Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 16/03/2017

 

La vicenda de IL SOLE 24 Ore: come si corrompe un’intera classe imprenditoriale

Post n°1537 pubblicato il 16 Marzo 2017 da r.capodimonte2009
 

SECONDA PUNTATA

Secondo gli inquirenti, che stanno gradatamente visitando tutte le testate giornalistiche, a parte quelle di regime, per cui aspettano gli ordini, perché in tutte si presentano enormi svarioni di bilancio, tra quanto dichiarato e quanto effettivamente ricavato (la differenza poi, come si sa, è a carico del cittadini, con la legge sulla stampa, che premia le proprietà politicamente più ruffiane e bugiarde, e Il Sole è una di queste!), nel giornale di Confindustria si sta delineando una vera “associazione a delinquere”, composta da tutti i capataz che gestiscono il quotidiano (ma anche tutte le sue emanazioni), sia in termini di comunicazioni sociali (falso in bilancio) che di appropriazione indebita (ricavi basati su vendite digitali gonfiate e false copie cartacee, mai vendute, ma finite al macero, ma con tanto di ricavati, poi incassati dalla banda. La quale comprende, udite udite, il direttore Roberto Napoletano (ex-Messaggero), superpagato, e pronto a dimettersi in cambio di una buonuscita a 6 zeri, fortunatamente bloccata, e che ora non solo rischia il licenziamento, ma anche la galera (dato che si rifiuta di consegnare il materiale compromettente, che, graziosamente, visto che appartiene alla casta giornalistica, gli viene chiesto, senza sequestrarglielo!): che è accusato in proprio di  false comunicazioni sociali; gli ex-presidenti del Gruppo (quotato in Borsa), Benito Benedini e Donatella Treu; altri cinque dirigenti, tra onorevoli di Scelta Civica, commercialisti, venditori, e la società inglese Di Source Ltd, che face da spalla. Costoro, tra il 2013 e il 2016 hanno inventato 109.000 abbonamenti digitali tramite la Di Source Ltd, al fine di gonfiare i bilanci asfittici (quello che le grandi imprese foraggiate dallo Stato sanno fare meglio!); in più altre migliaia di copie, risultate vendute, e invece finite al macero, ma puntualmente incassate (da qui l’appropriazione indebita, che dovrà dimostrare da chi!).

I sindacati, e i vertici di Confindustria sapevano da molto tempo di tutto l’ambaradan, tanto che l’ex-presidente Squinzi, cuore di coniglio, non appena saputo dell’imbroglio, aveva velocemente tagliato la corda. Non così i lavoratori, che adesso sono in sciopero, e pretendono la testa di Napoletano, e che rischiamo il lavoro (si parla del 50% dei posti), né gli azionisti, che, al solito, stanno trovandosi in mano un titolo svalutato del 40%.  Il più bugiardo di tutti è comunque il neo-Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il quale, pur sapendo dell’inghippo, ha accettato la carica, dopo che l’ex-premier Matteo Renzi lo aveva assicurato che la faccenda sarebbe stata assorbita, e che ora è costretto ad un braccio di ferro con i sindacati, per salvare Napoletano che, altrimenti, parlerà di brutto, distruggendo l’organizzazione, che, in questo momento, è veramente nelle pezze.

Ci sono poi i nemici interni di Boccia, quelli che non hanno digerito il suo “renzismo entusiasta”, come l’altro candidato trombato, Giorgio Fossa,  il quale ha dichiarato, in piena assemblea degli azionisti, che il giornale, in merito alle copie, andava ridimensionato del 38%!

Il caos è totale, ma se uno percorre le scintillanti strutture del sindacato industriale, sente solo bisbigli: il “bon ton” del silenzio è d’obbligo! Gli imprenditori, intendiamo quelli che oggi sono chiamati a rispondere di corruzione, predazione bancaria ed evasione fiscale, il tutto ben protetto dalla politica del centro-sinistra-destra, preferiscono fare gli gnorri, piuttosto di sporcarsi le mani; e le loro perfomance si vedono ad occhio nudo: la produzione industriale è sotto del 3% (bisogna tornare indietro agli Anni Ottanta!), la disoccupazione aumenta a vista d’occhio, dopo il fallimento (previsto) del Jobs Act; decine di loro è indagata o addirittura a processo, qualcuno anche in galera, per una corruzione talmente vasta che quella di Tangentopoli sembra una favoletta!

Non vorremo sempre essere pessimisti, ma queste modalità di condurre un’impresa rubando o facendo accordi con la politica per salvarsi il di dietro, quando le cose vanno male (mentre tanti colleghi minori debbono schiattare, perché non legati a queste manovre!), è datata soprattutto dall’entrata in campo di Mario Monti, e si è poi sviluppata fino a invadere tutto il sistema economico dell’Italia, con Letta e Renzi, continuando la sua espansione con l’avatar Gentiloni. Si tratta di un “sistema di potere esclusivo e malavitoso”, perché quello confindustriale, lo è (ma lo è anche quello delle sorelline CNA, CGIA, Confcommercio e Coldiretti, le quali chi più chi meno hanno gli stessi problemi!), che sta mostrando la corda, quella dell’impiccato, e che ormai ha i giorni contati: perché, prima o poi, sarà spazzato via, come tutta la melma che gli gira attorno, quando andranno al Governo i Cinquestelle: e con loro tutti quelli che avranno l’intenzione di cacciare via dall’Italia tutta questa immondizia! (ITALIADOC)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

mozillastmonellaccio19acer.250iltuocognatino2karen_71diabolikas0m12ps12robert.sstaff.communityLibannawintour0Miele.Speziato0rossella1900.rlucylla_sdCWBriggs
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963