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Lo sapevate che anche l'uomo ha il "PUNTO G"?!

Post n°10 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da Michellegay78

Ebbene sì, anche l'uomo ha il Punto G!

Oggi voglio postare questo interessante articolo tratto dal sito: www.salutemedicina.it


Non tutti sanno che il famigerato “punto G” esiste anche nell’uomo e che è situato nella prostata, una ghiandola che, se massaggiata opportunamente, può indurre piacere ed apportare benefici.

Il massaggio prostatico viene generalmente utilizzato nella medicina orientale, ma può essere praticato anche nel sesso, al fine di procurare un piacere intenso e prolungato nel partner.


CHE COSA E’ LA PROSTATA

La prostata è una ghiandola di forma simile ad una castagna. Ha una consistenza elastica e può pesare dai quindici ai venti grammi. Inizia a svilupparsi durante la pubertà e, con l’avanzare dell’età, tende a crescere. Questo organo ghiandolare produce il liquido prostatico, una sorta di nutrimento per gli spermatozoi. La prostata è situata davanti al retto, al di sotto della vescica. Il suo benessere dipende dal testosterone e, solitamente, è l’urologo ad eseguire una esplorazione, al fine di verificare la presenza o meno di patologie.

A COSA SERVE IL MASSAGGIO PROSTATICO E COME ESEGUIRLO

Se si ha voglia di eseguire un massaggio benefico ed eccitante sul proprio partner, è opportuno sapere che esso andrebbe eseguito quando l’uomo ha raggiunto l’erezione del pene. Si può agire sia dall’interno, sia dall’esterno. Il massaggio esterno consiste essenzialmente nella stimolazione del perineo. Questa zona, situata tra l’organo riproduttivo e l’ano, è ricca di terminazioni nervose ed è in comunicazione diretta con la prostata. Questo tipo di massaggio potrebbe essere accompagnato da altri, come il “Tantra Lingam”, che hanno una funzione stimolante. Il perineo è una zona che, se trattata con la giusta tecnica, regala intense sensazioni di piacere. Per raggiungere l’orgasmo ed ottenere un effetto benefico anche sulla prostata, è sufficiente effettuare un movimento lungo tutta la lunghezza del perineo, esercitando una leggera pressione.

Il massaggio interno è più delicato ed intimo e si effettua introducendo un dito nel retto, fino a raggiungere la prostata. Essa si trova a circa sette centimetri, in direzione della pancia. Al tatto ha la consistenza di una noce e va massaggiata strofinando con delicatezza avanti e indietro. Durante il massaggio, si può verificare una perdita di liquido prostatico. Se non si ha voglia di usare le dita, sul mercato esistono anche dei giocattoli studiati per eseguire dei massaggi interni ed esterni.

Il massaggio alla prostata aiuta la circolazione del sangue e ciò apporta benefici all’organo riproduttivo. Inoltre, con la stimolazione, vengono eliminati molti batteri che, nel tempo, potrebbero causare disturbi e fastidi più seri. E’ stato dimostrato che stimolare la prostata è utile al fine di migliorare le prestazioni sessuali dell’uomo e ridurre anche la sterilità ed altre patologie quali prostatite e ipertrofia prostatica.

Durante il massaggio, si può abbinare la stimolazione del punto g maschile alla pratica del “tantra”, al fine di conferire massimo piacere al partner. Il tantra è una disciplina molto antica e ha l’utilità di amplificare il piacere attraverso una maggiore percezione della realtà attraverso i sensi. Tuttavia, esistono anche dei rischi e delle precauzioni da adottare: la prostata potrebbe infiammarsi a causa di un massaggio troppo intenso o di frequenti stimolazioni. Le unghie di chi pratica il massaggio devono essere sempre corte e ben pulite. Infine, va ricordato che i meno esperti dovrebbero limitarsi a praticare solo il massaggio esterno.

Prima di procedere al massaggio prostatico, è opportuno lubrificare bene la zona con oli essenziali. Dal momento che si tratta di un momento speciale, in cui ci si abbandona completamente al piacere, ci si rilassa e si svuota la mente, occorre prendere tutto il tempo necessario. Per poter godere appieno dei benefici, l’atmosfera è importante: luce soffusa e musica rilassante costituiscono sicuramente una premessa fondamentale.

http://salutemedicina.it/sessualita/massaggio-prostatico-il-punto-g-delluomo-329/

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Argo il 15/10/13 alle 16:47 via WEB
secondo me è soltanto una leggenda metropolitana. io non ho provato ma nemmeno ci tengo a farlo. meglio restare sul tradizionale
(Rispondi)
Michellegay78
Michellegay78 il 15/10/13 alle 16:51 via WEB
Invece Argo è un dato reale, non una leggenda, te lo posso confermare senza dubbi e soprattutto oggi lo confermano anche i medici. Non vi è nulla di cui scandalizzarsi, nella medicina orientale queste tecniche sono conosciute da centinaia d'anni.
(Rispondi)
inhocsignovincesnews
inhocsignovincesnews il 17/10/13 alle 17:38 via WEB
Conosco delle persone che per ragioni di salute sono andati dall'urologo e credimi, hanno detto che è una esperienza allucinante farsi infilare dentro il dito. Un male per tutto il resto del giorno, dubito possa essere qualcosa di piacevole. Ma perchè andarsi a cercare di farsi del male, per cortesia siamo seri!
(Rispondi)
Michellegay78
Michellegay78 il 18/10/13 alle 09:11 via WEB
Tieni presente che la visita medica dall'urologo comporta un altro tipo di situazione, nella quale il dottore non è lì per procurarti del "piacere" ma unicamente per sentire la tua prostata e comprendere se sono riscontrabili dei problemi. Pertanto non ti puoi attendere in quella circostanza di provare piacere, e questo spiega perchè dopo una visita puoi uscirne con dolori fisici, come del resto avviene per tante altre visite. Qui invece nel post stiamo parlando di tecniche sessuali che hanno tradizioni antiche, derivanti dal "Tantra" che comprendono una certa specifica metodologia da seguire, eseguita con delicatezza ed in base alla persona pure graduale. Ovvio che se non hai mai provato, non è che di punto in bianco agisci con irruenza senza prestare attenzione a tutti i preliminari che sono necessari per una giusta esecuzione. Suggerisco di affrontare l'argomento con più apertura mentale, non dando per scontato che sia una cosa per forza negativa. E lo dimostrano anche gli studi medici, come ben descritto in questo articolo. Per tutto il resto sta a noi avere l'interesse, la curiosità, l'impegno a voler sperimentare. Se questo ci pare troppo, vuol dire che non si è pronti o no fa per noi. Ma non significa che sia qualcosa da cestinare se mai si prova.
(Rispondi)
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