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I frutti dell'autunno : le castagne

Post n°126 pubblicato il 12 Ottobre 2014 da In_Chiave_di_Violino

 

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LE PROPRIETÁ BENEFICHE DELLE CASTAGNE

Le castagne, presenti soprattutto nelle zone montane, essendo molto ricche di amido, dalla metà del secolo scorso hanno rappresentato per molte persone la principale fonte alimentare. Il Castagno (Castanea sativa) è originario dell’Europa meridionale, ma è anche facile trovarlo in Nord Africa e Asia occidentale e naturalmente in Italia, specialmente in Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Toscana.
Dall’inizio del terzo millennio la castanicoltura, che nei decenni precedenti aveva subito una preoccupante flessione, ha registrato un’importante ripresa. I “vecchi” castagni sono stati sottoposti ad un vero e proprio restyling, tramite potature e trattamenti e oggi i prodotti dell’albero (soprattutto i marroni), godono di un mercato molto remunerativo.

Il castagno appartiene alla famiglia delle Fagaceae, una pianta piuttosto longeva, che può essere alta fino a 25 metri, con tronchi a circonferenza larga, rami estesi e ramificati e foglie verdi con forma allungata. La sua fioritura avviene in piena estate e il suo frutto è chiamato castagna le cui varietà sono sostanzialmente quattro:
1) Marroni, molto ricercati, all’interno della buccia presentano frutti interi, con la pellicola che non penetra nella polpa ed è quindi facile da rimuovere quando si puliscono, destinati ad essere consumati freschi o sotto forma di marron glacé;
2) Castagne, ce ne sono tantissime varietà diffuse in varie zone italiane, caratterizzate da una pellicola interna che penetra nella polpa, fino a dividerla (in alcuni casi). Vengono consumate generalmente fresche o secche o sotto forma di farine o marmellate;
3) Ibridi Eurogiapponesi, molto diffusi anch’essi nelle varie zone italiane, derivano dall’incrocio tra castagno europeo e giapponese e sono stati introdotti in Italia, verso la metà degli anni ’70. La loro principale caratteristica è una forte resistenza al "cancro della corteccia" (vedi Malattie del castagno);
4) Giapponesi, caratterizzate da piante con uno sviluppo ridotto, hanno bisogno di molta acqua e potature annuali per consentire un rinnovo continuo della chioma al fine di evitare un’alternanza di produzione.

Malattie del castagno


La malattia più pericolosa per il castagno, è il "cancro della corteccia". Si tratta di un’infezione che penetra nella pianta attraverso i vari tagli che la pianta subisce, relativi generalmente alla potatura o altre ferite provocate da mezzi meccanici o forti eventi atmosferici. In questo caso gli alberi “contaminati” devono essere accuratamente disinfettati con sali di rame. Un’altra malattia del castagno da non sottovalutare è il "mal dell’inchiostro", facilmente riscontrabile poiché si notano accessi di umidità intorno alle foglie o sostanze organiche intorno al ceppo. Anche in questo caso è opportuno pulire e disinfettare bene i ceppi.

Le proprietà della castagna


La castagna è un frutto tipico dell’autunno ed è caratterizzato da una coriacea buccia marrone con forma tonda da una parte e piatta dall’altra e un polpa chiara all’interno. Dal sapore molto gradevole, ha un alto contenuto calorico ed è quindi poco indicato per chi segue una dieta. La castagna è molto ricca di sostanze amidacee, ed è quindi nutriente ed energetica, ma non solo: possiede anche una grande percentuale di sali mineraliquali: potassio che funge da antisettico e rinforza muscoli e ghiandole; fosforo (calcificante), essenziale per la formazione della cellula nervosa; zolfo, antisettico, disinfettante, particolarmente importante per la robustezza delle ossa; sodio, utile alla digestione ed essenziale per l’assimilazione dei cibi; magnesio, vero e proprio equilibratore dell’umore rigeneratore del sistema nervoso; calcio, essenziale per la formazione delle ossa, del sangue e dei nervi; cloro, importante per la salute dei denti e dei tendini e infine il ferro per una buona circolazione del sangue.
La castagna, grazie alla vitamina B e al fosforo, contribuisce all’equilibrio nervoso e col potassio a quello della nutrizione. Come la maggior parte dei farinacei, giova a coloro che soffrono di itterizia (la cui bile si travasa nel sangue). Inoltre contiene cellulosa in misura tale da evitare il problema della stitichezza e poiché è un tonico del sistema venoso, è particolarmente indicata se si ha predisposizione a varici o emorroidi. Inoltre questi frutti, proprio per la ricchezza di glucidi dimostrano proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati per i diabetici. La presenza di zuccheri indica la castagna come alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio. La farina sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, al fabbisogno di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali. La fibra è ritenuta molto importante per l’effetto positivo sulla motilità intestinale, sulla microflora e sulla riduzione della colestorolemia. Infine la castagna viene utilizzata con successo anche nei casi di anemia, magrezza e in gravidanza, in virtù del suo apporto di acido folico (notoriamente consigliato per prevenire alcune malfomazioni fetali).

 


 
 
 
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