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reloaded # tico39


quattro (e mezzo)... vaffanculo.Post n°39 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da TconZERO Ora, ditemi voi, che razza di numero è 4 e 1/2? non ce l'ho una bozza n°4 e 1/2, vaffanculo! ero stato chiaro, mi pare: un numero da 1 a 6, DI COMUNE ACCORDO. ed un verbo espressivo di un'azione... bla, bla, bla. [è proprio vero: mettere d'accordo due donne oltre i quaranta, semmai l'età avesse il suo peso, è un'impresa titanica.]così mi vedo costretto ad inventare qualcosa, da pensare prima ancora di scrivere. vaffanculo! [è il verbo che avete scelto, mi pare].quel che non sapete (e che non dirò più) è che da un pò di tempo ho iniziato a catalogare tutto mediante l'utilizzo di numeri (interi, ovviamente): scarpe vecchie, vecchi passanti, passato che ritorna, tornanti asfaltati, asfalto bagnato, bagni di folla, folli in pigiama, pigiami consunti su babucce pelose... e cose del genere.[vi prego vivamente di credermi, nel qual caso sareste le tonte n°15/a e n°15/b da me incontrate dall'inizio dell'anno. in effetti, solo per la tontaggine ed allo scopo di non voler incorrere nel rischio d'utilizzo di numeri interi con più di tre cifre, mi sono concesso l'eccezione della sottoclassificazione letterale. in qualsiasi paese democratico, ormai, una media di tre tonti al giorno li incontra chiunque. per fortuna, non tutti hanno questa passione smodata per la catalogazione]. Sono passate da poco le quattro e mezza, ora. del mattino, si intende.non ho sentito nessun rintocco di campane, a rendere questo sproloquio un pò più poetico (esistono ancora i rintocchi di campane, mi chiedo?... e le campane? ed i campanili? e le chiese? e la chiesa?).è arrivata con una puntualità svizzera del canton ticino, mentre abbracciavo ancora il mio cuscino (la rima non è voluta, sia chiaro): mezz'ora esatta di ritardo rispetto all'ora solare e mezz'ora esatta di anticipo rispetto all'ora legale. alle quattro e mezza, appunto.avrei potuto e voluto dormire ancora se, come certi treni espressi, avesse deciso di proseguire dritta fino alla prossima stazione (cribbio, la moca sui fornelli!). ed invece è qui che si è fermata, ancora una volta. come una volta. vaffanculo! (scusate ma è il "tema"). ora a dir "fermata" è davvero un'esagerazione poiché, non esistendo il binario 4 e 1/2 (arggg!), è arrivata spedita al binario 4 ed in frenata ha deragliato, accasciandosi sul binario 5. [non so se vi rendete conto ma, praticamente, mi avete obbligato ad una catastrofe di dimensioni apocalittiche. e pure bastava un numero. un numero soltanto].credo sia come un segugio che, a distanza (di tempo), fiuta perplessità ed angosce che pensavi sopite, quasi dimenticate. ed invece sono lì, in agguato. vittime di un agguato, a loro volta.così, anziché rimestare quelle vittime rigirandomi nel dormiveglia (decisamente tendente alla veglia) finisco, su due terga, con lo sguardo catatonico ad osservarmi le mani. e le dita. e le unghie. con il tipico fare  di chi non vuol pensare. di chi fugge. da se stesso, prima che dagli altri.chiunque ha avuto la maledizione di incrociare lo sguardo di un autistico sa a cosa mi riferisco, adesso. sa che in quegli occhi e solo lì possono trovarsi le risposte che non arriveranno. sa che in quegli occhi sono scritte le storie che non si scriveranno. argento fuso più che vivo, freddato da un silenzio che urla nella pancia.forse è per questo se, allo specchio, ho smesso di guardarmi oltre la linea del naso.Sicché, di pensare non se ne parla e di parlare menché meno, vi racconterò cosa ho pensato di fare per il 2010.In effetti, i miei propositi per il nuovo anno sono pochi (quattro e mezzo, per la precisione). e semplici:1) farò testamento spirituale (scegliendone accuratamente il depositario);2) stipulerò una assicurazione sulla vita (compiegandola ai documenti di circolazione);3) scriverò una lettera a mio padre (magari senza spedirla);4) deciderò definitivamente se diventare uomo (o se, magari,  tornare bambino);5) ... continuerò a fare propositi (per tutto l'anno, si intende).Il re nero vive, sotto scacco della donna e dell'alfiere, in cima ad una torre arroccata su un dirupo che guarda il mare. (il mare). Il pedone (matto?) ha re-imbrigliato il cavallo. Se esistesse una scacchiera arancio e blu ve la regalerei... vaffanculo!