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Inter Campione d'Italia

Post n°2273 pubblicato il 17 Maggio 2010 da paolo.interista

L’Inter vince 0 a 1 contro il Siena con la rete di Milito e si laurea campione d’Italia. Albo d’oro alla mano è la quinta volta consecutiva ed è il diciottesimo tricolore conquistato. E’ stato uno scudetto conquistato, meritato.

 

LA PARTITA È la rete di Diego Milito a permettere all'Inter di batteree 1-0 il Siena sul campo dell''Artemio Franchi' e di conquistare il campionato 2009-2010 chiudendo la stagione a 82 punti in classifica. Il 18° scudetto, il quinto consecutivo, è il regalo dell'Inter per il presidente Massimo Moratti nel giorno del suo 65° compleanno e per tutti i tifosi nerazzurri che anche oggi hanno prima sofferto, fino a quella rete al 12° minuto della ripresa, poi gioito, subito dopo i tre punti conquistati contro un Siena già retrocesso, ma deciso a non far nessun regalo.

PRIMO TEMPO - Per il match scudetto, José Mourinho rinuncia a Lucio e Chivu e, davanti a Julio Cesar tra i pali, schiera Materazzi e Samuel al centro della difesa nerazzurra con Maicon e Zanetti terzini. Centrocampo con Cambiasso e Thiago Motta arretrati rispetto al tridente che fa da spalla a bomber Milito, formato da Balotelli, Sneijder ed Eto'o. Dopo sei minuti di gioco, è il Siena ad sfiorare il vantaggio con Ekdal: aggirato l'ostacolo-Maicon e sfruttando il rimpallo sul tiro di Codrea, l'attaccante svedese prova il diagonale, ma la palla termina a lato. La risposta dell'Inter arriva al 13' ed è duplice: Balotelli prima raccoglie il cross di Maicon sfiorando il gol con un tiro di al volo d'interno destro, poi innesca l'avanzata devastante di Milito che prova far filtrare la palla alla sinistra di Curci lontano dai pali, ma la palla termina sul fondo. Ancora un'occasione per l'Inter al 22': Maicon è un treno sulla fascia destra ed è suo il cross che, dopo la sponda di Balotelli, permette a Milito la schiacciata di testa verso la porta bianconera, Curci è lucido e non si fa sorprendere. Al 28', il secondo calcio d'angolo a favore dell'Inter impegna Samuel che di testa spedisce palla sopra la traversa, ma ancora sul corner, è Thiago Motta, due minuti dopo a sfiorare l'1-0 sventato solo dalla pronta risposta di Curci. Il portiere bianconero, è soprattutto lui il protagonista del Siena, anche quando al 35', sul cross di Maicon spegne la grinta di Eto'o sotto porta. Al 37', Maccarone fa tutto da solo, è veloce e potente il suo sinistro, ma Julio Cesar c'è e para in due tempi, anticipando la risposta di Curci sulla spettacolo di Balotellli in semi rovesciata dopo il lancio lungo di Maicon. È il 40': al 'Bentegodi', Vucinic porta in vantaggio la Roma mentre al 'Franchi', è Jajalo - su assist di Vergassola - a creare pericoli con un destro a fil di palo (42'). Pieno recupero, la Roma fa il bis con De Rossi, Eto'o cerca il primo dell'Inter dopo il velo di Milito sull'assist di Cambiasso ma è sullo 0-0 che a Siena si chiude il primo tempo.


SECONDO TEMPO - Ripresa al via e Inter in campo con gli stessi undici di partenza, mentre nel Siena Brandao prende il posto di Cribari. Al 4' è perfetto l'uno-due Balotelli-Maicon, ma il brasiliano, pronto al tiro da buonissima posizione, è disturbato da Terzi che mette in corner. L'Inter assedia l'area bianconera: Milito ci va di rabbia all'8 sull'assist di Zanetti, ma incrocia le dite di Curci che alza sopra la traversa ed evita il gol, mentre è Terzi a salvare il risultato sul cross basso di Balotelli un minuto dopo. È lui, è ancora Diego Milito a sbloccare il match al 12' della ripresa allontanando le ombre che per 57' avevano offuscato il 'Franchi': sulla fantastica accelerazione di Zanetti, l'attaccante argentino porta avanti palla e con un diagonale destro spedisce palla nell'angolino basso alla sinistra di Curci. Dopo Pandev in campo dall'8' al posto di Thiago Motta, al 14' Balotelli lascia spazio a Stankovic: è proprio il terzo al 26' a sfiorare il raddoppio colpendo di testa appena sopra la traversa. Al 28', ultimo cambio per Mourinho: c'è Chivu in campo al posto di Sneijder, ma è ancora Stankovic a colpire la traversa al 30' sull'assist di Milito. Ancora Inter: è nerazzurro il contropiede innescato da Eto'o che manda al tiro Milito, Curci blocca ma non trattiene, Pandev si avventa sul pallone e lo insacca in rete, ma Morganti aveva già segnalato il fuorigioco. Dal 41' è Rosi a creare panico in area nerazzurra, un tiro cross che attraversa tutta l'area per uscire dalla parte opposta, prima e un altro al 44' che Julio Cesar non riesce a bloccare. Si giocherà per altri 3 minuti, ancora 180 secondi che separano l'Inter alla conquista del 5° scudetto consecutivo. Morganti fischia, l'Inter è campione d'Italia.

