Ultimi Commenti
lafatinadellepoesie il 30/03/11 alle 20:58 via WEB
scusa mi piace molto questa rosa la prendo pero se non posso melo dici e la tolgo grazie buona sera
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pcsarpedontigrazia il 05/03/11 alle 22:31 via WEB
grazie a tè....^^______^^...Grazia
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pcsarpedontigrazia il 05/02/11 alle 22:19 via WEB
la preghiera dei navigatori...è molto bella ....ciao buona domenica....Grazia
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fraeduardo il 28/01/10 alle 19:52 via WEB
Lei ha la casella postale piena, ecco perché torno sul blog. Sono un frate francescano conventuale. Non ho nulla da nascondere. Come ha fatto Francesco nel Duecento, pure io (frate ormai vecchio) percorro sentieri nuovi o diversi. E' una sfida che tanti di noi hanno accettato. Navigo, come Ulisse, in questo oceano infinito della rete tra mille isole anonime. Sa Itaca, la sua isola non offre asilo, ma il suo cuore e pronto a ringraziare. La sua risposta, spontanea e sincera parla della sua cortesia e della sua gentilezza. Torni a farmi visita se non si annoia. Lei sarà sempre un "ospite gradito". Fra Eduardo
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fraeduardo il 28/01/10 alle 17:56 via WEB
Salve, sono Fra Eduardo. Non sono un naufrago e non cerco asilo. Voglio solo ringraziare la sua visita. Buona serata.
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itaca.dgl il 09/12/09 alle 16:47 via WEB
... e grazie a te, Anto, per l'esortazione. Rifletto ed in effetti il mio viaggio è fermo... bloccato da un passaggio a livello che non comando io... tutto è fermo! Ciao :-)
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pensierimiei1962 il 09/12/09 alle 13:26 via WEB
Buongiorno.. mi sono intromessa richiamata dal nome Itaca.. che adoro! Quel viaggiare senza carichi..o con carichi pesanti.. ma sempre viaggiare.. in più due Itaca..ed ho sorriso! E nel frattempo saluto caramente Ele.. mi è piac questo :) divertente.. e anche se il tuo post Itaca donna è un po' amareggiato ti invito a coglier quello che di bello la vita ti dona.. Viaggia.. e non tenere con te nulla se non il bene.. il resto lascialo volare via come zavorra inutile che ferma il tuo viaggiare. Auguri e grazie per l'ospitalià.. Ciao Anto
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itaca.dgl il 09/12/09 alle 11:57 via WEB
.. bella divagazione sulla mia riflessione. Stesse parole, le tue e le mie, poste a esprimere concetti. Questo sono le parole, i mezzi per dar voce. Inutile dire che le parole cattive (e non intendo cattive come volgari) danno voce ai "cattivi".
Ciao :-)
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In_viaggio_per_Itaca il 09/12/09 alle 11:45 via WEB
Itaca è lo stimolo...è ciò che non ci fa arenare in un golfo desolato...è il punto. E non ci sarebbero punti fermi senza aver messo prima delle virgole...che possiamo aver usato per permettere a qualcuno di entrare nelle nostre frasi. E, a volte, sono meglio dei puntini di sospensione ed aspettare un attimo...Ele...
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cercandoitaca il 30/12/08 alle 21:50 via WEB
Itaca non è un "punto interrogativo". Forse, penso io, è un'idea. Oppure la rappresentazione metafisica della fine delle sofferenze. O dell'avventura? Ma, sicuramente non una concrezione calcarea in mezzo al Mediterraneo.
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MAGIC MOMENTS
METAFORA
"Anche un viaggiatore abituato, anche il piu' disciplinato, qualche volta s'imbatte in un particolare oggetto che vuole assolutamente riportare a casa. Va tutto bene; purche' uno sia pronto ad accettare le complicazioni e i disagi che ogni bagaglio in piu' necessariamente provoca."
Turista per caso
(ringrazio MacRaiser che mi concede di far mio questo pensiero)
LETTURE
IL LIBRAIO DI SELINUNTE di Roberto Vecchioni (Un libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa, Rimbaud.... )
NO di Diego Cuggia (Uno show sulle ultime visioni dei morenti è il Grande Fratello del futuro. E Il pubblico deciderà se il presentatore dovrà iniettare l’antidoto alla protagonista o lasciarla morire con i suoi ricordi.) LADRA DI PAROLE di John Jaffe (Ci sono quelli che corteggiano con i fiori o con i cioccolatini: Jack DePaul, giornalista del "Baltimore Star-News", no. Lui usa il potere delle parole) SOLA COME UN GAMBO DI SEDANO di L. Littizzetto (toh! ma allora non vedo solo io certe cose ehehe) IL TAILLEUR GRIGIO di A. Camilleri (Un uomo che si pone una domanda e che.. trova la risposta. E la classe di Camilleri )
Avrei
Avrei voluto portare l'aquilone là
dove il profumo di rosa confonde
gli arcobaleni ma.....pioveva
Avrei voluto cogliere ciliege rubizze
dal ramo proteso ma....è autunno
Avrei.... sfidato a scacchi il tempo
per fare matto il suo Re
peccato..
peccato..
peccato.... è notte
quel trattenersi da piacevolezze veniali,
quasi candidi bon bon, confetti dolci dolci
per una compiacenza sottile e svelta
o.... da più ardite.calde.spinte.estreme
pienezza abbandono limite inconfessabile
varcato col piacere, affrontato con lo sprezzo
volontà e coraggio a tener lontane
tentazioni desiderate, abitudini gradite,
modi cresciuti in noi in uno spazio silenzioso,
carezze amorevoli accanto a cupe nubi..
la loro mancanza, la crisi che ne segue
col tempo sparirà..
saranno altri modi al posto loro,
più pudiche espressioni muoveremo
rigore e virtù ci imporremo
ma l'aver vissuto non ci condanni !!
.. quell'altalena certe volte dondolata
al ritmo sciolto delle ventate d'aprile
aria tiepida e odorosa
evasa dai raggi più nuovi
.. non più lane alla pelle ma sete leggere
fluenti e lievi ad ogni ritorno ..
ritorni veloci per corse più spinte
salite decise ad altezze lontane
.. un ritorno ..un ritorno..
e se manca un ritorno ..
l'aria fresca avvolta al respiro diventi ..
l'attesa .. curiosa
.. fremente .. gradita
.. che sazia ad un palmo
dalle acque stagnanti
dalle terre pesanti
A te Cielo,
da me che son certa del tuo essere attraverso le tue scomparse.
Mi distrai dai tuoi manti ponendoti stelle come lucciole brillanti
e batuffoli di spume bianche sfrangiate quando e’ giorno.
Diventi schivo vestendo spesse coltri grigie dense allo sguardo
e ti veli con la luce buia della notte per fingere di non esserci.
Ma tu, generoso e benevolo animo,
mi regali pienezze intime, soddisfazioni grandi
quando ti lasci solleticare dalle ali delle rondini
o giochi a esser tavolozza per il pittore dei tramonti.
Dedicata a te Cielo,
Immensa pagina sicura,
Diario dei miei sogni impossibili..
che sempre li abbracci per me
La preghiera dei navigatori di Facebook
Il testo, di Patrizio Righero, arriva dal Centro Giovani diocesano di Pinerolo. Certamente può essere una buona bussola per non perdere la rotta giusta tra i flutti virtuali della navigazione on line...
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.
Li chiamo “amici”,
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).
Qualcuno non l’ho incontrato,
qualcun altro vive dall’altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.
E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.
Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.
Rendimi, per loro,
immagine – sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci.
Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.
Tuttavia, Signore,
di chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.
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