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NO AL TAGLIO DEGLI ALBERI DI PIAZZA MERCATALE

Post n°2 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da wwfprato

Molti cittadini ed associazioni si sono mobilitati assieme al CCC Coordinamento Comitati dei Cittadini di Prato per la difesa del giardino storico di Piazza Mercatale. Per una palese operazione di speculazione edilizia, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo a due piani (solo secondario è lo scarno progetto di rifacimento della superficie della piazza), si vuole infatti distruggere l’unico parco all’interno delle mura medievali del centro cittadino, parco composto da quasi cento alberi di cui buona parte della “rispettabile” età di 80 anni.



Questo parco, oltre ad una indubbia valenza storica, sociale e urbanistica, ha le fondamentali funzioni di qualificazione ambientale e di verde cittadino, essenziali per una città come Prato che conosce da anni un’abnorme attività edilizia la quale non ha purtroppo mai lasciato spazio alla nascita di nuove piazze o giardini.

Gli alberi di Piazza Mercatale, come gli altri grandi alberi cittadini, hanno le importantissime funzioni di ossigenazione, di insonorizzazione da rumori del traffico, di mitigazione del microclima e di creazione di aree verdi, necessarie per la qualità della vita sia per i residenti che per chi si reca in città per lavoro o svago.

L’amministrazione comunale di Prato nel 2005 ha approvato un “Regolamento del verde pubblico e privato” dove si obbliga a “tutelare e promuovere il verde come elemento qualificante del contesto urbano e come fattore di miglioramento della qualità di vita dei cittadini” e prevede che “il giardino storico deve essere salvaguardato e considerato un monumento che, per sua natura, richiede cure continue da parte di personale qualificato”

Siamo davanti a un caso di schizofrenia di un’intera amministrazione comunale?

Il Comune infatti con una vera e propria azione di marketing verso la cittadinanza sulla stampa e con costosissimi pannelli e depliants a colori (che molto furbescamente presentano solo il progetto di rifacimento della superficie della piazza!), è invece il primo promotore della realizzazione del parcheggio sotterraneo proprio sotto l’area dove è attualmente presente il parco, che quindi sarà necessariamente distrutto, e ha delegato allo studio di fattibilità, alla realizzazione e gestione del parcheggio l’ex azienda municipalizzata, da qualche anno società per azioni di diritto privato, che è concessionaria di moltissimi servizi per la collettività, tra cui anche la stessa gestione e cura del verde pubblico!! Chissà perché proprio solo da alcuni mesi leggiamo sui quotidiani locali che molti alberi della Piazza Mercatale sarebbero malati….

E' stato piu' volte inoltre obiettato all’amministrazione comunale che costruendo un altro parcheggio sotterraneo nel centro della città (di cui non c’è tra l’altro necessità oggettiva per l’esistenza di altri due parcheggi sotterranei vicini largamente sottoutilizzati!!) si va nella direzione sbagliata di portare un maggior flusso di traffico verso il centro cittadino con il conseguente aumento di inquinamento atmosferico e da rumore. Le città italiane e europee più attente ai problemi dell’inquinamento e della qualità della vita cercano invece di dissuadere dall’uso dell’auto, potenziando e promuovendo il trasporto pubblico non inquinante verso il centro cittadino, i mezzi elettrici, le piste ciclabili. Eppure con il PUM, Piano Urbano della Mobilità, il Comune di Prato si era impegnato a lavorare in questa direzione….

Lamentiamo fortemente, in totale accordo con i comitati, che la decisione di stravolgere l’identità di una delle più importante piazze cittadine e di distruggere il parco sia stata già presa da molto tempo “nelle stanze del potere” e che la fase di consultazione e di incontro con i cittadini, iniziata solo da qualche mese e tra l’altro per iniziativa di circoli di partito o associazioni, anziché un reale processo partecipativo sia in realtà una mera attività “di facciata” che si riduce alla comunicazione di decisioni già prese.



AIUTATECI A RACCOGLIERE LE FIRME PER LA

PETIZIONE "NO AL TAGLIO DEGLI ALBERI IN PIAZZA MERCATALE" (link esterno)

 
 
 

DOCUMENTO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Post n°1 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da wwfprato
Foto di wwfprato