MORATTI: E’ LO SCUDETTO DI MOU Nel giorno del suo 65^ compleanno, per Massimo Moratti non poteva esserci gioia più grande di questo 18^ scudetto: "Sono felice, felicissimo. Abbiamo sofferto fino alla fine ma meritato, bravissimi i ragazzi. Se si può dire che è lo scudetto di Mourinho? Certo, è lo scudetto di Mourinho. E ora pensiamo a Madrid, dobbiamo fare bene anche lì per completare l'opera".

Dopo i festeggiamenti, il presidente viene nuovamente intervistato, con al suo fianco Mario Balotelli: "Ringrazio tutti i giocatori - aggiunge Moratti - e ringrazio anche Mario che è qui al mio fianco adesso e resterà con noi, è dell'Inter al cento per cento. Quella di oggi è una festa meravigliosa, speriamo di poter fare altrettanto a Madrid".

MAICON: SCUDETTO MERITATO Commenta la conquista del diciottesimo scudetto Maicon: "Abbiamo lasciato un po' di punti alla fine ma ce l'abbiamo fatta e abbiamo meritato di vincere questo scudetto, adesso festeggiamo questo scudetto, poi domani riposiamo, che dopo ci aspetta una partita importantissima. Paura oggi? No, non abbiamo avuto paura perché crediamo in noi stessi. Dedico lo scudetto a tutta la mia famiglia che mi è sempre vicina".

MILITO, IL GOL PIU’ IMPORTANTE Commenta la conquista del diciottesimo scudetto Diego Milito, autore del gol vittoria: "È il gol più importante della mia carriera, siamo felici, ce lo meritiamo. Per fortuna quella palla è entrata, dopo che avevamo sprecato delle occasioni nel primo tempo, sono felice".

JULIO CESAR: GODIAMOCI LA NOSTRA FESTA Con 38 presenze su 38 gare, il contributo di Julio Cesar alla conquista del 18° scudetto è stato pressochè determinante: "Quella di oggi è stata una partita molto bella perchè da sola ha deciso un intero campionato - afferma il portiere brasiliano ai microfoni di Sky Sport - Non sarebbe potuta esistere un'emozione più grande di quella provata oggi a Siena, la stessa di quella vissuta due anni fa a Parma, quando all'intervallo del match ancora non eravamo a conoscenza del nostro destino. Quello appena concluso è stato un campionato bellissimo, dobbiamo dire grazie anche alla Roma e fare i nostri complimenti ai giallorossi, ma ora è la nostra festa. Godimocela".

ZANETTI, SUCCESSO INTER  "Dedico questo scudetto alla mia famiglia: a Paula, a Sol, a Ignacio e a tutti i nostri tifosi - è a loro che capitano Zanetti dedica il 18° scudetto nerazz affidata ai microfoni di Sky Sport. I nostri pensieri devono restare concentrati sulla finale di sabato prossimo a Madrid, ma adesso godiamoci questo quinto scudetto, un successo conquistato contro tutto e tutti da una squadra la nostra che ha dimostrato la sua forza, sempre e comunque nessuno ci aveva dato nulla, ma complimenti anche alla Roma".

CAMBIASSO: GRAZIE AI TIFOSI Commenta la conquista del diciottesimo scudetto Esteban Cambiasso: "Adesso voglio abbracciare tutti i nostri tifosi che ci sono sempre vicino, questa vittoria è per loro. La Roma ci ha fatto soffrire ma noi abbiamo retto fino all'ultimo, siamo stati bravi a non mollare. Siamo riusciti a vincere la Coppa Italia e il campionato, adesso pensiamo a Madrid, una partita che farà la differenza tra un'annata straordinaria e un'annata storica, faremo di tutto per vincere anche la Champions".

STANKOVIC: GRANDE MOU  Commenta la vittoria del diciottesimo scudetto Dejan Stankovic: "Il quinto scudetto di fila, siamo felicissimi per questo. È stata dura ma siamo stati bravissimi, noi, il mister, la società, il presidente, i tifosi. Ringraziamo la società che ha costruito una squadra grandissima e ci ha dato il miglior allenatore del mondo, che ci ha fatto capire che siamo fortissimi. Grazie".

