FERNANDO ZORZELLA

Dal cuore alle parole!!!

Creato da FernandoIR il 14/04/2011

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150 MILIONI DI EURO – IL ROMANZO : 2° PUNTATA

Post n°6507 pubblicato il 08 Gennaio 2021 da FernandoIR
Foto di FernandoIR

Questo è un  romanzo scritto interamente da Zorzella Fernando e presentato a puntate qui sul blog.

Le puntate usciranno in maniera casuale.

IMPORTANTE : RIBADISCO IN MODO CONVINTO E PRESSANTE CHE i nomi di persona, gli edifici, le vicende, le situazioni, tutto il romanzo è frutto di PURA PURA PURA fantasia e non ha nessuna nessuna nessuna attinenza con la realtà.

I luoghi sono reali, ma le storie no.

TESTO DELLA PUNTATA

Il cielo era azzurro non c’erano più nuvole, tutto era asciutto.

Alzato in piedi, si senti pieno di energia, folgorante ed elettrizzato, praticamente rinato.

Si ricordava tutto, la voce, la fatica, tutte le sensazioni provate, ma non sapeva dare una spiegazione tangibile al tutto.

Dentro di se si chiedeva: “Forse è stato davvero Dio. ………… Ma perché tutto questo.”

Angosciato, prese il cammino del ritorno verso la malga.

Arrivato alla malga vide la macchina i Ketty parcheggiata sul piazzale, così entrò e la chiamò.

Ketty: “Sono qui Andrea, ero preoccupata perché non ti vedevo da nessuna parte, avevo fatto un giro anche nei dintorni.”

Andrea: “E’ da un po’ che sei qui?”

Ketty: “Da 45 minuti più o meno, tra un po’ ti avrei chiamato sul cellulare.”

Andrea : “Bella sorpresa, non me l’aspettavo.”

Ketty: “Parlando con Marco ci chiedevamo se forse era il caso di venire a vedere come stavi e se avevi bisogno di qualcosa così sono partita. ……….. Ma hai qualcosa di strano?”

Andrea: “No, mi sento bene, anzi devo dire che mi sento benissimo in forma.”

Ketty lo scrutò per bene, si avvicinò e disse: “No! Hai qualcosa di strano …….. hai fatto abuso di attività fisica in questi giorni? …….. Sembri dopato?”

Andrea: “Si sinceramente ho fatto molta attività fisica, e ho mangiato delle belle bistecche.”

Ketty: “Hai il fisico più scolpito e più tonico, ti sei completamente asciugato, …….. ti sei trasformato.”

Andrea andò in bagno e si guardò ed effettivamente grazie agli abiti aderenti si notava un cambiamento.

Era forse stato un altro regalo di Dio? Comunque decise di non parlare di ciò che era avvenuto sulla montagna, e sviò il discorso con frasi di rito.

Vista l’ora decisero di andare a mangiare qualcosa giù in paese.

Passarono tutto il pomeriggio a dialogare del più e del meno, si trovavano bene insieme e l’intesa tra i due era palpabile, diciamolo pure, se non ci fosse stato Marco sarebbero stati due fidanzati azzeccati.

Non era mai successo niente tra loro due e la loro amicizia aveva sempre attenuato qualunque desiderio eccessivo.

Ad un tratto ad Andrea venne un grosso e poderoso mal di testa, che lo bloccò, quasi lo stordì, e la stessa voce che aveva sentito nel bosco ricominciò a farsi sentire ripetendo dei numeri in continuazione.

Ketty si preoccupò subito, ma lui minimizzò e se ne andò in bagno a bere una medicina.

Ritornando al tavolo, diede una spallata al tavolino che pubblicizzava che nel locale si poteva puntare quote del superenalotto, così decise di giocare i numeri che continuavano a risuonargli in testa.

Appena ebbe pagato la puntata tutto il mal di testa gli passò e si sentì di nuovo rigenerato e rinvigorito, completamente ripreso.

Ketty continuava ad essere preoccupata, questi continui sbalzi d’umore, potevano presagire disturbi mentali nascosti, che tra l’altro visto la situazione potevano anche esserci benissimo; così telefonò a Marco e gli comunicò che si sarebbe fermata la notte con Andrea per sorvegliarlo, e per capire meglio se realmente Andrea fosse affetto da disturbi della personalità.

