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Post n°42 pubblicato il 14 Novembre 2008 da itaca.dgl
mi pare che si sia arrivati ad un tale punto di relativismo generale per cui è lodevole il malsano, il furbesco, l'indecente, il superbo mentre viene dequalificato l'onesto, il buono... e l'intelligenza spesa per il bene |
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MAGIC MOMENTS
METAFORA
"Anche un viaggiatore abituato, anche il piu' disciplinato, qualche volta s'imbatte in un particolare oggetto che vuole assolutamente riportare a casa. Va tutto bene; purche' uno sia pronto ad accettare le complicazioni e i disagi che ogni bagaglio in piu' necessariamente provoca."
Turista per caso
(ringrazio MacRaiser che mi concede di far mio questo pensiero)
LETTURE
IL LIBRAIO DI SELINUNTE di Roberto Vecchioni (Un libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa, Rimbaud.... )
NO di Diego Cuggia (Uno show sulle ultime visioni dei morenti è il Grande Fratello del futuro. E Il pubblico deciderà se il presentatore dovrà iniettare l’antidoto alla protagonista o lasciarla morire con i suoi ricordi.) LADRA DI PAROLE di John Jaffe (Ci sono quelli che corteggiano con i fiori o con i cioccolatini: Jack DePaul, giornalista del "Baltimore Star-News", no. Lui usa il potere delle parole) SOLA COME UN GAMBO DI SEDANO di L. Littizzetto (toh! ma allora non vedo solo io certe cose ehehe) IL TAILLEUR GRIGIO di A. Camilleri (Un uomo che si pone una domanda e che.. trova la risposta. E la classe di Camilleri )
Avrei
Avrei voluto portare l'aquilone là
dove il profumo di rosa confonde
gli arcobaleni ma.....pioveva
Avrei voluto cogliere ciliege rubizze
dal ramo proteso ma....è autunno
Avrei.... sfidato a scacchi il tempo
per fare matto il suo Re
peccato..
peccato..
peccato.... è notte
quel trattenersi da piacevolezze veniali,
quasi candidi bon bon, confetti dolci dolci
per una compiacenza sottile e svelta
o.... da più ardite.calde.spinte.estreme
pienezza abbandono limite inconfessabile
varcato col piacere, affrontato con lo sprezzo
volontà e coraggio a tener lontane
tentazioni desiderate, abitudini gradite,
modi cresciuti in noi in uno spazio silenzioso,
carezze amorevoli accanto a cupe nubi..
la loro mancanza, la crisi che ne segue
col tempo sparirà..
saranno altri modi al posto loro,
più pudiche espressioni muoveremo
rigore e virtù ci imporremo
ma l'aver vissuto non ci condanni !!
.. quell'altalena certe volte dondolata
al ritmo sciolto delle ventate d'aprile
aria tiepida e odorosa
evasa dai raggi più nuovi
.. non più lane alla pelle ma sete leggere
fluenti e lievi ad ogni ritorno ..
ritorni veloci per corse più spinte
salite decise ad altezze lontane
.. un ritorno ..un ritorno..
e se manca un ritorno ..
l'aria fresca avvolta al respiro diventi ..
l'attesa .. curiosa
.. fremente .. gradita
.. che sazia ad un palmo
dalle acque stagnanti
dalle terre pesanti
A te Cielo,
da me che son certa del tuo essere attraverso le tue scomparse.
Mi distrai dai tuoi manti ponendoti stelle come lucciole brillanti
e batuffoli di spume bianche sfrangiate quando e’ giorno.
Diventi schivo vestendo spesse coltri grigie dense allo sguardo
e ti veli con la luce buia della notte per fingere di non esserci.
Ma tu, generoso e benevolo animo,
mi regali pienezze intime, soddisfazioni grandi
quando ti lasci solleticare dalle ali delle rondini
o giochi a esser tavolozza per il pittore dei tramonti.
Dedicata a te Cielo,
Immensa pagina sicura,
Diario dei miei sogni impossibili..
che sempre li abbracci per me
La preghiera dei navigatori di Facebook
Il testo, di Patrizio Righero, arriva dal Centro Giovani diocesano di Pinerolo. Certamente può essere una buona bussola per non perdere la rotta giusta tra i flutti virtuali della navigazione on line...
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.
Li chiamo “amici”,
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).
Qualcuno non l’ho incontrato,
qualcun altro vive dall’altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.
E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.
Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.
Rendimi, per loro,
immagine – sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci.
Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.
Tuttavia, Signore,
di chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.
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