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visti e rivisti

 














 
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salle cinematographique

 







 

visti e rivisti

 




 

ho avuto molte donne nella mia vita ma tutte insieme non ne hanno fatto un uomo

 

visti e rivisti

 








 

visti e rivisti

 


 

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ozon

 





 

capolavori

 

 

 

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'Can everybody write on this blog? can everybody publish their comments?
i don't think so'.
 
Allan Stewart Königsberg

 
 

 

 

sinossi

Post n°102 pubblicato il 19 Aprile 2010 da buknowski

29.032.010

La muchacha que se ahoga è un romanzo in tre volumi scritto in prima persona. Narra della vita di Ricardo, di un amore assurdo e dei ricordi ad esso legati, ma anche flashback che partono dalla sua infanzia sulla realtà che lo circonda, quella piccola del suo giro di amici e quella più grande di un’Italia che ha imparato a conoscere direttamente e indirettamente, dai libri di storia all’esperienza del suo vivere nel sud, che considera una sorta di laboratorio funzionale al sistema politico-nazionale.
Ricardo è un uomo colmo d’ira e di passione che non dispensa nessuno nel suo sentenziare su figure e personaggi più o meno noti. Conscio di un certo qualunquismo sociologico ma certo di rappresentare sentimenti condivisi, seppure da una minoranza che lui considera eletta.
Snob perché sconfortato dagli spogli e malandati territori nei quali è costretto a vivere e che nulla sembrano offrirgli, pare comunque non volere cedere ad una sconfitta che ritiene inevitabile ma che tenta di rimandare il più possibile. Una sconfitta che supera i confini del suo stesso essere divenendo sconfitta di un intero sistema di idee che lui vede irrimediabilmente vacillare. Soltanto la curiosità di sapere cosa ci sia oltre riesce a tenerlo legato ad una vita che, in fondo, Ricardo disprezza.

 
 
 

l'amore di erminio

Post n°101 pubblicato il 13 Aprile 2010 da buknowski

28.032.010

_L'amore vero viene una volta sola ha un passo particolare sia per strada che tra le lenzuola e uno sguardo attento che nulla ti possa fare male non ha un documento ma solo un fluido eccezionale L'amore vero ha un congegno misterioso entra in funzione all'improvviso tracciando un fulmine nel sospeso è un'endovena di energia è una reazione nucleare è un miscuglio di follia dolcemente animale e tu che hai quegli occhi tipici di chi l'ha conosciuto bene e i polsi stretti da due invisibili catene vorresti credere che possa capitare ancora quel sentimento che non sia solo di un'ora e tu che hai gli occhi che non ridono da tempo è una galera questo mini appartamento troppo silenzio urla forte e dà dolore il tempo passa e si indebolisce il cuore L'amore vero quando lo trovi tienitelo stretto non fargli mancare niente coltiva una rosa per ogni difetto fallo crescere in buona terra e che l'acqua sia in abbondanza dagli un cuscino di sicurezza e una coperta di speranza L'amore vero dà quel passo così sicuro e nuove cellule alla giovinezza e all'improvviso ti senti nuovo e non conosce orari e non conosce distanze ma soffia un vento gentile che disperde le ansie e tu che hai quegli occhi tipici di chi non sa più cosa fare e i nervi tesi da un'attesa di paure vorresti credere che possa ritornare ancora quel sentimento che non sia solo di un'ora e tu che vivi senza sogni ormai da tempo l'anima stretta in questo mini appartamento troppe incertezze e qualche cosa che non muore ma il tempo passa e s'inaridisce il cuore L'amore vero viene una volta sola rimette tutto in discussione ogni tuo passo ogni parola e interroghi un amico e chiedi ad un dottore se sa perché finisce l'amore vero

 
 