Marco essendo amico intimo di Andrea non si faceva problemi se sua moglie dedicava queste attenzioni all’amico perché si fidava cecamente di tutti e due.

I due ritornarono alla malga, il tempo era cambiato ancora ed era ritornato il temporale, così appena entrati indossarono un pesante pigiama ed accesero il camino.

Davanti a quella fiamma ardente e scoppiettante tra una parola e l’altra i freni inibitori si sciolsero, la confidenza e l’attrazione tra i due si fece sempre più pressante.

Un bacio risuonò come una bomba atomica dentro di loro e li davanti al camino si consumò la scena d’amore più calda ed intensa che in nessun libro fosse mai stata descritta.

Non era amore, ma puro sesso, tra due persone tanto vicine.

Dopo aver spogliato Kety, e dopo essersi messo a torso nudo Andrea, la aiutò a mettersi sopra di lui a cavalcioni si abbassò i pantaloni e da quel momento iniziò una dolcissima ed instensa danza dell’amore.

Proseguirono finchè si addormentarono, uno vicino all’altro.

Un tuono risvegliò Andrea dal sonno in cui era crollato in piena notte.

Ad un tratto la solita voce ricominciò a risuonargli in testa e a ripetergli: “Amerai il tuo prossimo!”

Non facendocela più si alzò e si accese la TV, su un canale dove davano un TG.

La giornalista esordì dicendo: “E’ stato realizzato il 6 del superenalotto, la vincita milionaria è andata in Val Badia. I numeri fortunati sono: 16, 35, 48, 66, 78 e 90. Il vincitore si porta a casa la somma di 150 milioni di euro.”

Andrea raggelò, tanto da non ascoltare più quello che la televisione diceva, era lui il vincitore, era lui, si parlava di lui.

Prese subito la schedina per controllare i numeri, e con la mano tremante guardò e riguardò i numeri più volte, ma il risultato era certo, era lui il vincitore.

Svegliò Ketty, tutto sudato e tremante, non sapeva se piangere o ridere.

Ketty svegliata di soprassalto: “Che c’è Andrea stai male, che ti succede?”

Mentre parlava lo abbracciò, lui era tremante, e gli disse: “Che c’è che succede?”

Andrea: “Non ci crederai, ho fatto sei al superenalotto, ho vinto ho vinto il superenalotto.”

Ketty fece una esclamazione, strabuzzando gli occhi, cominciarono tutti e due a ridere all’impazzata e poi sintonizzarono la TV sul televideo per ricontrollare bene, ma il risultato era sempre quello.

Cominciarono a sbraitare, a saltare e a far festa.

Aprirono una, poi due e poi tre bottiglie di vino, bevettero e festeggiarono all’inverosimile. Da spaccarsi il fegato, fin che non caddero a letto a dormire in un sonno profondo emanando vapori di alcool a non finire.

Il giorno seguente, ripresisi dalla nottata, cercarono di ritornare con i piedi per terra. Ketty doveva subito ritornare a casa, anzi si era assentata troppo, e suo marito non doveva pensare al peccio, Andrea si sarebbe soffermato ancora qualche giorno.

Tutti e due furono d’accordo nel mantenere il completo riservo su quello che era successo, ma soprattutto per ora non doveva sapere nessuno della vincita.

Una vincita che di sicuro avrebbe cambiato la vita di Andrea, un cambiamento che poteva essere in bene o in male, molte persone si erano accecate e rovinate a causa dei soldi, quindi la questione doveva essere presa con i guanti.

Si salutarono ma non riuscirono a trattenere un ultimo bacio.

Passati alcuni giorni in cui Andrea continuava a meditare, trovò anche il tempo e la motivazione per rinsaldare quel personale ed intenso rapporto con Dio che sempre lo aveva accompagnato nella vita.

Alla preghiera dedicava molto tempo, tanto che senza accorgersene faceva lunghissime passeggiate senza sentire ben che meno l’esigenza di bere e di mangiare.

Una forza sopraumana lo alimentava dall’interno, dal cuore.

