FERNANDO ZORZELLA

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VENNE IL GIORNO : IL ROMANZO : 3° PUNTATA

Post n°6532 pubblicato il 26 Gennaio 2021 da FernandoIR
Foto di FernandoIR

Questo è un  romanzo scritto interamente da Zorzella Fernando e presentato a puntate qui sul blog.

Le puntate usciranno in maniera casuale.

IMPORTANTE : RIBADISCO IN MODO CONVINTO E PRESSANTE CHE i nomi di persona, gli edifici, le vicende, le situazioni, tutto il romanzo è frutto di PURA PURA PURA fantasia e non ha nessuna nessuna nessuna attinenza con la realtà.

I luoghi sono reali, ma le storie no.

TESTO DELLA PUNTATA

Nicola, Mirko, Paola e Tiziana, tornarono al Centro Ricerche di Enna e poi a cena fuori per rilassarsi e riorganizzare le idee.

Paola: “Ma secondo te, Nicola, il Dott. Gambini ci crede?”

Nicola: “Si che ci crede e come, i dati sono dati e non ci sono errori.” Tiziana: “Eppure le organizzazioni internazionali no!”

Mirko: “Bè, ci sarebbe da stupirci dell’incontrario sinceramente.” Nicola: “Come?”

Mirko: “Si! E’ così come dico io! Se ci pensate bene! Hanno nascosto sempre tutto, da Rosvell, fino ai giorni nostri. Gli avvistamenti sono a migliaia e i video lo stesso, eppure non è mai vero niente. Chi vi dice che abbiano capito che abbiamo ragione e tengono nascosto tutto?”

Tiziana: “Ma dai, come fanno, un conto è una navicella così per caso, un conto è un popolo pronto all’invasione.”

Mirko: “Chi ti dice che non stiano già negoziando?”

Nicola: “Allora perché prendono contatto con noi e ci danno un appuntamento?” Mirko: “Quello non lo so.”

Tiziana: “Ma noi ci andiamo a questo appuntamento’”

Nicola: “Il problema vero è che il luogo si trova in pieno deserto Libico e non è semplice arrivarci, vedremo cosa riuscirà a fare il capo.”

Paola: “Spero che ci faccia sapere qualcosa presto.”

Tiziana: “Si può prendere il sole nel deserto? Semmai mi porto un completino che se si deve aspettare l’astronave intanto mi abbronzo.”

Tutti si misero a ridere e poi a fine cena Tiziana e Paola andarono a Letto, mentre Mirko e Nicola andarono a centro per bere un’altra birra al chiaror di luna.

Nicola: “Ci voleva proprio questa birra fresca, mi serve come ultimo tocco per staccare la spina del cervello del tutto ed andare a letto cotto.”

Mirko: “Io sono talmente pieno che potrei addormentarmi qua e risvegliarmi domani mattina.” Nicola: “Si lo puoi dire amico.”

Mirko: “Hai visto che sexi che era Paola questa sera? Non so perché non ci provi.” Nicola: “Lo sai che non mi è mai piaciuto provarci con una mia sottoposta.”

Mirko: “Non mi sembra che tu ci abbia mai trattati da sottoposti, anche se sei tu il capo.” Nicola: “Lo so, ma io voglio che davanti ai miei occhi voi siate tutti uguali e che non abbiate pensieri sulla mia imparzialità.”

Mirko: “Se ti scopi una collega strafica come Paola, avresti solo la mia ammirazione e la mia invidia e basta.”

Nicola: “Parla quello che sbava su Tiziana come un cane in calore, gli pulisci perfino la scrivania e gliela passi con l’Amuchina, penso che sia il posto più pulito di tutto il Centro Ricerche. Ma non eravate li li per mettervi assieme una volta.”

Mirko: “Si! Ma è tutta colpa tua che non ti scopi Paola e quindi Tiziana ha la paura di essere fuori luogo.”

Nicola: “Ma io ho sempre detto che fuori dal centro potete fare ciò che volete, l’importante è che non trovi perizomi sopra la console che regola la parabola delle comunicazioni interstellari o strani liquidi sopra i rapporti da mandare al centro di Palermo.”

Tutti e due si misero a ridere a crepapelle.

Mirko: “Penso che se sarà vero qualcosa di ciò che potrebbe accadere, però, non potrò più trattenermi dal provarci con Tiziana.”

Nicola: “Se ti consola hai la mia benedizione amico.”

Il giorno seguente, tutto stava proseguendo normalmente, oltre a qualche controllo di routine, si impiegò il tempo a fare un po’ di riordino e sistemazione del centro.

La speranza era di avere altre notizie, da chi aveva già spedito quei messaggi, ma nessun aggiornamento si presentò all’orizzonte.

Forte era la preoccupazione che a quel appuntamento in realtà non si presentasse nessuno.

Ad un certo punto, alle ore 14 e 30 per l’esattezza, il citofono della base suonò e tutti presero un colpo.

Andò Tiziana a rispondere e poi si recò da Nicola a riferire.

Tiziana: “Ci sono una decina di persone al cancello della base che chiedono di parlare con noi, cosa facciamo?”

Nicola: “Sono giornalisti?”

Tiziana: “No! Assolutamente, o almeno non mi sembrano e poi che cosa verrebbero a fare qui dei giornalisti?”

