lettere d'amore

N.11 


A. Mia amata Sirena.Del perchè ora io Vi chiami così, dal momento che nella nostra società questa creatura anfibia non riscuote successo se non per essere utilizzato come il lato più oscuro e degradato della donna, ora Vi dò immediata spiegazione (e spero di riuscire a trasmettere anche con le limitate parole, che non traducono se non parzialmente il sentire, ciò che io intendo).Vi chiamo Sirena, perchè io intendo così apellare la Vostra Vera natura, la più nobile che Voi siete: quella di attrarre anime e farne Uomini nel senso più completo che tale creatura può essere e questo, Voi sapete, quello di creare, dare alla Luce è compito di una vera donna, che altro non può essere, col suo sentire creativo, vera Madre. Voi lo siete per me che piano piano mi state portanto alla Luce col Vostro sentire, col Vostro accogliermi, col Vostro spronarmi.Voi mi ammaliate e di questa fascinazione Voi fate la rete nella quale attirarmi per poi dare al mio essere di respirare ben più profondi e alti elementi, in modo che io non mi nutra di una sola illusoria realtà.Voi non siete la sirena che dispensa morte agli uomini dopo averli attirati che altro non è che una immagine storpiata fatta dagli antichi uomini per togliere definitivamente potere alla donna e farne un pericolo da allontanare, bensì la vera Sirena, quella che non compete con il canto delle muse, ma lo completa con la parte più profonda della Natura, quella che non si può cogliere se non nelle umide e focose profondità della Vita.La morte non la danno le vere Sirene come Voi, che invece nutrono la virilità di ogni essere, ma gli uomini protetti dalla dea della ragione che a lei sacrificano l'altra parte della vera nostra Natura e le maghe che come Circe sono legate al lato più oscuro della femminilità.Oh, uomini greci, traditori dell'essere che solo può esercitare il vero potere poichè nel suo seno possiede la Vita.Oh acchei, creatori di Pandora spargitrice di mali.O, mia Sirena, siate per me uccello e pesce così da insegnarmi a respirare e fare miei tutti gli elementi.L'ombra della notte, la folgore del fuoco, la rugiada del mattino, le brezza del vespero, l'umore della terra, la sfrescura dei ruscelli, le infinite sfumature di ognisensazione...Voi mi insegnate, Voi mi fate respirare e io allargo i miei polmoni, e ogni poro dell'anima per rendermi capace di essere all'altezza di Voi.Vi attendo come si attende l'ispirazione creativa per creare nuovamente me stessoalla Vostra luce che altro non riflette che quella dell'Uno, il cielo e la terra.Mio cielo, mia terra, mio mare, mia sete, mia fonte, mia unica e vera sirena, rapitemi.C.