soffermato più di tanto, tant'è che non avevo visto che tu avessi addirittura 2 forum. Io faccio fatica a star dietro al mio blog e vorrei tanto che questi blog fossero più funzionali; invece ogni volta che inserisco una news, ci devo passare un sacco di tempo per correzioni, disfunzioni ecc. Venendo alla tua frase d'esordio... ma è sempre sempre sempre dura tutti i momenti della giornata? Spero di no, perchè se fosse così forse varrebbe la pena di cercarsi una altro posto, non credi? Vorrei darti un suggerimento, se posso. Prova ad iniziare la tua giornata lavorativa con una o più domande: "come posso rendere la mia giornata lavorativa più piacevole?" "in che modo posso migliorare le mie relazioni lavorative?" ed altr domande di questo genere, cioè migliorative. Fammi sapere poi come va. Un caro saluto Andrea
(Rispondi)
 
 
gioia731
gioia731 il 02/06/07 alle 14:06 via WEB
SAi Andrea, la mattina,prima di andare al lavoro bacio più volte mia figlia e abbiamo un piccolo rituale, gli metto il lucidalabbra che sta nel cruscotto della mia macchina e una caramella o una gomma, così almeno parto con il sorriso...poi ho la speranza che l'oroscopo di "radio Company"mi dica bene...piccole cose...che al momento del bisogno ricordo.Ciao un bacio.Giò
(Rispondi)
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