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Post n°43 pubblicato il 03 Settembre 2010 da Mammuu
Non mi andava di parlarne ma troppe volte sono sparita per più giorni; nelle scorse settimane complici le vacanze estive ma poi c'è stato qualcuno che mi ha chiesto perchè ero sempre meno presente nonostante il rientro dalle vacanze.. mi sembra giusto rispondere.. Oltre gli impegni che tutti abbiamo casa, lavoro, famiglia etc etc..è da qualche tempo che nella mia vita si è aggiunto un nuovo impegno, ma faccio un salto indietro nel tempo... Circa 3 anni fa la mia mamma si è ammalata; la sua è una malattia subdola, che si nasconde dietro false e molteplici identità e come infatti noi figli avevamo creduto che fosse caduta in depressione.. e invece la diagnosi fu ancor più grave.. demenza da Alzhaimer. La vita cambia di colpo, si rimette tutto in discussione, quella che credevi di conoscere e riconoscere come tua madre all'improvviso nn è più lei.. si deve necessariamente imparare a conoscere e capire dell'ammalato bisogni,disagi,desideri,pensieri, e tutto ciò che in una mente sana fa di un essere umano una persona libera. L'A. è un malattia che ti ruba la memoria, si è imprigionati in un corpo che non reagisce ai più banali stimoli esterni con normali reazioni.. tutto si altera e anche un gesto improvviso o un'anta che sbatte li destabilizza e agita. La memoria per ciascuno di noi è l’identità, l’appartenenza, le relazioni, l’amore, la vita stessa. Ecco perché la perdita della memoria è un furto imperdonabile, una sottrazione incolmabile. La malattia di Alzhaimer deruba il malato della sua identità, e deruba noi, noi familiari, amici,dell’identità del malato, lasciandoci orfani pur in assenza di morte corporale.
E' stato lì che ho sentito forte e prepotente il bisogno di aiutare chi è affetto da tale patologia, e lo faccio attraverso un'associazione di volontariato. Non crediate che l'A. colpisca solo gli anziani, mia madre oggi ha 62 anni ma il morbo viveva in lei già da una decina di anni. Il mio tempo, la mia vita, i miei giorni, si dividono tra lavoro, casa,famiglia,volontariato e assistenza a mamma, e qui apro una piccola parentesi: "In Italia non esiste una vera e propria assistenza alle famiglie che hanno in casa un caro affetto da questo terribile morbo; si impara da soli a interagire con l'ammalato; a adattare l'ambiente in cui vive alle sue esigenze, privando gli ambienti da tutto ciò che possa costituire un pericolo come oggetti in vetro o contundenti; spigoli muniti di appositi paraurti; gas chiuso;elettrodomestici disinseriti.. insomma,quasi una sterilizzazione da tutto ciò che in una condizione normale non costituisce pericolo di vita x se stessi e x gli altri. Naturalmente,ribadisco,tutto questo (e vi ho elencato solo la milionesima parte di ciò che va fatto..) lo si impara da soli...SOLI...SOLI IN TUTTI I SENSI.." Ecco, questi sono i motivi delle mie ASSENZE.. Spero di esser stata esaustiva..
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