Creato da TconZERO il 07/06/2009

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( l'agonia dell'irrequietezza )

 

 

« tic tic tictu »

il nostro spazio ed il mio tempo

Post n°51 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da TconZERO

Se devo dire esattamente quando è successo che le cose hanno preso una piega diversa non lo so; resta il fatto che è successo.
Da che si camminava insieme, mano nella mano, uno o l'altra ha iniziato a procedere con una diversa andatura; più veloce o più lenta, poco importa. La strada era sempre la stessa, però; all'inizio, almeno.
Poi il tempo ha riassunto il valore assoluto che aveva sempre avuto e le stesse vicissitudini ci hanno cambiati... diversamente. Così ce ne siamo andati, ognuno per la propria strada; diverse questa volta. E ci siamo persi.

Io ho ricominciato a tracciare recinti fatti soltanto di segni che, anziché definire spazi e delimitare contenuti, sono l'epicentro di qualcosa che gli sta tutto intorno. Negativi di contenitori troppo grandi per poter essere definiti con dimensioni reali, rappresentano tutto quanto può essere, con l'esclusione di pochissime cose.
Bastasse adesso dire "ci riprovo" per trovare la forza di farlo sarebbe un attimo. E' che quell'attimo si è dilatato, senza riferimento alcuno.

I giorni e le stagioni volano, mentre le notti sono diventate interminabili.
Accovacciato a quel respiro, immerso in uno spazio liquido che costringe i movimenti e toglie il respiro, vivo in un tempo che non esiste... e mi chiedo:

è davvero solo questo? è davvero tutto qui?

 
 
 
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