 

rivoluzione interiore

Post n°100 pubblicato il 07 Aprile 2010 da buknowski

27.032.010

L'Italia è un paese straordinario, che fa rabbia e verso il quale non riesci a non provare che amore. Un amore assurdo, come l'ultimo che ho vissuto. Perché l'Italia ti riempie di baci e di carezze e poi te lo mette nel culo senza che nemmeno te ne accorga. L'Italia non ha speranza alcuna, a meno che non si riesca a godere della sodomia. Vorrei ringraziare quei pochi che sono riusciti a farmi amare il mio paese, da Fabrizio De André a Pier Paolo Pasolini, da Marco Bellocchio a Giuliano Montaldo, da Renato Curcio alle Brigate Rosse, queste ultime per avere assimilato il concetto di rivoluzione in un paese, ripeto, senza speranza. Vorrei ringraziare i miei compagni di viaggio, soprattutto quelli persi. Ringrazio inoltre la mia famiglia, specie mia madre. Seppure favorevole alla dissoluzione dell'idea stessa di famiglia non posso che essere grato agli unici che non mi hanno mai abbandonato e che mi hanno visto, negli anni, vivere e piangere, strafarmi e fare sciocchezze come cene alle tre del mattino mentre il mondo intorno dormiva. Avevo vent'anni, mi sia concesso il perdono per le innocenti e veniali bravate. Ringrazio inoltre il mio conterraneo Carmelo Bene, genio assoluto che riesce ogni volta, in ogni sua opera riprodotta, a provocarmi emozioni senza eguali. Vi stimo, questo perché rispetto ogni forma di vita per quanto non sia mai riuscito a diventare vegetariano. Ci ho provato ma ho abbandonato l'idea quando, oltre ad avere realizzato un certo gusto per le braci, ho compreso che nell'evenienza mangerei anche un essere umano. Homo omini lupus, ma nulla di personale: è solo fame.

 
 
 

next

Post n°99 pubblicato il 04 Aprile 2010 da buknowski

26.032.010

Prendi le tue cose e parti Angie, il tempo divora le coscienze e non puoi certo permetterti che questo accada. Te lo diceva tua madre, sei rimasto il solo a credere in quel Dio sborone che non fa altro che massaggiare il tuo cervello su di un letto che sa ancora di alcool.

 
 
 

vedo il sole

Post n°98 pubblicato il 06 Marzo 2010 da buknowski

25.032.010

E' un percorso lento che tuttavia si concluderà con un successo. Ne sono alquanto certo perché ricordo ancora di quando per la prima volta con mia madre presi, in un bar, la cioccolata calda con la panna. Lei è morta ed io non glielo perdonerò mai, ma tutto questo è soltanto poesia e forse menzogna, o forse il problema è che sei troppo stolto e consequenziale per comprendere. Come il dito puntato verso il cielo, guardalo senza andare oltre se cieco non vuoi diventare.

 
 
 

thanatos

Post n°97 pubblicato il 04 Marzo 2010 da buknowski

24.032.010

_Non c’è più niente da ricordare, più niente da osservare.
E’ finito tutto quello in cui credevamo, tutte le ragioni del nostro esistere. E infatti è come se fossimo morti, dei morti che continuano a scrivere e dormire, seppure male. La tristezza è elemento fondante della nostra esistenza perché la ragione reale è che non sappiamo cosa fare, non lo abbiamo mai saputo, non sappiamo come impiegare il nostro tempo, lavorando o distraendoci da cosa? Dalla vita, perché la vita è deprimente anche quando siamo di ottimo umore. La vita è un insulto alla dignità d’animo, un animo che farebbe bene a rimanersene tale, quale che sia il modo migliore d’esserci senza respirare.

 
 
 

che spreco che č la giovinezza, e che imprudenza: Vittorio Gassman

Post n°96 pubblicato il 24 Febbraio 2010 da buknowski

23.032.010

Lui deve prendermi per mano e riportarmi a scuola, per mezzo suo voglio incontrare di nuovo il mio primo amico, spiare un'altra volta mia madre dal buco della serratura, provare tutti gli sport che non ho mai fatto, spendere anche i soldi che allora non avevo e finalmente quando sarò cresciuto voglio affrontare daccapo il mio primo amore ma questa volta con un cazzo così.