BALOTELLI: ESPERIENZA FANTASTICA Ancora in campo al fianco al presidente Massimo Moratti, Mario Balotelli esprime tutta la sua gioia per la conquista del 18° scudetto dell'Inter ai microfoni di Sky Sport: "Sono molto contento, quella vissuta oggi è stata un'esperienza davvero fantastica. Felice per la pace con i tifosi? A volte capitano delle incomprensioni, ma tutto sai supera senza problemi. Adesso pensiamo alla finale di Champions League, io sono qui e andrò a Madrid".

Lucidità e freddezza sono le caratteristiche del Balotelli giocatori che completano un talento dimostrato anche oggi contro il Siena: "Se mai ci sarà una partita che potrà davvero emozionarmi? Tutte le gare mi emozionano allo stesso modo, ma quando si è in campo, se si è ci si lascia trasportare qualsiasi emozione non si riesce a giocare come si vorrebbe. Per questo motivo è sempre meglio lasciare ogni pressione fuori dal terreno di gioco. Grazie a Balotelli per la vittoria di oggi? No, grazie a tutta l'Inter. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e ai miei amici e posso già dire una cosa: se sarò in campo al Santiago Bernabeu il 22 maggio, darò il massimo e vincerò quella finale per loro".

FESTA INTER, GIOIA MOU: VINCE SEMPRE CHI MERITA Sceglie i microfoni di Inter Channel José Mourinho per esprimere tutta la sua soddisfazione per la conquista del 18° scudetto giunto: "Ha vinto la squadra che meritava di più. Il campionato è fatto di tante partite e vince sempre chi merita. Forse sarebbe potuto essere tutto più facile: avevamo un vantaggio in termini di punti molto interessante a metà campionato poi, in parte per colpa nostra, abbiamo perso tanti punti. Inoltre, il fatto di essere impegnati anche in una competizione come la Champions League, di dover avere le energie necessarie per disputare un doppio confronto con Barcellona e Chelsea ad esempio, ha reso tutto molto più difficile in campionato perchè si trattava di partite troppo esigenti dal punto di vista fisico e psicologico. La Roma, invece, in questo senso era tranquilla: era fuori dalla Coppa Uefa, giocava una gara a settimana, poteva preparare bene ogni partita, poteva giocare bene e lasciare a noi ogni tipo di pressione. È stato difficile, ma mi mancava questo tipo di esperienza: non avevo mai vinto un campionato all'ultimo minuto. L'avevo vinto in casa, in albergo, con tre o quattro giornate d'anticipo, sempre con molta tranquillità. È stata un'esperienza nuova, che però non vorrei mai ripetere... (ndr.: sorride)". "Se c'è stato un momento nel quale ho avuto paura di perdere la partita di oggi? Il Siena ha fatto una grande gara, dovevamo aspettarcelo, anche se il nostro avversario era già in serie B ha giocato con estrema professionalità. Forse qualcuno, come Rosi ad esempio, giocava anche per la Roma, ma noi siamo stati bravi a restare in campo con tranquillità. Dopo il primo gol mi aspettavo qualcosa di più, non è stato possibile e siamo arrivati alla fine consapevoli del fattoi che in qualsiasi momento sarebbe potuto cambiare tutto".

Un campionato dominato dall'Inter, anche se come ricorda Mourinho: "Dopo la gara con la Fiorentina e il sorpasso della Roma, il campionato non dipendeva più solo da noi. Sapevamo che non sarebbe più bastato vincere tutte le partite, conservavamo qualche speranza di rimontare nelle gare che i giallorossi hanno disputato con la Sampdoria o con la Lazio...sì, è stato quello il momento più complicato della stagione. Poi abbiamo giocato con la Juventus che è arrivata a San Siro non per vincere ma per non fa vincere all'Inter il campionato". E ora la testa è tutta alla finale di Madrid: "Il campionato è finito, vincere scudetto e Coppa Italia è sempre fantastico, lo ha fatto anche il Bayern Monaco, ma in Champions solo uno di noi può vincere. Se penso già alla gara del 22 maggio? Non so, ma in questo momento non ho forza per tornare in pullman e guardare il dvd del Bayern, ma da domani sarà nuovamente al lavoro".
È solo dopo quella finale che José Mourinho penserà al suo futuro: "Adesso non penso a me stesso, penso solo all'iInter, ai miei giocatori e alla gara con il Bayern. Dopo la finale sarà il tempo di essere un pochino egoista e pensare quello che mi potrà dare maggiore piacere professionale, ma al 100 per cento non è vero che sono con un piede già sulla panchina del Real Madrid o che sono il suo l'allenatore"
E a chi chiede a Mourinho a chi appartenga la vittoria di oggi: "È di tutti coloro che in questo momento sono felici".

Grande festa per l’Inter che si gode la conquista dello scudetto, che si aggiunge alla conquista della Coppa Italia Tim Cup., Ora massima concentrazione in vista della finale di Cham,pions League che vedrà l’Inter contrapporsi al Bayern Monaco il prossimo 22 maggio maggio, a Madrid. Per i nerazzurri sogno tripleta, grande slam.

 
 
 
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