Creato da iopean il 04/01/2006
Associazione Culturale Triggiano - Bari

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TRA POCHE SETTIMANE, ELEZIONI

Post n°14 pubblicato il 05 Marzo 2006 da iopean
Foto di iopean

Ancora pochi giorni di respiro ed anche Triggiano entrerà nel pieno del baillamme elettorale: Camera - Senato e dulcis in fundo Sindaco e consiglieri comunali.

C'è da tenersi forte perchè la giostra girerà in maniera vorticosa.

IO PAEAN, come già detto in tempi non sospetti, segue con estrema attenzione l'evolvere della situazione. Nomi e facce, simboli e bandiere ammiccheranno e sventoleranno agli occhi dei cittadini.

L'auspicio della nostra associazione è che le opposte schiere diano prova di maturità ed ascoltino con molta attenzione le persone ed i loro suggerimenti, i loro problemi.

Triggiano ha tanto bisogno di rigenerarsi e ricucire i tessuti disarticolatisi negli ultimi anni.
C'è tanto da fare, solo non affidiamoci a stregoni o incantatori di serpenti.

Abnegazione, preparazione, sacrificio, servizio, dovrebbero contraddistinguere gli "eletti"; solo così si può voltare pagina ed entrare nel terzo millennio. 

 
 
 

Referendum anti devolution, depositate 830 mila firme

Post n°13 pubblicato il 27 Febbraio 2006 da iopean
Foto di iopean

ROMA — Alle 12.30 di sabato 18 febbraio 2006, l'ex capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro, con Fassino,  Rutelli, Russo Spena, rappresentanti di Acli, Cgil e Cisl e anche dei Girotondi ha depositato in Cassazione i 69 scatoloni con le 830.987 firme antidevolution.

Il lavoro del comitato promotore del referendum sulla riforma costituzionale (al quale è iscritta IO PAEAN) ha portato a superare abbondantemente le 500 mila firme.
 
«Non si raccoglie un milione di firme senza un lavoro quotidiano», è il commento unanime dei promotori.
 
Probabile data del referendum: 25 giugno.

 
 
 

A NOI LA POLITICA INTERESSA IN QUANTO ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'

Post n°11 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da iopean
Foto di iopean

La pressione sui cittadini - elettori comincia a farsi sentire. E' evidente che i vari poli di "aggregazione" stanno scaldando i motori e mettono in fibrillazione i loro entourage.

IO PAEAN segue con molto interesse questa fase molto delicata della vita dei Triggianesi, poichè nasce come Associazione "schierata" per un deciso cambio di marcia.

Non pensiamo di avere nessuna verità in tasca ma su di una cosa non possiamo retrocedere: la politica "familistica" non funziona più, bisogna fare Politica, cioè operare scelte, e, si sa, le scelte non trovano tutti d'accordo. Ma il salto del fosso va fatto.

Ne va della nostra crescita economica, sociale e culturale.
Già assistiamo alle stucchevoli dichiarazioni di antica ipocrisia: "non voglio fare politica", "non sono di destra nè di sinistra", "ma sono tutti uguali, non cambierà niente", "adesso si svegliano", ecc ecc.

Li invitiamo tutti a non nascondersi dietro i ditini ma, una buona volta, ad esporre la propria bandiera con trasparenza e coraggio in modo da discutere apertamente degli ultimi anni deludenti e involutivi di storia
triggianese.

io paean

 
 
 

TRIGGIANO - BARI : MASSERIA REDDITO (XVI SEC.)

Post n°10 pubblicato il 06 Febbraio 2006 da iopean
 
Foto di iopean

Pochi triggianesi la ricordano ormai, né tanto meno la sua importante origine storica, tuttavia ancora si presenta imponente a chi passa sulla strada di campagna per Bari.

La masseria è certamente il simbolo di un paese senza memoria e senza storia, incurante del privilegio di trovarsi in un comprensorio denso di storia e di civiltà.

