Torino, 15 giu. -(Adnkronos) - Pil in debole crescita (+0,7%), consumi sostanzialmente fermi (+0,3%), aumento del 7,4% delle esportazioni, lieve incremento dell'occupazione (+1,2% per complessivi 23 mila occupati in piu') disoccupazione stabile al 7,6% e lieve regresso della disoccupazione giovanile, passata dao' 26,6% al 25,1%. E' la fotografia del 'Piemonte economico e sociale 2011' redatta dall'Ires Piemonte che rileva come lo scorso siano sia stato per l'economia regionale un anno 'atipico': a fronte di un primo semestre caratterizzato da una deole dinamica espansiva e' seguita una frenata a partire da aprile-giugno, fino all'ultimo trimestre dell'anno che ha segnato un calo dello 0,4% nel trend della produzione industriale.
E anche le previsioni per l'inizio del 2012 non sono confortanti: il saldo delle imprese che si attendono aumenti dell'attivita' produttiva e quelle che prevdeono un calo e' del 43%, mentre anche il mercato del lavoro mostra segnali negativi: tra ottobre e dicembre 2011, ad esempio, i disoccupati maschi crescono del 13% e il tasso relativo sale dal 6 al 6,7%. Anche il ricorso alla cassa integrazione e' molto elevato e quando cessera' il suo effetto ci saranno ripercussioni sulla disoccupazione.
Per quanto riguarda la qualita' della vita e opinioni dei piemontesi, il rapporto dell'Ires rileva che Cuneo si conferma la provincia piemontese con la migliore qualita' della vita complessiva nel 2011, seguita da Biella, tuttavia i piemontesi sono piu' pessimisti dell'anno precedente sia sull'anno appena passato sia per l'immediato futuro dell'economia. e l'82% percepisce la situazione economica dell'Italia percepisce peggiorata mentre il saldo ottimisti-pessimisti scende da -58% a -77%. (segue)