Ci sono. Sono ancora qui.
Con il cuore straripante di emozioni e tanti racconti da condividere. Poi mi siedo, accendo il pc e mentre aspetto che si carichi la pagina apro anche i social e la lista dei terremoti sul sito dell'INGV.
E' allora che mi si chiude la gola e l'unica cosa che riesco a fare è guardare e riguardare quella lista che si allunga sempre di più, cercare sulla carta i luoghi, cacciare via i ricordi mentre gli occhi si riempiono delle immagini di macerie su macerie.
Ogni pietra è viva, parla, racconta. Quelle immagini mi feriscono, forse perchè da sempre amo le case, i borghi, le architetture e amo fare gite, anche brevi, per godere della bellezza che mi circonda. Alcuni di quei luoghi sono custoditi tra i miei ricordi più belli, quelli di momenti felici condivisi con le persone che amo. Persone che non so per quale misericordioso disegno divino sono ancora vive e fanno ricca la mia vita. Anche quelle con cui fatico ad avere buoni rapporti, con cui discuto, quelle che proprio non sopporto più. Questi due mesi tremendi mi hanno tolto la pazienza e la tolleranza. Due mesi di terremoto fuori e dentro di me. Due mesi di crolli di paesi e di speranze che forse erano solo mie illusioni.
Nonostante tutto la vita continua e così volando tra gli elicotteri che dalla fine di agosto popolano il cielo sopra di noi è arrivata incolume l'undici ottobre anche la seconda cicogna con il suo prezioso carico: Azzurro, un fagottino biondo che da bravo principe ha conquistato al primo sguardo il mio cuore.