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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 18/01/2017

 

Virginia Raggi scompagina di nuovo le torme degli sciacalli e delle iene

Post n°1500 pubblicato il 18 Gennaio 2017 da r.capodimonte2009
 

Bene ha fatto Virginia Raggi ad apparire a DI MARTEDI’ e a spifferare la verità che il sondaggio de Il Sole 24 Ore aveva tentato di mistificare, tentando di rapportare, ingiustamente e al modo di Trilussa, il comportamento e quindi, secondo la TeleKabul confindustriale, in fase di fallimento, il sostegno degli elettori di Torino, di Parma e di Roma, spingendola nel limbo del  penultimo posto, e infilando, al terzo, niente meno che il “blasfemo” Pizzarotti! Ovviamente la sindaca di Roma ha approfittato della vittoria lampo, l’ennesima sui mestatori del PD, che ha visto il Tribunale di Roma confermare la sua elezione, che gli sciacalli renziani avevano tentato di porre in dubbio, dopo l’accordo-ponte, firmato da tutti gli amministratori grillini, per inficiare la slealtà, proprio come accaduto a Parma, in ordine al  “codice di comportamento del M5S”.

Il giovane avvocato romano, incalzata dal solito e maligno conduttore, ha così potuto enumerare (e bisogna ammettere che la TV di Urbano Cairo, in questo, è ancora la più libera del Paese!), tutto quanto ha fatto in questi lunghi e tormentati mesi: decine e decine di provvedimenti, che nulla hanno a che vedere con le quisquiglie meloniane o le menzogne dell’Unità e di Libero, ma che preavvisano la validità di questa giunta capitolina; la qual, è bene ricordarlo, non partiva dai presupposti della sindaca Appendino, cioè 14 miliardi di buco di bilancio, più un’anarchia amministrativa completa, aggravata dall’avvento di due commissari prefettizi incapaci, e che, viene il dubbio, abbiamo lavorato, sotto dettatura, per aggravare ancora di più la situazione! Diverso, naturalmente, il caso di Parma, dove la città, grande1/10 di Roma, portava sulle spalle, al momento dell’elezione del “Pizza”, gli sfasci del centro-destra (di cui guarda caso non si parla mai!), e bisogna ammetterlo che questo sindaco, pur nelle già iniziali turbe con Grillo (per aver nascosto che era indagato, con la solita inchiesta fasulla promossa dal PD!), ha egregiamente condotto la gestione della città in modo egregio!

E’ ovvio che l’operazione de Il Sole mirava proprio ad isolare la Raggi, alla quale i predatori di Confindustria, tra cui i “principi” Caltagirone e Marchini, loro sì impastoiati in annose inchieste palazzinare, non perdonano l’abiura contro le Olimpiadi: visto l’ennesimo tracollo di Alitalia, sotto la guida del solito “conducator” Montezemolo, “principe” anch’egli, di altri clamorosi fallimenti, pensate cosa sarebbe accaduto dei miliardi messi a disposizione solo pe lanciare il progetto olimpico, finiti tra le ganasce di questi personaggi e degli altri, non meno famelici, del Coni!

Quindi Virginia è passata a raccogliere, almeno per questa volta, incensi e non rimproveri: la gestione del movimento, a questo punto, saldamente in mano a Beppe Grillo e a Casaleggio Jr. va avanti, e lo strascico dell’operazione “balorda” con Alde porta, anch’esso, ad uno specifica e inaspettata conclusione: l’accordo con il M5S al parlamento europeo, a mezzo del presidente del gruppo liberale Verhofstadt, mirava, adesso è chiaro, a far passare la sua candidatura, e non quella di Tajani, né tanto meno quella di Pittella, due dinosauri decotti e inaffidabili, figli del peggior partitismo italiano: un passo che, obtorto collo, avrebbe consentito ai deputati grillini, di poter far sentire il peso dei loro voti, in modo più efficace di quanto fatto finora. Che poi due idioti, che “tengono famiglia”, si siano allontanati dal movimento, approfittando della confusione, dopo la sentenza del Tribunale di Roma, li sfidiamo comunque ad avvicinarsi ad un altro tribunale per sconfessarla: ormai è legge, e dovranno sborsare 250.000 € a testa, se vogliono continuare a sfruttare il loro mandato. Se no, fuori!

Che sia un primo passo verso quella consapevolezza “giudiziaria”, già accampata dal presidente dell’ANM, Davigo, che porti verso una revisione costituzionale, questa volta essenziale, che costringa l’eletto a rispettare l’ “obbligo di mandato”?

Forse, grazie alla sentenza-Raggi, ed altre che potranno esserci da parte di giudici lungimiranti, in futuro (speriamo non remoto!) il nostro parlamento potrà riassumere, così, la sua veste dignitosa ed onorabile, che il trasformismo generalizzato ha distrutto irrimediabilmente! (ITALIADOC)

 

 
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