 
 
 

pull at the seams of these four legged jeans [that's what i have: love for you]

Post n°95 pubblicato il 20 Febbraio 2010 da buknowski

22.032.010

Perché aspettare di invecchiare, William Powers? Possiamo vederci subito e tra cinque minuti ti prometto la felicità, altro che altro. Magari potessimo lasciarci tutto alle spalle, dimenticare il meteorite e pensare ai regali da scartare. Diglielo che non sei il suo tipo, anzi no, digli che per lui sei troppo. Troppo bella, come il sole a ferragosto. Ma ti rendi conto che ho cominciato a volare prima ancora di planare? Tutti avevano capito tutto a quanto pare. Tutti, tranne me.

 
 
 

abso

Post n°94 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da buknowski

21.032.010

Musica altalenante di molto gusto, come un piatto servito caldo in uno dei ristoranti più belli di Boston. Proposte fatte da chi non ti aspettavi potesse parlarti. Ci sto, certo che ci sto, fammi solo organizzare. Ero a casa a mettere a posto il tappeto quando a un certo punto squilla il telefono. Pronto a parlarti di me, ne so parecchio. Tu puoi anche solo sussurrare, è un gioco noto ai più. Verrai a dirmi che ho una bella voce, che ho un discreto intelletto ed io non potrò che darti ragione. Il cinema di Jodorowsky mi ha insegnato anche questo, che non basta pentirsi d'avere ucciso e mettersi a fare il pagliaccio per un piatto di lenticchie, per quanto io adori i legumi c'è da scontare una coscienza tutt'altro che immacolata. Quest'anno proverò a lavorare il legno, può darsi che alla fine troverò quello che credevo oramai perduto. Parlo del calzino spaiato rimasto lì per anni ad aspettare il suo doppio fuoco.

 
 
 

don't panic

Post n°93 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da buknowski

20.032.010

_Stiamo affondando come pietre. Tutto ciò per il quale lottiamo, tutti i posti in cui siamo andati, tutto di noi è stato rovinato. Viviamo in un magnifico mondo e tutto quello che so è che non c’e niente qui da cui scappare perché tutti hanno qualcuno su cui appoggiarsi.

 
 
 

downtown

Post n°92 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da buknowski

19.032.010

Torno e rifletto sul tempo da trascorrere inseguendo il tempo da impiegare sugli alberi innevati, qualcosa che dovrebbe avere a che fare con un precedente diniego. Siete mai stati investiti da una macchina? Avete mai dormito per più di ventiquattro ore senza mai prendere sonno? Avete mai inseguito donne nude sanguinanti e senza un dente per le vie di una città un tempo perfida, a dire di qualcuno appartenente a un tempo che mai più ritornerà? Siete riusciti a rendervi felici? Se siete ancora vivi provate a fare tutto ciò, tempera gli umori inconsistenti.

 
 
 

back to black

Post n°91 pubblicato il 22 Novembre 2009 da buknowski

18.032.009

_Non si è fatto scrupoli, ha provveduto a tenersi il cazzo bagnato come mi sono sempre aspettata. Io sono ubriaca fradicia e le mie lacrime si sono prosciugate. Vado avanti senza il mio uomo. Tu sei tornato indietro da lei che è stata all’oscuro di tutto ciò che c’è stato fra di noi, ed io ho calpestato un terreno dissestato. Le circostanze mi sono sfavorevoli. Tornerò in lutto. Ci siamo detti addio solo a parole, io sono morta un centinaio di volte. Tu torni da lei e io ritorno da... io ritorno da noi. Ti amavo tanto, non era abbastanza. A te piaceva la coca e a me il fumo e la vita è come una canna fumaria ed io sono un minuscolo penny che prova a risalirne le mura.

 
 
 

ain't got no (i got life)

Post n°90 pubblicato il 18 Novembre 2009 da buknowski

17.032.009

_Non ho casa, non ho scarpe, non ho soldi, non ho classe, non ho gonne, non ho un golf, non ho un profumo, non ho un letto, non ho idee. Non ho una madre, non ho una cultura, non ho amici, non ho istruzione, non ho amore, non ho un nome, non ho biglietti, gettoni... non ho un Dio. E cosa ho?
Ho la mia testa, ho il mio cervello, ho le mie orecchie, ho i miei occhi, ho il mio naso, ho la mia bocca, ho il mio sorriso, ho la mia lingua, ho il mio mento, ho il mio collo, ho le mie tette, ho il mio cuore, ho la mia anima, ho la mia schiena, ho la mia fica, ho le mie braccia, ho le mie mani, ho i miei piedi e le mie dita dita dei piedi, ho il mio fegato, ho il mio sangue.
Ho la vita, ho la mia libertà.
Ho la vita e la terrò.
Ho la vità e nessuno me la porterà via.