Nicola: “Ma che cosa vogliono di preciso? Di loro che abbiamo da lavorare qui.”

Tiziana: “Ascolta, io vado a sentire cosa vogliono, magari sono un gruppo di ragazzi semplicemente interessati al nostro lavoro, non vorrei che facessimo la figura degli scorbutici.” Nicola: “Fai come vuoi e poi dammi un colpo di telefono, che magari scendo anche io a salutarli.” Tiziana: “Ok capo!”

Tiziana, si recò al portone senza aprire per motivi di sicurezza e una volta li, uscì dal cancello per fare le dovute presentazioni.

Tiziana: “Vi porgo il saluto da parte del Direttore del Centro Ricerche di Enna! Chi siete? In cosa possiamo essere utili?”

Siriana: “Io mi chiamo Siriana, vengo da Verona, sono la Presidente di un gruppo di giovani che si interessano di ufologia e vi segue via internet usando anche il software che avete elaborato voi.” Tiziana: “Tipo un fan club?”

Siriana: “Si proprio così siamo dei vostri fan!”

Tiziana: “Ok chiedo al direttore se potete entrare, penso che la risposta sarà positiva.” Siriana: “Aspetta Tiziana, vogliamo sapere una cosa.”

Tiziana: “Cosa esattamente?”

Siriana: “E’ vero che avete avuto un contatto allieno vero e proprio?” Tiziana: “Cosa ve lo fa pensare?”

Siriana: “Il programma che avete creato voi e che abbiamo installato nei nostri pc, ci ha fornito degli elementi che ci fanno pensare a questo, poi ad un certo punto i nostri pc, sono stati come telecomandati da un pc esterno o da qualcun altro.”

Tiziana, divenne bianca come uno straccio perché non sapeva cosa rispondere, cosa che si vedeva distante un chilometro.

Siriana e i suoi compagni rimasero in silenzio; Tiziana, prese la scusa di chiamare Nicola per riferire e poi vennero fatti salire ed entrare nella sala riunione del centro.

Una volta accomodati, Nicola, entrò nella stanza e si presentò.

Nicola: “Vi do il mio saluto e vi ringrazio per tutto quello che fate per noi, avendo installato il software nel vostro pc, creato dai miei due colleghi per potenziare e velocizzare i computer del centro. Sono il direttore di questo centro, ma come vedete la nostra età non si discosta molto l’uno dall’altro. Siamo in 4, io come ho detto mi chiamo Nicola e qui alla mia destra trovate in ordine Paola, Tiziana e Mirko. Mi hanno detto che pensate che noi siamo stati contattati da allieni. Cosa vi fa pensare che sia vero?”

Siriana: “Il fatto che lei ed il suo staff non abbiate neanche provato a smentirlo ed avete reagito come se fosse tutto vero, ma cercate di nasconderlo.”

Nicola: “Come fate a pensare questo? Qual è la vostra prova?”

Siriana: “Come ho detto ad un certo punto i nostri pc, si sono comportati come se fossero comandati da qualcuno dall’esterno, sono comparsi strani segni e strani messaggi, come se loro scrivessero a voi e voi a loro.”

Nicola deglutì visibilmente.

Nicola: “A voi cosa potrebbe interessare una cosa del genere, cosa vi verrebbe in tasca sapere la verità su una cosa del genere?”

Siriana: “Noi siamo un gruppo che ci interessa questo tema, vi seguiamo e ci interessa sapere se è vero o no, perché vogliamo sapere la verità.”

Nicola: “Ma la verità potrebbe anche spaventare e mettere tutti in allarme.” Siriana: “La verità potrebbe servire per preparare la gente nel modo giusto.”

Nicola: “Noi abbiamo intercettato un segnale, è vero, che ha tutte le caratteristiche per essere ritenuto allieno, un segnale che conteneva dei messaggi chiari, ma non sappiamo e non abbiamo la certezza di chi abbia spedito quel segnale e se il messaggio fosse per noi. Siamo d’accordo che ci troveremo in un punto ben definito del deserto libico tra qualche giorno e qualcuno più importante di noi sta preparando il nostro viaggio. Non sappiamo chi veramente troveremo li ad aspettarci.”

Siriana: “Come vi comportate in questo caso?”

Nicola: “Noi abbiamo passato tutti i dati ai nostri superiori, che hanno a loro volta girato tutto alle organizzazioni internazionali, che hanno smentito tutto e negato l’evidenza, quindi sospettiamo di essere gli unici che ancora cercano di capire se realmente quei messaggi erano veri o no!” Siriana: “La notizia può essere pubblica?”

Nicola: “Assolutamente no! Qui noi facciamo ricerca e finchè non ci sono dati certi niente si può rendere pubblico.”

Siriana: “Possiamo rimanere qui al centro fino a che non capite se il segnale era vero o no?” Nicola: “Se non recate problemi si, se li recate, dovrete andarvene subito e comunque non soggiornerete qui dentro al centro ma in alberghi fuori e al massimo ci terremo in contatto.” Siriana: “Per noi va bene!”

Nicola: “Anche per noi va bene così!”

Dopo di che vennero portati a fare un giro guidato all’interno del centro con spuntino finale. Qualche giorno dopo, circa a metà mattina, arrivò senza preavviso il Dott. Gambini a bordo di un elicottero.

 
 
 
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