kalinikta

Ormai, è chiaro, la mia ossessione è quella di entrare nel novero dei blog più "quotati". Succede pertanto che, nella mia ricerca, mi imbatto in quelli selezionati da Libero (sic!): ecco cosa gli illustri "liberisti" (liberali?libertini?) hanno selezionato oggi.

30 anni e nn sembra (scritto così, nn, per risparmiare una battuta).

Si tratta di un diario semiserio di un'ex adolescente. Il suo ultimo post è veramente toccante. La nostra Antobi (che, leggiamo nel suo profilo, adora fare le fusa...) racconta di come ieri si sia avventata su dei pomodorini, colta da un raptus bulimico, e si sia scheggiata un dente. All'inizio, a dire il vero, pensava di aver masticato uno scarafaggio, ma poi si è accorta che trattavasi solo di un frammento di smalto. La terribile notizia è stata colta dai colleghi con spirito corporativistico, in quanto gli stessi si sono offerti di baciarla per verificare che fosse ancora possibile. A ciò si aggiunga che, oggi, le si è spezzata un'unghia.

Alcune brevi riflessioni

Il primo punto, che spero Antobi legga, è legato alle sue condizioni odontoiatriche; se è vero infatti che si è sempre vantata di non aver mai avuto carie, è anche vero che se il suo dente si è scheggiato masticando dei pomodorini non deve aver mai dato un'occhiata seria ai suoi denti.

Si raccomanda in ogni caso di lavarli per almeno tre minuti, dall'alto verso il basso per l'arcata superiore e dal basso verso l'alto per quella inferiore, e di ricorrere al filo interdentale con regolarità.

La seconda questione che voglio proporvi altro non è che la mia storia più recente: colto da influenza, sicuramente visitando quei mocciosetti così carini in piena notte, quando il mio sistema immunitario non si è ancora svegliato (non ho mai capito perchè le madri scoprano infatti che il figlio ha la febbre alta sempre e solo in piena notte; cosa gli accade, si svegliano e, guidate da una luce misteriosa, vanno a porre i termometri negli orifizi dei pargoli?), ho tentato di combatterla con metodi naturali, conscio del noto aforisma su medici e medicine. Le mie condizioni tuttavia sono peggiorate progressivamente. E'accaduto così che io abbia deciso di ricorrere all'antibiotico, tralasciando la medicina basata sulle evidenze, le linee-guida etc. L'antibiotico non ha migliorato di molto la mia condizione, ma in compenso mi è venuta la diarrea. Nessuno, in tale circostanza, ha ritenuto utile baciarmi per verificare le mie condizioni.

Ora, non avrei mai pensato di scrivere una cosa di questo genere, ma lo dovevo al mio intestino. Il punto è: un'unghia spezzata vale più della diarrea? A coloro che scelgono i blog migliori l'ardua sentenza.