storie di ragazze

Non amo stare con chi ha il piede in due scarpe diverse e soprattutto mescolare relazioni con il lavoro con il rischio di perderlo visto che è a tempo indeterminato e mi da di che vivere da diversi anni.. senza un figlio in mezzo forse sarebbe stata più semplice perché, nella mia unica esperienza, hanno vinto loro e di conseguenza lui anche se amava me.. dura la vita anche x noi pirati :-\

Bello, intenso ed interessante il tuo blog!!! Spero che tutte le storie descritte non ti riguardino in prima persona..... bè, perchè sono storie tristi, piene di dolore!!! Non ho neppure capito bene che lavor fai (credo la modello, giusto?) ma mi sembra che anche il tuo ambiente di lavoro non sia dei migliori.... In bocca al lupo per tutto, torna a sorridere!!!

"Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede". (M. Proust). L'inaccessibile è la sfida...che serve a vincere la noia... Leopardi diceva che la "noia" è il più "sublime" dei sentimenti umani. Perchè è un senso di irrequietezza che l'animale e il vegetale non possono avvertire. Richiede consapevolezza dello stato di inappagamento. E la noia ci spinge alla ricerca di sempre nuove sfide. Spostiamo sempre un poco oltre il limite, perchè, pur raggiunto a fatica, ciò che si è avuto non ci basta più. Mai. E' una "fame" continua, inesausta, insoddisfatta. Non provoca tanto dolore, quanto insofferenza. Uno stato di malinconia rabbiosa. "Qualsiasi essere amato - anzi, in una certa misura qualsiasi essere - è per noi simile a Giano: se ci abbandona, ci presenta la faccia che ci attira; se lo sappiamo a nostra perpetua disposizione, la faccia che ci annoia." Così scrive Proust ne Alla ricerca del tempo perduto. Appunto perchè scatta il meccanismo "noia-frustrazione-ricerca-sfida-raggiungimento e di nuovo noia..." In una ruota senza fine. ...e senza vista panoramica... Mio commento: E' tutto molto più semplice di quanto riferito in questo mosaico di citazioni. C'è il desiderio studiato da Girard, Renè Girard, c'è una teoria del desiderio triangolare dello stesso che spiega tutto e che se capita può cambiare la tua vita come ha cambiato la mia. Se leggi quanto ti ho suggerito non sarai mai più un mendicante ma diverrai L'IMPERATORE!!!!

E’ inconciliabile il desiderio di esclusività che una donna possiede naturalmente, con la promiscuità poligama che invece idealizza un uomo. L’esclusività evitata sopraggiunge nella stabilità, ma ci vuole un figlio per suggellarla ed ecco che appare la donna CON UN GROSSO BIMBO NELLA PANCIA, l’uomo si dedica alla famiglia e sa che potrebbe perderla se si attardasse in esplicite frequentazioni femminili che costringerebbero la compagna a trarre conseguenze di allontanamenti e separazioni. Ma il richiamo delle sirene è forte, Ulisse si fa legare, l’uomo che ti viene a trovare a ogni suo ritorno, novello Ulisse, si stordisce nel profumo intenso di una donna romantica e meravigliosa, una donna che sente nel suo profondo, una donna che nutre un sentimento a ogni suo ritorno e che considera la vera sirena la moglie, sconosciuta anche nelle fattezze, che gli ha sottratto l’uomo da amare tenendolo per il collo grazie a un figlio piccolo che più che amore solletica la vanità del malcapitato. Lo ami di un amore cosmico che è legato a quel cerchio che ti ha regalato, un bracciale un cerchio che accanto a lui, al suo centro rappresenta l’otto rovesciato dell’infinito.

Io ho una regola: OGNI GIORNO E' UN'AVVENTURA! Non è mai uguale, e ne accadono di tutti i colori. La sorpresa di un incontro, di una parola che non mi aspettavo e che mi ha fatto riflettere. E poi che dire del cielo? L'hai mai guardato? E' sempre diverso, le nuvole che lo riempiono e che gli danno forme che possono suggestionare. Lo sai che mi diverto a vedere le cose più strampalate nelle nuvole, un cerbiatto, una lumaca un cuore trafitto da una freccia, come il mio che sanguina per te

è triste raccontato così

Molte volte, soprattutto quando siamo innamorati, proiettiamo sulla persona da cui siamo presi ciò che si può definire "le cose che amiamo di noi" e questa persona si trova a essere l'interprete di ciò che non è senza saperlo. E' così che una mattina ci svegliamo e ci accorgiamo che tutto quello che credevamo fosse questa persona, in effetti non lo è, non lo è mai stata al punto che CI DICIAMO DELUSI. ma se siamo stati noi che ci siamo illusi e da noi stessi che riviene la delusione che non può essere attribuita in alcun modo all'altro che si è trovato coinvolto in qualcosa che non può conoscere in quanto è tutta interna a noi.