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coccole e criniere

Post n°11 pubblicato il 02 Settembre 2007 da itaca.dgl

Paziente mi attende il timone, il remo mi si offre alle dita
l'onda si addormenta per non darmi alcun tormento.

E placida stavolta è l'attraversata verso quello scoglio scolpito.

Coccole e criniere ancor là e socchiusa l'inferriata mi permette

di abbordare.

Non un alito di vento, immobile la luce nel suo scorrer lungo il giorno..

l'atmosfera non ha il sapore del tempo.

I miei passi timorosi affrontan la salita e la scelta si fa ardua.


Ingressi e colonne celan novità, profumi afrodisiaci e afrori soffocanti..

un sasso ... piatto .. comodo seppur nudo sedile ..

mi appoggio...

il tempo per riprender fiato ..

il tempo per ripartir all'avventura

 

sulla destra un colonnato ... più in alto un altro,

di fronte all'ombra dei cipressi una porticina,

alle spalle un'irraggiungibile arcata,

sul lato opposto una grotta aerea.

Bell'impresa che mi propongo!

E questo è solo il visibile... la parte più esposta

di un castello di roccia.

I leoni son docili e l'aria ferma non agita lo spirito.

Sulla destra .. un colonnato..

il primo mio ingresso.

Una coorte praticamente.. un riparo rinforzato

con affreschi alle pareti, piante rigogliose che

dell'ombra prendon il beneficio senza accusar

l'arsura di un sole cocente.

Un ambiente per riposo dopo l'arrivo remato.

E al centro del cortile acqua zampillante

da una tazza di marmo .. ombra, refrigerio, pace.

Riprendo la scala e all'altro colonnato

mi porto.. son più in alto e al mio voltar lo sguardo

verso il mare avverto quell'ombra presente.

Mi rigiro fulminea che non fosse solo per l'ombra

il mio pensiero.. il tascapane ne porta il ricordo,

ricrear quell'atmosfera sarebbe rincollar petalo

a fiore d'altro tempo.

E col sospiro ancor dentro.. lo sguardo è alla stanza..

archi di seta azzurra, mantovana e raso argento..

e sull'angolo più fresco ... una culla!!

Giaciglio morbido e ancor tiepido .. vuoto ma ancor

pulsante di vita in erba.. un bambino è stato qui

da poco adesso.. in questo tempio di paradiso che lo

ripara e ne riflette il sorriso.

Le nappe color argento della culla profumano di talco,

il tulle sulla cupola .. un carillon a tulipano ..

il suo Regno!!

Tenerezza ... è il sentimento che mi avvolge..

e col sorriso disteso mi riporto sull'esterno.

Il mio passo è verso il mare, fino alla sommità

piatta che sormonta la vòlta che vedevo dal basso.

Baluardo rinforzato a sostegno della nicchia del neonato,

trampolino di un lancio ..

volo se verso le stelle portassi le braccia

tuffo se al tappeto salato abbandonassi il mio corpo.

E la porticina?

Verso di quella ora corro veloce, arcana apertura

su altri splendori.

Ma già dall'esterno un acre odore di oppio

mi serra la gola.. la penombra è inquietante..

e balugginano instabili luci all'interno di essa.

Oltrepasso la soglia, sono avvolta da essenza..

tabacco mirto cannella coriandolo e papavero

saturano l'aria... velluti bordeaux, viola i cuscini,

nere lucide pelli alle pareti ne fanno una perduta alcova.

Sudore, urla strappate, profondi rapporti,

carne lussuriosa ma violata

smania nel soffocante antro

e le torce testimoni vibranti di amplessi violenti.

Catene.. manette.. brandelli di lino..

un bastone.. un calice riverso..

una calza strappata...

........ una croce spezzata!!

Indietreggio.

Una maligna coltre aleggia pesante,

mi invita pèrfida ad avanzare..

Indietreggio.

Son sull'uscio

Indietreggio.

Sono fuori.

Sgomenta.. persa.. in apnea.

Torno sull'arco,

mi siedo con gambe sospese,

guardo giù..

.. il mare

... blu

... profondo

... vagabondo

immensa distesa che mai ha promesso quiete e che mai è svanita silente

 

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MAGIC MOMENTS

 
 
 
 

METAFORA

"Anche un viaggiatore abituato, anche il piu' disciplinato, qualche volta s'imbatte in un particolare oggetto che vuole assolutamente riportare a casa. Va tutto bene; purche' uno sia pronto ad accettare le complicazioni e i disagi che ogni bagaglio in piu' necessariamente provoca."