La Masseria del Reddito risale addirittura a quando Ludovico il Moro signore di Milano ricevuto in dono il ducato di Bari lo assegnò ad Isabella d’Aragona
vedova di Gian Galeazzo Sforza, che lo resse dal 1501 al 1524, dandosi un gran da fare per riorganizzare attività produttive e apparato amministrativo, costruendo anche questo tipo di strutture.

Alla morte di Isabella il ducato passò alla figlia Bona Sforza, già regina di Polonia, che fu duchessa di Bari dal 1524 al 1557.

La masseria non sarebbe soggetta a vincolo.
Non conosciamo gli attuali proprietari, ma prima che diventi una Sala Ricevimenti (destinazione più che legittima se non ci sono vincoli!) non si potrebbe recuperare la Masseria Reddito e renderla fruibile al pubblico?

Servirebbe a recuperare al patrimonio storico e culturale del paese un altro pezzo di vita secolare. Forse anche ad avere un pò di identità in più...

 
 
 

I VOSTRI INTERVENTI: TRIGGIANO, ORA SI PUO'CAMBIARE!

Post n°8 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da iopean
 
Foto di iopean

Inviato da victor 20/02/06 @ 16:09 via WEB

Sette spose per sette fratelli

Nel dare il benvenuto con piacere a questo "Progetto" che arricchisce la vita cittadina fin troppo sonnecchiante e compensa la dipartita di altri soggetti in auge fino ad un mese fa e poi "misteriosamente" in letargo,  avrei una sola curiosità: leggere la dichiarazione di paternità dell'eptalogo.

Giusto per conoscere il "pulpito dal quale si predica" ... se cala da Marte o già circola da qualche annetto (circa 35) sotto varie e cangianti spoglie. Alius et idem

Inviato da classe 59 il  10/02/06 @ 17:12 via WEB

Progetto Triggiano nome suggestivo di chi vuol bene al nostro paese.Indubbiamente hanno idee chiare circa le caratteristiche della nuova classe dirigente che i nostri concittadini pretendono sono i nuovi paladini. Ma chi sono? E sono nelle condizioni di dettare regole etiche e di capacità a cui fanno riferimento? Certo che no. Costoro sono tra i protagonisti in negativo degli ultimi vent'anni della politica triggianese voltagabbana per eccellenza, hanno percorso tutto l'arco costituzionale dei partiti, quindi conoscono bene la coerenza e tengono fede ad un'unico impegno: il potere ad ogni costo. Il cittadino deve essere consapevole di chi si cela dietro questi falsi moralisti di Progetto Trriggiano ai quali consiglio di non riempire il paese di manifesti ipocriti, farebbero bene a stare chiusi in casa il paese non ha certo bisogno di loro,ma di una vera classe dirigente capace e che ci dia una speranza.    classe 59 

risponde amministratore blog:
CARO AMICO, CALMA E SANGUE FREDDO. TUTTI HANNO DIRITTO A PROPORSI.
CERTO, SE SONO PERSONAGGI GIA' CONOSCIUTI, I CITTADINI NON FARANNO FATICA A CAPIRNE VALORE ED INTENZIONI.

Inviato da victor 28/01/06 @ 09:39 via WEB
Triggiano, ha veramente bisogno di svoltare. Ma come si fa a fare qualcosa di nuovo quando chi ieri era al potere, oggi mutatis mutandis, e senza che nessuno protesti, è di nuovo in sella, ma nello schieramento opposto?

Solo noi cittadini, se conserviamo ancora un pò di dignità, li potremo cacciare definitivamente, soprattutto quelli che si mimetizzano ora da una parte, ora dall'altra, con un voto al programma ed all'impegno su un progetto politico di coalizione concreto e misurabile, basato su pochi punti: incentivi alle nuove attività produttive, sicurezza e legalità, lotta alla circolazione selvaggia delle auto, approvazione del piano regolatore.

Ma abbiamo veramente il coraggio di mandare a casa i vecchi marpioni che si sono sistemati a spese nostre?