sconnessione vincente:

1)   polly jean harvey - dress
2)   radiohead - everything in its right place
3)   sonic youth - diamond sea
4)   nirvana - marigold
5)   cat power - satisfaction
6)   lily allen - not fair
7)   liquido
7)   maximo park - russian literature

9)   the dresden dolls - dirty whacks
10) pleasure - back to you
10) yeah yeah yeahs - rich

12) apartment - falling into place
13) death cab for cutie - soul meets body
13) digitalism - pogo
13) nada surf - see these bones
13) telefon tel aviv - the byrds
17) whomadewho - keep me in the plane
18) late of pier - focker
18) sparklehorse - piano fire
18) the departure - dirty words
21) cassius - toop toop
21) fischerspooner - the 15th
21) zzz - lover

24) does it offend you, yeah? - we are rockstars
24) every move a picture - on the edge of something beautiful
24) miss kittin and the hacker - 1000 dreams
24) robocop kraus - in fact you're just fiction
24) stellastar - in the walls
24) the field - over the ice
30) lindstrom - further into the future

 
 
 

primo festival della canzone bucchina

Post n°88 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da buknowski

16.032.009

Considerata la generale decadenza compito degli illuminati è quello di scuotere gli stronzi dallo stolto sopire e di indurli all'ascolto di meraviglie popolari, almeno nell'Anglosassonia:

apartment - falling into place

cassius - toop toop
cat power - satisfaction
death cab for cutie - soul meets body
digitalism - pogo

does it offend you, yeah? - we are rockstars
every move a picture - on the edge of something beautiful

fischerspooner - the 15th

late of the pier - focker
lily allen - not fair
lindstrom - further into the future
liquido - ordinary life
maximo park - russian literature
miss kittin and the hacker -  1000 dreams
nada surf - see these bones
nirvana - marigold
pleasure - back to you
polly jean harvey - dress
radiohead - everything in its right place
robocop kraus - in fact you're just fiction

sonic youth - diamond sea

sparklehorse - piano fire
stellastarr - in the walls
telefon tel aviv - the byrds

the departure - dirty words
the dresden dolls - thirty whacks
the field - over the ice
whomadewho - keep me in the plane
yeah yeah yeahs - rich
zzz - lover

Festival dedicato alla memoria di

Charles W. Cooper (1977 - 2009)

 


Ogni festival che si rispetti ha il suo vincitore. Sarei lieto se esprimeste, a parole vostre, cinque preferenze, i cinque brani che più vi aggradano.
Vostro ormai affezionato Buknowski.

 

 
 
 

