Post n°24 pubblicato il 05 Dicembre 2014 da Versi_Dispersi
A trattenere il fiato si impara esercitandosi, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Allo stesso modo si impara a restare in equilibrio su di un filo riuscendo perfino a gestire le raffiche di vento che giungono all' improvviso. È sorprendente come poi si affina l' abilità nel restare in piedi quando ritorna la calma piatta. Ma è altrettanto stupefacente vedere quanto tempo e costanza ci vuole ancora ed ancora per non cadere giù. |
Post n°23 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Versi_Dispersi
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- Il filo sottile che tiene insieme due persone. - Quale filo? - Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano. ... - Perché dici il filo? - Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione. Però non è affatto scontato che ci sia, il filo. - No? - No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo. - E allora perchè pensavano di essere legati? - Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua. - Che triste. - Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo. - Come fai a sapere che invece il filo c’è? - Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose. - E di cosa è fatto, questo filo? - Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze. Andrea De Carlo |
Post n°21 pubblicato il 18 Giugno 2012 da Versi_Dispersi
Ah, mia cara, se sapessi che quel biglietto d'auguri non ti è stato scritto da chi credevi, ah se sapessi che la stessa persona che immagini ha fatto di tutto per non essere coinvolta e tu le attribuisci ogni gesto fatto. E tu, che hai voluto farmi cadere in una trappola, non vedi quanto tutto questo sia triste? Posso anche esserci rimasta male per la frase tagliente che mi hai detto sul finire della sera ...e non hai avuto neanche il coraggio di dirmelo in faccia, ma le hai pronunciate mentre mi voltavi le spalle, potrei anche chiarire, ma lo trovo così inutile, non ne vale la pena, non per me, credete ciò che volete. Io non me ne curo. Ed a te che chissà se ti troverai mai a leggere queste poche righe, sappi che il bene che ti ho voluto e che ti voglio è rimasto intatto, è che non ho più voglia di cercare nessuno, non so cosa dire, mi sto chiudendo e tuo malgrado sei stato coinvolto in questa mio non volerne sapere di nessuno, eppure una domanda resta lì che vorrei farti ogni giorno: chissà come stai e come procede la tua strada, spero che le cose vadano migliorando, vorrei saperti felice ed in salute. |
Post n°20 pubblicato il 28 Maggio 2012 da Versi_Dispersi
"Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male." F.Volo Ed io, si, l'avrei voluto.
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Inviato da: Versi_Dispersi
il 20/06/2012 alle 23:37
Inviato da: laky.t
il 18/06/2012 alle 11:52
Inviato da: amarella.x
il 09/05/2012 alle 11:40
Inviato da: amarella.x
il 03/05/2012 alle 02:09
Inviato da: laky.t
il 02/05/2012 alle 22:39