Inviato da cittadino1970 il 14/01/06 @ 09:39 via WEB

Finalmente qualcosa di nuovo in questo paese!!! Vi seguo da un pò di tempo e noto che avete portato a termine delle belle iniziative. 1) Il dibattito sul piano regolatore è stato un grande segnale all'amministrazione di quanto è sentito e vissuto questo annoso problema dalla comunità triggianese (speriamo si arrivi ad una conclusione a breve termine). Praticamente avete dato la possibilità alla gente comune di manifestare il loro disappunto per il grave ritardo nell'approvazione di questo benedetto Piano Regolatore. Continuate così......

Inviato da classe 59 il 19/01/06 @ 20:56 via WEB
Caro iopean seguo con interesse la vostra associazione e le vostre iniziative mi sembrano una ventata di novita' in questo paese dove il principio piu' ricorrente e' la banalita'.

Essere triggianesi in questo momento crea,credo,qualche problema,stiamo perdendo la nostra identita' e il nostro orgoglio. Attraversiamo un momento molto delicato dove questo paese assomiglia sempre piu' ad un dormitorio pubblico.

Credo che Triggiano meriti molto di piu' iniziando da un coinvolgimendo totale e passionale del triggianese alla cosa pubblica, alle sue scelte di prospettiva e di qualita' avendo il coraggio di rompere definitivamente con il passato piu' recente e creare una nuova classe dirigente nuova, dinamica e competente. Ci sono.

Avere la possibita' di contrastare il riciclaggio politico in atto da parte di coloro che conoscono un solo verbo: potere.

In questa fase cosi' delicata bisogna sostenere, in maniera convinta, coloro che avranno il coraggio di evitare e contrastare la staticita' nella quale da decenni siamo caduti.
                                                            classe 59

Inviato da emmepi il 22/01/06 @ 12:27 via mail 

Italiani a pecorella

Se dura ancora qualche mese questo governo abolirà il codice penale .

La sua ultima trovata è la legge "Pecorella" approvata in parlamento.
La legge stabilisce che, in caso di assoluzione dell’imputato, il Pubblico Ministero non può più ricorrere in appello, ma solo in Cassazione.

L’imputato condannato, invece, conserva il diritto di fare appello e, se lo perde, può ancora rivolgersi alla Cassazione. La limitazione dei poteri del PM è una grave violazione della parità delle parti nel processo, sancita dalla Costituzione.

Per capirci, pensiamo ad una partita di calcio fra la squadra della Boccassini e la squadra di Previti.
Se alla fine del primo tempo vince la Boccassini, Previti può giocare il secondo tempo e i tempi supplementari.

Se invece nel primo tempo vince Previti, per rifarsi la Boccassini avrà solo i supplementari, niente secondo tempo.
Se davvero succedesse questo nel campionato di calcio ci sarebbero le barricate.

Anche Mediaset scenderebbe in piazza perché potrebbe trasmettere solo un pezzo della partita.
Ma quel che è impensabile per un gioco è la nuova realtà del processo italiano.

Altro effetto della legge “Pecorella” , che si verifica sempre, anche quando c’è stato appello dell’imputato, è la trasformazione del giudizio di Cassazione (che dovrebbe decidere esclusivamente sulla buona applicazione della legge) in un terzo grado di giudizio di “merito”, ossia di riesame dell’intera attività processuale svolta in precedenza.

Questo significa:

- stravolgimento del ruolo della Cassazione
- aumento della durata, già vergognosa, dei processi
- moltiplicazione dei ricorsi strumentali e dilatori
- ingestibilità della Cassazione, che alla fine scoppierà.

Se combiniamo tutto questo con la riduzione dei termini di prescrizione (legge ex Cirielli), possiamo tranquillamente dire che gli effetti della legge “Pecorella” saranno sconvolgenti.
____________________________________

CONTINUATE A SCRIVERCI.
STIAMO RACCOGLIENDO I VOSTRI PARERI,
RISPONDEREMO  A TUTTI!

             IO PAEAN : iopean@libero.it

 
 
 
 
 

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