Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 20/04/2017

 

Il programma di governo in politica estera del M5S

Post n°1559 pubblicato il 20 Aprile 2017 da r.capodimonte2009
 

A chi sia sfuggita la conferenza stampa di ieri in Parlamento, durante la quale il M5S ha presentato il suo “programma di governo sulla politica estera”, farebbe bene ad andarsela a recuperare su qualche blog o su Facebook, visto che mai quanto adesso quei principi esposti rappresentano il vangelo di una nazione libera che, non solo voglia riprendersi la propria autonomia e sovranità, pagate a suon di miliardi per obbedire a una strategia straniera, ma voglia separare il suo destino da quanti vorrebbero misurare il mondo con la forza dell’imperialismo armato e guerrafondaio.

Superato il primo momento di “fiducia” su un presidente americano che aveva opposto a tutto questo una più saggia filosofia “isolazionista”, scevra da ogni residua missione “poliziesca”, e quindi un ritorno a rapporti internazionali più distesi e collaborativi, nei confronti del terrorismo, ma anche delle grandi crisi mondiali, come quella della fame e della sete, o quella ambientale (ma, come dice il motto, “la fiducia si dà alle cose serie!”); visto che, gettata la maschera da pagliaccio, costui si è dimostrato  un vero e proprio “soggetto da manicomio criminale”, tutto quanto di politico e strategico fa capo alla sua nazione di fanatici (e sarebbe ora che noi europei, che l’abbiamo “creata”, ci decidessimo a definirla quale è, e a censurare chi, come gli inglesi, pretende di farne l’ agente mandatario nel vecchio continente!), va scisso e in fretta, per evitare di restare coinvolti in situazioni da incubo, come una guerra planetaria.

Il primo atto sensato e irrinunciabile è quello dell’uscita dell’Italia dalla Nato, questo trattato “fuori dal tempo”, che adesso il Pentagono e la Cia hanno trasformato in una vera e propria alleanza “offensiva” contro chi, a parere del boss che siede alla Casa Bianca, non allinei i propri comportamenti alle sue “desiderata”: che, chiamandole per nome, sono sottomissione economica e militare, e sfruttamento finanziario. Tra questi “reprobi” trovammo, ad esempio, la Libia, l’Iraq, l’Afghanistan, l’Iran, a suo tempo l’Argentina, il Cile, Cuba, il Viet-Nam; oggi la Siria, la Corea del Nord, e, immaginatevi, la Russia. Abbiamo tralasciato a bella posta la Cina, che pure è tra i “cattivi”, solo per il fatto che il signor Trump si guarderà bene dall’innervosirla, visto che nei suoi forzieri detiene il 75% del debito americano, pari a 10.000 milioni di dollari; e che ai cinesi serve per acquistare a basso prezzo tutte le merci di cui hanno bisogno, e agli yankee per garantirsi un certo valore cartaceo della moneta. In caso di ostilità, tuttavia, niente ci impedisce di credere che Pechino metterebbe all’incasso quel debito, e Trump dovrebbe tornare a dirigere un circo equestre, come faceva in gioventù.

Dunque la Nato non corrisponde più ai canoni originali, e all’Italia non interessa, visto che la nostra Costituzione è chiara nell’esprimere un “ripudio totale” nei confronti di ogni tipo di guerra, a meno che le cause non siano “difensive”.

E da chi dovrebbe difendersi l’Italia? Dalla Siria, dall’Irak, dalla Libia, dalla Corea, o dagli afghani, i libanesi, gli abitanti di Timor-Est, i serbi, cioè tutti quegli impegni militari, da 2 miliardi l’anno, a cui la Nato ci costringe a partecipare, senz’altra giustificazione dell’odio iconoclasta del suo partner maggiore? E dalla Russia? La quale, fino a quando si è dimostrata il gigante “ferito” dalle sue stesse contraddizioni politiche, indebolito dalle rivolte interne, e non rappresentava più un concorrente credibile all’imperialismo Usa, è stata ignorata; ma poi, quando ha ricominciato e giustamente ad assumere quella portanza strategica, politica ed economica che gli compete, quale nazione più grande e ricca del mondo, è ritornata ad essere, per gli inquilini “religiosi” della massonica Washington, lo “stato canaglia” per antonomasia?

La politica degli “affamatori occidentali”, che sono sempre pronti, con i loro giornali bugiardi, a scandalizzarsi per i bambini morti sotto i bombardamenti (sempre quelli russi, mai quelli della coalizione yankee!), ma mai si preoccupano delle pesanti sanzioni applicate (ai siriani, agli iraniani, ai coreani, ai cubani, agli iraqeni, ai serbi, adesso ai russi –che per loro fortuna le hanno ritorte contro i mandatari!-), e che di bambini ne hanno ammazzati il doppio, senza che una sola parola, su questa infamia, sia mai stata spesa dai cattolici e dagli ebrei; questa politica “nazista” non è più condivisibile, per chi si definisce “appartenente ad una comunità civile”: perché il metro di misura non si discosta di un centimetro da quanto compiuto per secoli, dagli anglo-sassoni, entro i confini del loro impero, così come dagli “americani”, per secoli, dentro i confini della loro “strana” democrazia, dove la violenza è un diritto e un dovere, la pace un opzione. In nome della conquista, del potere, dello sfruttamento economico.

E così il M5S pretende di ridiscutere da capo la propria appartenenza alla Nato, così come il posizionamento delle sue basi militari, ripiene come uova di ordigni strategici, che fanno della penisola il primo obiettivo in caso di guerra.

VIA GLI AMERICANI DALL’ITALIA, dunque! Che l’Italia predisponga un piccolo esercito a carattere difensivo, efficiente e professionale, smonti definitivamente un apparato borbonico, inefficiente e corrotto da pletore di generali scalda-sedie, coi petti scintillanti di ottoni e con scorte imperiali; ritiri le sue truppe da teatri di guerra lontani e inoffensivi per quanto ci riguarda: smetta, alla fine, di utilizzare l’uniforme per coprire il disagio della disoccupazione, trasformando i giovani in fantaccini, o peggio, in milizie armate contro il popolo. Il militarismo, tra l’altro fallito in ogni sua pretesa, appartiene al fascismo, che tentò di trasformarlo in filosofia, e sappiamo tutti come finì!

L’ITALIA NON SOLO È PER LA PACE, MA HA BISOGNO DI PACE, perché le sue ferite sono immense e grondano sangue; le sue classi dirigenti vanno estirpate, le sue strutture politiche ed economiche profondamente mutate, il popolo deve diventare l’oggetto di ogni impegno futuro, specialmente quella parte di esso che è in condizioni precarie. Il Paese ha bisogno di recuperare le forze e tutte le disponibilità necessarie, comprese quelle che sprechiamo nelle spese militari, per uscire dalla stagnazione che lo sta conducendo alla rovina! (ITALIADOC)

FINE PRIMA PUNTATA

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

mozillastmonellaccio19acer.250iltuocognatino2karen_71diabolikas0m12ps12robert.sstaff.communityLibannawintour0Miele.Speziato0rossella1900.rlucylla_sdCWBriggs
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963