Il Senatore Gianpiero D'Alia, con il suo
emendamento all'articolo 50 del ddl n.773 (pacchetto sicurezza), già approvato dal senato, con una scusa sacrosanta (bloccare chi inneggia alla mafia, al terrorismo e alla violenza) si prepara a mettere il bavaglio alla rete.
Andrebbe ricordato che il reato di apologia e di istigazione a delinquere è già previsto e punito dal codice penale, quindi chiunque ne venga accusato, viene processato, e se colpevole, condannato.
Ovvio che il fine non è quello, ma di limitare la libertà di espressione e di opinione in rete.
In pratica, sempre se questo emendamento non verrà ritirato, e quindi approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati, se su un blog, social media, ad esempio Youtube o Facebook, ci sono commenti, articoli che commettono apologia di reato e istigazione a delinquere, esempio invitare ad non osservare una legge considerata sbagliata, e non vengono rimossi entro 24 ore, il provider è obbligato dalla legge a oscurarli, pena una sanzione da 50 mila a 250 mila euro:Questo emendamento è incostituzionale, perchè va contro l'Articolo 21 della costituzione che dice: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...".
SEGUE VIDEO CON INTERVISTA
Inviato da: faccia_di_angelogv
il 02/06/2009 alle 15:34
Inviato da: Aquiloneblu0
il 01/06/2009 alle 15:59
Inviato da: niglo
il 31/05/2009 alle 21:21
Inviato da: cece851
il 31/05/2009 alle 14:32
Inviato da: filipparoma
il 29/05/2009 alle 14:04