whatever works

Post n°86 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da buknowski

15.032.009

Scontando una equilibrata fusione di fattori sia quantitativi sia qualitativi, che trovano rara corrispondenza nel cinema non solo attuale, Woody Allen è, senza ombra di dubbio, il più grande regista vivente. Penso al genio traspositivo di uno Stanley Kubrick o al talento strizzato e talvolta sprecato di Nanni Moretti, due esempi seppure diversi di un accomodamento borghese giustificato più o meno sempre dall’impedimento produttivo. Per ribadire le parole del professore e portaborse Luciano Sandulli “La letteratura italiana dell'800 [...] è penosa, andrebbe saltata in blocco. Che cosa ce ne può importare a noi di un Silvio Pellico,
di un Berchet, di uno Zanella, di un Carducci? E anche Manzoni, diciamo una buona volta la verità: mentre lui per cinquant’anni scrive e riscrive I promessi sposi, Balzac infila uno dopo l'altro dieci capolavori, Melville scrive l'immenso Moby Dick, e Dostoevskij... beh, Dostoevskij scrive L'idiota, Delitto e Castigo e I fratelli Karamazov.” Dunque Allen sta al cinema come Fedor alla letteratura? Probabilmente sì, con la differenza che l’ebreo nuiorchese riesce ad andare addirittura oltre le responsabilità morali dello scrittore russo a cui dedicò il suo Match point. Lo supera per ragioni contestuali, non per altro, e non solo per riquadri fisici ma anche e soprattutto temporali, tanto che se oggi Dostoevskij fosse vivo probabilmente andrebbe a puttane nella Grande Mela, luogo di perdizione in cui Dio è gay e fa l’arredatore. E nella stessa New York trovano la loro giusta dimensione Marietta, moglie meridionale e bigotta che finisce col fare l’amore con due uomini coi quali andrà a vivere, e suo marito John, rispettato conservatore del Mississippi che scopre di amare il pesce. Allen insomma suscita qualche risata in più rispetto a Fedor che non ne suscitava nessuna, ma non tralascia per questo le sue profonde disquisizioni sulle umane relazioni che, a dire di Boris Yelnikoff, falliscono per una mancata visione di insieme da parte degli attori coinvolti. Woody Allen è, coi suoi infiniti altri ego,  profondo, volgare, snob, cinico ma ilare, intellettuale, spocchioso ed arrogante ma è l’unico a sfornare cinema da oltre quarant’anni con metodica puntualità giungendo così al suo quarantesimo film realizzato dietro la macchina da presa: Whatever works. Basta che funzioni, a prescindere dai fattori ostinati e contrari basta che funzioni. E sapete da cosa dipende l’esito di un qualsiasi progetto? Dalla machiavellica fortuna, dal quel caso imprevedibile secondò Niccolò. Ma attenzione, la fortuna secondo il proto politologo toscano è solo l’ultimo dei fattori indispensabili alla buona riuscita di un governo, o di un fine prodotto, come nella fattispecie. Anche se è solo il caso, in ultima istanza, a possedere quella sorta di potere di esecuzione, ad esso non può e non deve mancare la virtù perché “la fortuna domina solo su metà delle nostre azioni, lasciando l’altra al nostro libero arbitrio. Se gli uomini sapranno usare con accortezza e lungimiranza la loro intelligenza, la loro conoscenza e la loro prudenza, avranno la possibilità di opporsi alla fortuna.
Il paradigma insomma sembra essere ancora una volta quello di Cesare Borgia, anche se Allen non deve che a sé stesso l’essere riuscito a fondere virtù e fortuna e a perseverare quando questa venne meno. Mi riferisco al periodo artisticamente più basso (o forse dovrei dire meno alto), che va dallo scorpione di Giada alla Melinda doppia, dalla moglie fatta a pezzi da Alfonso Arau al brutto ma significativo, in quanto consapevole d’esserlo, Hollywood Ending. Woody Allen è sessualmente disturbato ma è riuscito a creare la giusta e prolifica alchimia tramutando in arte i suoi vizi, anche i peggiori. Ed è così che, da Play it again, Sam (film di transizione firmato da Herbert Ross) comincia il secondo periodo del regista, quello che pur mantenendo l’idiozia comica (che metterà definitivamente da parte dopo i grotteschi e assurdi quesiti sul sesso culminati nell’innamoramento della deliziosa pecora Daisy o nell’assalto da parte di una tetta gigante) si affaccia a orizzonti nuovi. E’ quel fascino famoso e discreto che lo porterà a interpretare un comico di successo in Annie Hall, in cui soffre di anedonia come il Boris di Whatever works; un autore televisivo in Manhattan, un regista in Stardust Memories, documentarista in Crimes and Misdemeanors, docente universitario in Husbands and Wives, scrittore in Deconstructing Harry. Oggi Allan Stewart Königsberg ha deciso di lasciare ad altri poco più giovani di lui il compito di sciorinare una superiorità di fatto indiscutibile se avalliamo la tesi della necessaria corrispondenza tra le intenzioni e i fatti. Boris sembra chiudere l’immenso cerchio autoriale che porta finalmente ad una presa di distanza totale verso tutto, sesso in primis. Sembra essere il suo una sorta di distacco verso qualcosa che in un modo o nell’altro non si può più avere. Ma la vita riserva sorprese anche se provi a suicidarti lanciandoti dalla finestra del tuo appartamento, sembra dirci il regista. Mai disperare insomma, con personaggi che ritornano se pensiamo al Mickey Sachs di Hannah and her sisters, il quale senza Duck soup, la guerra lampo dei fratelli Marx vista per caso in tv, non sarebbe mai arrivato a scoprire il reale significato della vita: spassarsela.

