Un appartamento con i pavimenti di parquet, i mobili in mogano, 3 televisioni, un vicinato di rispetto ed il cortiletto interno dove far scorrazzare gatti dai nobili appellativi che verranno invocati all'imbrunire affinchè rientrino per cibarsi di prelibati patè gusto trota e salmone.
"Archibald... qui micio, la cena è servita".
Lei osserva. Nascosta dietro le tende e dietro la sua tristezza, osserva.
Nessuno la chiamerà per la cena. Nessuno l'ha mai chiamata per la cena nonostante gliene siano state servite tante negli anni.
E' imbronciata. Da una vita. Quasi che dietro il primo vagito si fosse impigliata la consapevolezza che sarebbe stato come si è rivelato nel tempo, quasi avesse voluto salutare il mondo con un urlo di protesta. L'unico mai fatto.
Perchè lei tace. Non commenta. Non grida. Non si sporca la bocca d'insulti. Non se lo aspetta nessuno del resto. E' una principessa. Lo dice il suo nome. E' posata, comprensiva, dotata e intelligente. Le è concesso soffrire, certo ma nei giorni prestabiliti per... funerali, colpi di stato, atti terroristici e catastrofi naturali.
Dentro se stessa pensa "never mind, sarò io la mia catastrofe naturale, la stessa che mi autorizzerà a soffrire quando ne avrò voglia"...
una voglia che compare ad intermittenza come una noiosa lucina di Natale impazzita.
Ed eccola lì impantanata in sogni scaduti. Sola. Per scelta si auto esclude dal mondo. Per scelta rimane inchiodata davanti alla finestra e aspetta che il sole ed il suo cuore tramontino insieme.
Si abbevera di lacrime, si nutre di storie di teenagers dell'Upper East Side giusto per il gusto di sentire l'invidia mangiarle i pensieri... un'invida per una vita frivola e senza scopi ma perfetta, patinata e lussuosa come lei non vorrebbe mai.
Si arrovella ogni giorno per trovare un modo di rallentare la crescita e la conseguente presa di coscienza e responsabilità che ne deriverebbero. E se il processo vitale non può essere rallentato allora renderà tutto più rapido per poter saltare le parti noiose... distruggerà il tedio in maniera che le situazioni siano piu interessanti...
a pagare pegno è sempre lei stessa medesima...
ma trova che gli altri giocatori della scacchiera non siano altrettanto degni d'attenzione.
Trattiene il respiro e si prepara per la prossima mossa...
Attende impaziente di diventare regina... solo per poter spodestare la torre e l'alfiere...
è ancora un pedone inesperto...
ma troverà la strada ... e allora sarà scacco matto.
Inviato da: irisviola61
il 22/03/2011 alle 18:19
Inviato da: lacuradgl0
il 18/08/2010 alle 16:34
Inviato da: Bananasplatter
il 05/08/2010 alle 11:28
Inviato da: robin_19750
il 17/07/2010 alle 18:58
Inviato da: Miss_Marshmallow
il 25/04/2010 alle 17:47