La Dolce Vita

Le nostre tradizioni


Halloween = "Robba americana"È giusto conoscere e capire gli altri, ma questo non vuol dire emularli a tal punto da dimenticare da dove veniamo e quali tesori possediamo, per correre dietro ad una zucca bucata! 
La nostra tradizioneAlla fine del mese di ottobre noi siciliani ci prepariamo a festeggiare la Festa dei Morti. E’ una ricorrenza particolare per la gioia dei bambini ai quali i genitori fanno credere che, se sono stati bravi e hanno recitato le preghiere riceveranno dei doni, portati dai morti Come vuole la nostra tradizione siciliana, la sera prima, i bimbi, vanno a letto con la speranza d’essere ricordati da nonni e familiari trapassati. Sul tardi i genitori preparano le “ceste” con i dolci tipici della festa (al posto dei dolci talvolta i bambini ricevono anche in regalo scarpe, maglioni, giocattoli) e li nascondono.La mattina del 2 novembre, i bambini s’alzano già pronti per iniziare la caccia al tesoro in giro per la casa, dopo avere recitato la supplica:        Armi santi, armi santi,    Iu sugnu unu e vùatri síti tanti:Mentri sugnu 'ntra stu munnu di guai  Cosi di morti mittitimìnni assai.Infatti i morti non mettono mai i doni a vista ma li nascondono abilmente, talvolta camuffandoli in maniera irriconoscibile. Poi, sotto il letto o dietro i libri posti su uno scaffale o in un armadio, o in uno dei cento altri posti possibili, i doni vengono trovati.Alla fine del gioco, si va al cimitero a portare fiori ed accendere grossi ceri e lumini accanto alle lapidi dei parenti passati a miglior vita. Perché il 2 novembre è la Festa dei Morti. I nostri parenti defunti sono tornati a trovarci e lo rifaranno l’anno prossimo.Nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia paradossalmente gran festa: grandi luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso come a Palermo e a Catania, una grandiosa "Fiera dei morti"