Le associazioni ambientaliste dell’area pratese e pistoiese WWF e Legambiente, consapevoli dell’enorme importanza di una corretta
gestione dei rifiuti, in particolare nella zona dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 (Pistoia – Prato – Firenze),
hanno elaborato alcuni punti comuni programmatici sul tema , con un richiamo alla questione dell’inceneritore
di Montale.
Il documento rappresenta una sintesi di quello che le rappresentanze locali di WWF e Legambiente hanno già
ampiamente dettagliato nel passato, con proposte, convegni e documenti. I punti di questo comunicato sono
considerati irrinunciabili dalle due associazioni.
Strategie generali per una corretta gestione dei rifiuti
1) Occorre agire con forti politiche di prevenzione del rifiuto e di una sua riduzione almeno del 15-20%,
sia in ambito industriale che privato. Occorre attivare protocolli d'intesa con la grande distribuzione per
una corretta e sostenibile gestione di vendita delle merci (punti di raccolta differenziata accanto ai
centri commerciali, politica del vuoto a rendere,ecc). Tali protocolli devono essere allargati anche alle
associazioni ambientaliste e dei consumatori , soggetti portatrici di interessi generali;
2) Scorporare la quota degli R.S.A.U (Rifiuti Solidi Assimilabili agli Urbani) dai Rifiuti Solidi Urbani,
avviando filiere di raccolta rifiuti personalizzate per gli ambiti produttivi (centri commerciali, industrie,
commercio ed artigianato);
3) Modificare le modalità della Raccolta Differenziata , spingendola fortemente a quote oltre il 65%-70%
, adottando con decisione il sistema del 'porta-a-porta' unico metodo per ottenere risultati apprezzabili
nel breve-medio periodo (alcune esperienze toscane dicono che, con questo sistema, si è più che
raddoppiata la R.D. nel giro di pochi mesi). E’ chiaro che questo metodo deve essere univoco per
l’intero A.T.O. n. 5 con lo scopo preciso di incentivare la raccolta differenziata ed il recupero di
materia.
4) Adottare le migliori tecnologie disponibili per il recupero/smaltimento della parte residuale del rifiuto
restante (es. Impianti di trattamento a freddo). Soltanto dopo che tutte le attività finalizzate alla
riduzione, al riutilizzo, al riuso ed al riciclaggio saranno realizzate si potrà ragionare su quali tipologie
di impianti adottare per il trattamento della frazione residuale dei rifiuti, privilegiando quelle che più
rispettano la salute dei cittadini e dell’ambiente.
5) Andare verso una moratoria nella realizzazione di qualsiasi nuovo impianto di incenerimento e ad una
progressiva dismissione degli impianti esistenti;
6) Adottare la tariffazione come metodo puntuale per i rifiuti prodotti in modo che ognuno paghi in base a
quanto effettivamente prodotto;
7) Promuovere un attento insegnamento nelle scuole sulle varie modalità di divisione dei rifiuti da parte
dei soggetti senza conflitto di interessi. Il percorso di educazione deve essere rivolto non soltanto ai
ragazzi, ma anche agli stessi adulti con modalità permanente e non episodica. Devono essere
stanziati dei fondi su questo aspetto che consideriamo fondamentale. Inoltre è anche qui opportuno
poter coinvolgere non soltanto enti pubblici, ma le stesse associazioni ambientaliste e dei
consumatori.
Richieste inerenti l’inceneritore di Montale
Ci sono tre punti che per noi sono fondamentali:
1. Premessa irrinunciabile: occorre effettuare una ricerca epidemiologica puntuale per capire le ricadute
sanitarie dell'impianto attualmente esistente. Vista la presenza di tante fonti inquinanti , questa ricerca
ci sembra tassativa;
Legambiente circolo di Pistoia – Legambiente circolo di Agliana – WWF
sezione di Pistoia – WWF sezione di Prato – WWF sezione Toscana
2. La parte tecnica deve essere aperta ad esperti delle associazioni ambientaliste e sanitarie nell’ottica di
una completa trasparenza di gestione dell’impianto;
3. La provincia di Pistoia deve fare la Valutazione di Impatto Sanitario prima dell'ampliamento
dell'impianto;
Inoltre non bastano generiche affermazioni di collaborazione : occorre che i comuni presenti nella gestione
dell'impianto (Montale, Agliana, Quarrata) diano garanzie certe di monitoraggio degli inquinanti attraverso una
più stretta collaborazione con le associazioni ambientaliste, con la popolazione e con i comitati della piana
(pubblicazione dati su Internet,ecc)
Tale collaborazione deve essere intesa per tutta la parte gestionale dei rifiuti ( quindi non solo la parte
impiantistica), per una disamina completa sulla produzione/recupero/smaltimento dei RSU e l'analisi e le
proposte condivise su tutta la filiera dei rifiuti.
Legambiente circolo di Agliana
Legambiente circolo di Pistoia
WWF sezione di Pistoia
WWF sezione di Prato
WWF sezione Toscana

Pistoia, 01 luglio 2006

 
 
 
 
 

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