Turista per caso

(ringrazio MacRaiser che mi concede di far mio questo pensiero)

 

LETTURE

 IL LIBRAIO DI SELINUNTE di Roberto Vecchioni (Un libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa,  Rimbaud.... )

NO di Diego Cuggia (Uno show sulle ultime visioni dei morenti è il Grande Fratello del futuro.  E Il pubblico deciderà se il presentatore dovrà iniettare l’antidoto  alla protagonista o lasciarla morire con i suoi ricordi.)

LADRA DI PAROLE di John Jaffe (Ci sono quelli che corteggiano con i fiori o con i cioccolatini: Jack DePaul, giornalista del "Baltimore Star-News", no. Lui usa il potere delle parole)

SOLA COME UN GAMBO DI SEDANO di L. Littizzetto (toh! ma allora non vedo solo io certe cose ehehe)

IL TAILLEUR GRIGIO di A. Camilleri (Un uomo che si pone una domanda e che.. trova la risposta.  E la classe di Camilleri )

 

             

  poesie spettinate 

 

   Avrei

Avrei voluto portare l'aquilone là
dove il profumo di rosa confonde
gli arcobaleni         ma.....pioveva

Avrei voluto cogliere ciliege rubizze
dal ramo proteso ma....è autunno

Avrei.... sfidato a scacchi il tempo
per fare matto il suo Re

peccato..

peccato..

peccato.... è notte

 

 .. astinenza ..

quel trattenersi da piacevolezze veniali,
quasi candidi bon bon, confetti dolci dolci
per una compiacenza sottile e svelta
o.... da più ardite.calde.spinte.estreme
pienezza abbandono limite inconfessabile
varcato col piacere, affrontato con lo sprezzo

volontà e coraggio a tener lontane
tentazioni desiderate, abitudini gradite,
modi cresciuti in noi in uno spazio silenzioso,
carezze amorevoli accanto a cupe nubi..

la loro mancanza, la crisi che ne segue

col tempo sparirà..

saranno altri modi al posto loro,

più pudiche espressioni muoveremo

rigore e virtù ci imporremo

ma l'aver vissuto non ci condanni !!

 

A volte 


A volte canto un grido

di dolore.. io

rivolta sola al muro

bianco

Non ho alberi di bosco

attorno

e i miei antichi sentieri

polverosi

son così lontani ormai

Cerco angoli bui,

i più segreti,

perché raccolgano

e si inzuppino delle lacrime

Ma sono muri

.. e duri

restano inerti,

dispettosi e odiosi

 

 

 
  si ..

 .. quell'altalena certe volte dondolata

al ritmo sciolto delle ventate d'aprile

aria tiepida e odorosa

evasa dai raggi più nuovi

.. non più lane alla pelle ma sete leggere

fluenti e lievi ad ogni ritorno ..

ritorni veloci per corse più spinte

salite decise ad altezze lontane

.. un ritorno ..un ritorno..

e se manca un ritorno ..

l'aria fresca avvolta al respiro diventi ..

l'attesa .. curiosa

.. fremente .. gradita

.. che sazia ad un palmo

dalle acque stagnanti

dalle terre pesanti

 

 

Lettera al cielo  

 A te Cielo,

da me che son certa del tuo essere attraverso le tue scomparse.

Mi distrai dai tuoi manti ponendoti stelle come lucciole brillanti

e batuffoli di spume bianche sfrangiate quando e’ giorno.

Diventi schivo vestendo spesse coltri grigie dense allo sguardo

e ti veli con la luce buia della notte per fingere di non esserci.

Ma tu, generoso e benevolo animo,

mi regali pienezze intime, soddisfazioni grandi

quando ti lasci solleticare dalle ali delle rondini

o giochi a esser tavolozza per il pittore dei tramonti.

Dedicata a te Cielo,

Immensa pagina sicura,

Diario dei miei sogni impossibili..

che sempre li abbracci per me

 

 

La preghiera dei navigatori di Facebook 

Il testo, di Patrizio Righero, arriva dal Centro Giovani diocesano di Pinerolo. Certamente può essere una buona bussola per non perdere la rotta giusta tra i flutti virtuali della navigazione on line...

In questo angolo del mondo digitale, Signore,
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.
Li chiamo “amici”,
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).
Qualcuno non l’ho incontrato,
qualcun altro vive dall’altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.
E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.
Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.
Rendimi, per loro,
immagine – sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci. 
Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.
Ti ringrazio, Signore,
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.
Tuttavia, Signore,
di chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.
 

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