 
 
 

Let down

Post n°85 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da buknowski

14.032.009

_Trasporti, autostrade e linee tranviarie partono per poi fermarsi, decollano e atterrano. Sensazione di vuoto assoluto, sentimentalismo da poco.
Aggrappàti a bottiglie, e quando arrivano è così deludente. Sono deluso e inconcludente, schiacciato sotto la suola come un insetto. Sono deluso e inconcludente, conchiglia frantumata. Succhi che colano, ali che fremono, gambe che vanno.
Non fare la sentimentale, finisce sempre in stupidaggini prima o poi. Mi spunteranno le ali, una reazione chimica, isterica e inutile. Sono nuovamente deluso.
Sai a che punto sei? Il pavimento crolla galleggiando, rimbalza e un giorno saprai a che punto sei. Mi spunteranno le ali.
Una reazione chimica, isterica e inutile.

 
 
 

Magnificat

Post n°84 pubblicato il 26 Settembre 2009 da buknowski


L'anima mia magnifica il Signore e
il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà del suo servo. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beato. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

sconnessione ventiseiesima: ringrazio il popolo e Dio d'averlo liberato.

 
 
 

ebefrenia

Post n°82 pubblicato il 11 Settembre 2009 da buknowski

 12.032.009

La schizofrenia è una psicosi che si caratterizza per disgregazione della personalità e deterioramento mentale con alterazioni del pensiero, dell'affettività e del comportamento. La causa non è conosciuta del tutto e coinvolge diversi fattori (ereditari, biologici, psicologici e socio-ambientali). Un ruolo importante giocano le dinamiche familiari, come una comunicazione disturbata, relazioni distorte e scarsa distinzione dei ruoli. La schizofrenia colpisce in particolare l'età giovanile, dai 15 ai 35 anni. Distinguiamo la schizofrenia simplex, con progressivo deterioramento intellettivo e limitate funzioni psichiche; la schizofrenia paranoide, con deliri e allucinazioni e schizofrenia catatonica, con disturbi psicomotori acinetici; l'ebefrenia, con inadeguatezza e incoerenza di pensiero, comportamento e affettività. Concentriamoci su quest'ultima. L'ebefrenia è detta anche psicosi della giovinezza. Si manifesta con svogliatezza, bizzarria nei comportamenti e aspetti nevrotici. Raramente l'insorgenza è caratterizzata da crisi d'ansia o fughe o allegrezza ingiustificata. Nel giro di qualche anno il quadro clinico si completa con: fatica relazionale, incoerenza, eccitamento anche violento, allucinazioni uditive e deliri frammentari. Una risposta positiva alla terapia è piuttosto rara.

sconnessione venticinquesima: vi si interviene con neurolettici, interventi psicologici e misure socio-assistenziali.

 
 
 

sentimento

Post n°81 pubblicato il 06 Agosto 2009 da buknowski

11.032.009

Ecco, basta sentirti anche solo per pochi istanti che riprendo a respirare. Respiro, respiro, respiro la tua voce, respiro te che sei lontana dal posto in cui mi trovo e forse ormai lontana dal mio cuore. Respiro la felicità che continui a darmi tuo malgrado, respiro la bellezza che per me hai sempre rappresentato, respiro l'amore per te perché è l'unico che so.

 
 
 

tributo

Post n°80 pubblicato il 04 Agosto 2009 da buknowski

 10.032.009

Io dormo mentre i miei sogni sognano di fughe per le vie del centro e tu stai con me oppure no, soltanto un attimo ti pagherò, soltanto un attimo e poi vai via. Ma tu dormi mentre i miei sogni crollano. Stai con me. Oppure no. Ed il sole muore mentre i miei sogni volano.

 
 
 
 
 

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