Un giorno arrivato sulla cima di una montagna, dove come si dice osano solo le aquile, dove le vette perforano il cielo, alzò gli occhi al cielo per scrutarlo e per cercare di vedere al di là di quell’intenso azzurro, nello spazio.

Pensò e fece una riflessione: “150 milioni ed il possibile capitale che svilupperanno sono troppi per me solo, è un patrimonio che merita di essere gestito bene. Deve servire per me e per gli altri, devo gestirlo con cura. Dio sono un tuo cavaliere e amerò il prossimo mio come me stesso, anzi più di me stesso, e te lo dimostrerò.”

Rimase a fissare il cielo per ore, si sentiva irradiato da un’energia cosmica.

Poi disse: “E’ ora! ……… Ora di tornare a casa.”

Passò una settimana, nella quale Andrea, tornato, aveva praticamente preparato tutto intorno a se per compiere il suo progetto, in completo riservo aveva fatto le dovute ricerche e si poteva dire che tutto era compiuto.

Era, perfino, andato in banca e segretamente con il direttore aveva attivato la procedura per riscuotere la vincita.

Aveva dato inizio ad una rivoluzione che avrebbe cambiato la vita di molte persone.

Marco era venuto a sapere della vincita da Ketty su ordine di Andrea, e una sera si erano accordati per una cena a casa di Andrea, con l’intenzione di presentare ufficialmente a loro il suo progetto.

Marco: “Come stai Andrea, ho sentito da Ketty che ti sei completamente ripreso ………. Mi sembra strano di parlare a un multimilionario.”

Andrea: “La montagna mi ha fatto veramente bene, più di quello che pensavo.”

Ketty: “L’importante è che tu sia ritornato tra noi e ora ricominci a vivere.”

Andrea: “Ho ricominciato a vivere, e più che per i soldi, grazie a voi che mi siete stati così vicino e mi avete fatto sentire il vostro calore e la vostra amicizia. …………. Vi ho chiamati per stasera perché vorrei presentarvi il mio progetto.”

Ketty e Marco drizzarono le orecchie.

Andrea: “La vincita mi cambierà di sicuro la vita, ma deve cambiarla al numero più alto di persone che riuscirò a raggiungere. Farò fruttare quei soldi e non li sperpererò. Li depositerò in un conto corrente apposito e per me mi prenderò 10.000 euro al mese, gli altri li utilizzerò per attivare progetti a sfondo sociale, chiedendo l’appoggio agli enti presenti in paese come Comune, Asilo, Parrocchia, ecc.”

Marco: “Che progetto …………… penso che nessuno mai abbia pensato di usare una vincita del genere così.”

Andrea proseguì facendo esempi e lasciano Ketty e Marco a bocca aperta.

Ketty: “Stai attento a non mangiarti tutto o peggio a non farti mangiare tutto.”

Andrea: “Quello di sicuro non dovete preoccuparvi.”

Marco: “Ma avrai bisogno di creare una vera e propria azienda.”

Andrea: “Ma deve essere un’azienda che parta con l’obbiettivo di risolvere dei problemi sociali.”

Ketty: “Dovrai stare attento alla tua incolumità.”

Andrea: “Ho pensato a tutto, rischi e benefici, ci sono molti milionari e grandi industriali che vivono tranquillamente senza farsi grossi problemi, io vivrò in mezzo alla mia gente. …………. Allora ci state a darmi una mano?”

Marco: “Io ci sono, ma sai che con il mio lavoro devo andare varie volte all’estero per conto della mia azienda quindi, semmai dovrà darti una mano Ketty. Io è meglio che prosegua a fare quello che faccio un po’ per diversificare le entrate famigliari.”

Andrea con un po’ di sarcasmo pensando a quello che era successo nella malga rispose: “Non potresti lasciarmi in mani migliori, mi sento in una botte di ferro. ………. Volevo proporvi a tutti e due, ma visto che ho capito ad aiutarmi sarà solo Kety, uno stipendio mensile di 10 mila euro al mese. Vi vabene?”

Kety: “Lo domandi se mi va bene? ……. Quando cominciamo?”

 
 
 
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